I tioacetali sono composti organici ottenuti dalla reazione tra un'aldeide e un tiolo. Si distinguono in monotioacetali (aventi formula generale R2C(OR')(SR')[1]) e ditioacetali (aventi formula generale R2C(SR')2[1]).
La funzione aldeidica reagisce con un tiolo secondo la seguente reazione, che avviene in ambiente acido:
- Un protone si lega all'ossigeno del carbonile, determinando una carica positiva:
H H
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R-C=O + H+ R-C=O+-H
H
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R-C+-OH
- A questo punto il carbocatione subisce un attacco nucleofilo da parte dello zolfo del tiolo, che assume una carica positiva:
H H H
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R-C+-OH + R'-SH R-C-S+R'
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OH
- Lo zolfo attira a sé gli elettroni del legame con l'idrogeno, determinandone la rottura e la conseguente liberazione di un protone:
H H H
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R-C-S+R' R-C-SR' + H+
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OH OH
- L'ultima molecola ottenuta è un emitioacetale (o semitioacetale), che subisce un nuovo attacco elettrofilo da parte di un protone:
H H
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R-C-SR' + H+ R-C-SR'
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OH O+H
H
- Lo zolfo attira a sé gli elettroni del legame con il carbonio determinandone la rottura e la liberazione di una molecola di acqua, con la formazione di un carbocatione:
H H
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R-C-SR' R-C+-SR' + H2O
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O+H
H
- A questo punto la reazione prosegue con l'attacco nucleofilo del tiolo che porta alla formazione del tioacetale:
H H
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R-C+-SR' + R"-SH R-C-SR'
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S+R"
H
H H
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R-C-SR' R-C-SR' + H+
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S+R" SR"
H
Nella reazione si può utilizzare una mole di ditiolo al posto di due moli di tiolo. Si otterrà in questo caso un tioacetale ciclico.
Note
Bibliografia
- William H. Brown, Cristopher S. Foote; Brent L. Iverson; Eric V. Anslyn, Chimica Organica, 4ª ed., EdiSES, ISBN 978-88-7959-525-4.
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