L'onorificenza è stata istituita in origine con una determinazione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale lombardo il 24 febbraio 1999 ed era conferita in occasione della Festa dello Statuto della Regione Lombardia quale "segno di gratitudine verso quei cittadini lombardi che hanno portato alto il nome della Lombardia nel mondo, essendo conferito a personalità che si sono distinte a livello internazionale in campo civile, sociale, sportivo, scientifico e culturale"[1]. Dal 2011 la Festa dello Statuto non è stata più celebrata e sono cessati conseguentemente i conferimenti del Sigillo[1].
Dal 2020, l'onorificenza, ridenominata Anello Sigillo Longobardo, è stata ufficializzata con la Legge regionale 28 aprile 2020, n. 7, "Istituzione dell’onorificenza «Anello Sigillo Longobardo» del Consiglio regionale della Lombardia"[2] che ha istituito l'onorificenza quale "massimo riconoscimento conferito dal Consiglio regionale della Lombardia a persone fisiche o giuridiche, nonché ad associazioni, residenti o aventi sede in Lombardia, che si sono particolarmente distinte portando in alto il nome della Lombardia nel mondo" (L.R. 7/2020, art. 1) ed è conferito annualmente, in non più di tre conferimenti, dal Presidente del Consiglio regionale della Lombardia durante la seduta del Consiglio regionale più vicina alla data del 6 luglio, anniversario del primo insediamento del Consiglio regionale (art. 4, comma 2). L’Ufficio di Presidenza può revocare l’onorificenza conferita qualora il soggetto insignito si renda indegno della stessa (art. 4, comma 3). L’«Anello Sigillo Longobardo» consiste in un castone monetiforme raffigurante un busto maschile frontale con la mano in posizione benedicente; a completamento dell’effigie, sono riportate le scritte «Rodchis» e «VIL» (art. 2). L'onorificenza è ispirata ad un anello d'oro di fattura longobarda ritrovato nella necropoli di Trezzo d'Adda, appartenuto, come si legge nell'epigrafe, ad un vir illustris. Il premio consegnato agli insigniti consiste effettivamente in un anello in oro, riproduzione dell'antico reperto, con l'intento di trasmettere il medesimo carattere agli uomini illustri della Lombardia, distintisi per operosità ed ingegno nei più disparati campi a favore di tutta la Regione.[3]
Lorenzo Cantù, già presidente provinciale delle Acli milanesi[7]
2019
51 studenti, due professori e una collaboratrice scolastica della Scuola media "Giovanni Vailati" di Crema, coinvolti nel sequestro di un autobus il 20 marzo 2019[8]