Non avendo voluto abbandonare la Comunità di Genova di cui era capo spirituale, fu catturato con l'inganno dai nazisti e deportato ad Auschwitz dove morì con la moglie Wanda Abenaim e molte altre persone appartenenti alla famiglia Pacifici. Dal 1966 una piazza nel cuore di Genova lo ricorda: Largo Riccardo Pacifici. Nel maggio del 2008, la proposta avanzata da Gianni Alemanno, sindaco della Città di Roma, di intitolare una strada della Capitale allo scomparso deputato Giorgio Almirante, già segretario politico del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale, fu contestata a causa di alcuni scritti razzisti e antiebraici di cui lo stesso Almirante era stato autore a partire dalla introduzione in Italia delle cosiddette "leggi razziali" e durante la seconda guerra mondiale.
Per allontanare definitivamente ogni eventuale strascico polemico, Riccardo Pacifici, all'epoca Presidente della Comunità ebraica di Roma, nonché nipote del Rabbino Capo Pacifici e suo omonimo, propose allora a Donna Assunta Almirante, vedova di Giorgio Almirante, quale gesto di buona volontà e definitiva riappacificazione, di dedicare tale strada non al proprio marito, ma al Rabbino Capo Riccardo Reuven Pacifici.
Le iscrizioni dell'antico cimitero ebraico a Venezia, Tipografia Enrico Ariani, Firenze, 1935;
Il nuovo Tempio di Genova con illustrazioni e notizie storiche sulla Comunità nei secoli XVII-XVIII, Tipografia Marsano, Genova, 1939;
Fatti e personaggi biblici alla luce del pensiero tradizionale ebraico. Antologia di Midrashim scelti e tradotti da Riccardo Pacifici, Grafotecnica, Genova, 1943;
Discorsi sulla Torà, Roma, 5728-1968, a cura di Emanuele Pacifici (disponibile in forma di e-book gratuito nel sito torah.it);
Fatti e personaggi biblici nell'interpretazione ebraica tradizionale, Marietti, Genova, 1986, a cura di Emanuele Pacifici