La rocca di Valle di Castrignano, nota anche come corte Campelli,[2] è una corte fortificata d'origine medievale, situata in strada della Rocca 2 a Valle di Castrignano, frazione di Langhirano, in provincia di Parma.
Le torri difensive della rocca furono edificate tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo, nei pressi di uno dei rami della via Francigena; le strutture furono erette a presidio della strada di accesso al castello di Castrignano,[1] appartenente dal 1376 al 1482 ai conti Rossi[3] e dal 1483 alla diocesi di Parma.[4]
In epoca imprecisata il complesso fortificato di Valle di Castrignano fu acquistato dalla famiglia Cavatorta, che tra il XVIII e il XIX secolo, venute meno le esigenze difensive, adibì le torri ad abitazioni residenziali di campagna.[1]
Nei primi anni del XX secolo la proprietà fu alienata alla famiglia Campelli, che la trasformò in azienda agricola per la produzione di Parmigiano-Reggiano; intorno agli anni quaranta, la tenuta fu arricchita di nuove strutture rurali, quali un nuovo caseificio, che andava a sostituire l'antico casello. Presso un altro fondo della famiglia e lontano pochi chilometri, accanto alla vecchia stalla nel 1954 ne fu costruita una nuova, a sua volta sostituita nel 1985 da una moderna struttura più ampia.[1]
Agli inizi del XXI secolo l'antico complesso della rocca fu sottoposto a interventi di restauro e nel 2019 fu parzialmente aperto al pubblico;[5] furono inoltre avviati i lavori di completa ristrutturazione della casaforte Malavilla, con l'intenzione di destinarla a museo della casa-contadina fortificata.[6]
La rocca, costituita da una serie di edifici in pietra risalenti a epoche diverse, si sviluppa lungo il pendio in continuità col borgo di Valle di Castrignano; in adiacenza si trova un'abitazione risalente al XIII secolo,[7] mentre ad alcune centinaia di metri, raggiungibile attraverso un'antica mulattiera, sorge isolata nei pressi di Riano la casaforte Malavilla.[2]
La rocca è formata da quattro casetorri medievali e alcuni edifici settecenteschi, tra cui la casa padronale con loggiato.[7]
Le massicce casetorri, sviluppate su piante quadrate o rettangolari, si elevano su tre o più piani fuori terra, caratterizzati dalla presenza di piccole e rade finestre, parzialmente modificate nei secoli; all'ultimo livello sono ancora in parte distinguibili le antiche colombaie;[5] solo una delle torri si erge isolata, mentre le altre tre emergono da edifici più bassi aggiunti tra il XVIII e il XIX secolo.[1]
L'ampia casa padronale settecentesca si eleva verso valle su due livelli principali fuori terra, sormontati da un sottotetto illuminato da oculi cruciformi; al centro della bassa facciata a monte, si apre in corrispondenza del piano nobile il portale d'accesso ad arco ribassato. Il fianco sud-ovest presenta al piano terreno un porticato di due arcate a sesto ribassato, rette da massicci pilastri a base rettangolare, mentre all'ordine superiore si affaccia un loggiato di quattro arcate ribassate, sostenute da pilastri dorici a pianta quadrata.[7] All'interno una delle sale conserva un dipinto raffigurante Domenico Cavatorta, realizzato nel 1836 dal pittore Giuseppe Bissoli.[6]
La casaforte Malavilla sorge isolata tra i campi coltivati, su un terreno franoso; l'edificio a pianta rettangolare, costruito come avamposto del castello di Castrignano, si erge su due livelli fuori terra, sormontati da una colombaia coperta da un tetto a due falde.[2]
La rocca dal 2019 fa parte del circuito dei castelli dell'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli.[5]
Risultano visitabili alcune stanze della rocca, le strade del piccolo borgo e, percorrendo per alcune centinaia di metri l'antica mulattiera, la casaforte Malavilla.[6]
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