Il Rione Sanità è uno dei rioni di Napoli, facente parte della Municipalità 3 Stella-San Carlo all’Arena.
Corrisponde ad un’area ubicata a nord delle mura vicereali di Napoli e precisamente a nord del Borgo dei Vergini fino alle falde della collina di Capodimonte. Precisamente inizia da piazza Vergini e comprende la zona di via Sanità, Piazza Sanità, fino alla zona dell'Ospedale San Gennaro detto dei Poveri.
Il Rione Sanità fu edificato alla fine del XVI secolo in un vallone utilizzato sin dall'epoca greco-romana come luogo di sepoltura. In questo rione sono sorti ipogeiellenistici e catacombepaleocristiane, come quelle di San Gennaro e San Gaudioso, stringendo una forte relazione tra uomo e morte che si è protratta nei secoli, dimostrata dal cimitero delle Fontanelle, adoperato per ospitare le vittime della grande peste del 1656.
Già nel XV secolo era situato tra le amene campagne su cui oggi sorge il rione, presso la paleocristiana basilica di San Gennaro fuori le mura e un monastero abbandonato, un lazzaretto per appestati, quello che sempre dopo la medesima infausta peste del 1656 fu ampliato e divenne l'attuale ospedale di San Gennaro dei Poveri. Perché sia stato collocato qui un ospizio per ammorbati lo si può riscontrare dall'etimo della zona, riconducibile alla sua salubritas sia naturale che sovrannaturale, dal momento che era allora incontaminata e sede delle catacombe responsabili di miracolose guarigioni.
Inizialmente destinato ad accogliere importanti famiglie nobiliari e facoltosi borghesi della città (testimonianza di ciò, i maestosi palazzo Sanfelice a via Arena della Sanità e palazzo dello Spagnolo ai Vergini), col passare del tempo è diventata una delle zone più popolari di Napoli.
Problemi
L'emarginazione sociale è elevata, così come la disoccupazione o la sotto-occupazione, nonostante le potenzialità storico-culturali del rione, sebbene diversi siti di interesse necessitino di una migliore salvaguardia e di interventi di restauro (vedi ad esempio l'esterno di Palazzo di Majo o l'interno di Palazzo Sanfelice).
Alcune associazioni di volontariato, culturali e sociali che operano nel rione si sono costituite in Rete per provare a costruire migliori condizioni di vita stimolando il senso civico e creando opportunità di uscita dal degrado per le persone del quartiere. La comunità ecclesiale del rione (esistono nel territorio due parrocchie, quella di Santa Maria della Sanità e quella di San Severo) esprime da anni una notevole vivacità, nel tentativo di superare i divari socio-culturali e di porsi come polo "attrattore" per alternative occupazionali.
Il Borgo dei Vergini, detto anche borgo barocco per lo stile preponderante nelle sue architetture, è la prima zona che si incontra prima di giungere nella Sanità vera e propria (per chi proviene da via Foria).
Si tratta di un'animatissima zona della città, un tempo fuori le mura, costituita dalla via dei Vergini, sede di un florido mercato all'aperto.
I Vergini rappresentano il primo tratto del lungo vallone che scorre tra le alture della Stella, dei Miracoli, di Capodimonte e di Materdei.
Il nome deriva da una fratria religiosa greca, quella degli eunostidi, dedita alla temperanza e, soprattutto, alla castità.
Il sottosuolo della Sanità costituisce un contesto di straordinario interesse culturale per la stratificazione archeologica e storico-artistica che testimonia, senza soluzione di continuità, l’ideologia funeraria a Napoli dalla fine del IV sec. a.C. ai giorni nostri. Sono noti diversi tratti della necropoli ellenistica, i magnifici complessi delle Catacombe di San Gennaro, delle Catacombe di San Gaudioso, delle Catacombe di San Severo. Il celeberrimo Cimitero delle Fontanelle, realizzato all’interno di una gigantesca cava di tufo scavata sotto la collina di Materdei, rappresenta, unitamente al culto delle anime pezzentelle il rapporto che da sempre il popolo napoletano ha con l’aldilà.
La Sanità è stata l'ambientazione della miniserie televisiva 'O professore che narra di un professore, impersonato da Sergio Castellitto, che lotta per dare un futuro ai ragazzi del quartiere e allontanarli dal disagio sociale e dalla camorra.
Alla Sanità sono ambientati i due romanzi Benvenuti in casa Esposito (Giunti, 2012) e Bentornati in casa Esposito (Giunti, 2013) dello scrittore Pino Imperatore.
Alla Sanità è ambientato il film: Sodoma - L'altra faccia di Gomorra. Girato in interno a via Cristallini, in esterno a piazzetta San Severo, gradoni Cinesi, grotte tufacee alle spalle dell'ospedale San Gennaro dei poveri, interno chiesa che oggi è il Nuovo Teatro Sanità. Il film è scritto da Corrado Ardone e diretto da Vincenzo Pirozzi, entrambi nativi del rione, che hanno voluto omaggiare il proprio quartiere.
Trasporti
Il Rione Sanità è raggiungibile tramite autobus: ci sono linee autoviarie che lambiscono il rione a sud e linee che collegano il nord della città passando per il ponte della Sanità. Tutte le linee permettono collegamenti facili e rapidi dal centro e dalle principali porte di accesso alla città (porto, aeroporto e stazione centrale). Vi è poi un minibus che penetra nel rione:
Infine anche la metropolitana permette di arrivare al rione: le stazioni Museo e Materdei della linea 1 e la stazione di piazza Cavour della linea 2. La stazione di Materdei è quella più lontana delle tre, ma è la più vicina al cimitero delle Fontanelle, che si trova all'interno di tutto il vallone della Sanità.
Sport
Nel rione Sanità c'è un campo di calcio adibito a gare dilettantistiche. Il Campo San Gennaro dei Poveri prende il nome dall'omonimo ospedale che si trova nelle vicinanze ed è raggiungibile con l'autobus ANM C52.