Considerato uno dei migliori attaccanti della sua generazione,[1][2] nel marzo del 2004 è stato inserito da Pelé nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA.[1] A livello individuale è stato inoltre il capocannoniere ai campionati europei del 2000[3] e detiene il record di giocatore più giovane ad aver mai segnato in una finale di Champions League (18 anni e 327 giorni).[4]
Nasce ad Amsterdam da Kenneth, originario di Calcutta, nel Suriname, e da Lidwina, originaria di Curaçao, nelle ex Antille olandesi. Suo padre era anch'egli calciatore.[6]
Ha quattro figli, Justin, Quincy, Ruben e Shane, i quali hanno seguito le orme paterne divenendo anche loro calciatori.[7]
Caratteristiche tecniche
Paragonato a Gullit,[5] Kluivert era un attaccante tatticamente duttile[8] che si distingueva per tecnica e velocità, nonché per un'elevata intelligenza calcistica.[5]
Carriera
Giocatore
Club
Gli inizi
Dopo aver giocato per un anno nello Schellingwoude, entrò a far parte dell'accademia dell'Ajax all'età di sette anni. Durante i primi anni giocò in tutte le posizioni dell'area centrale del campo: difensore, centromediano, trequartista e centravanti.[8]
Ajax
Cresciuto nel vivaio dell'Ajax, ha debuttato in prima squadra il 28 agosto 1994,[8] a diciotto anni, mettendosi subito in mostra con 18 gol al suo campionato d'esordio (1994-1995).[9] Nella sua prima stagione è artefice di ottime prestazioni, e guida l'undici di Amsterdam alla conquista della sua quarta Coppa dei Campioni, la prima dopo il grande trittico dei tempi di Cruijff: il 24 maggio 1995, nella finale di Vienna contro il Milan di Fabio Capello, realizza la rete decisiva dell'1-0 a pochi minuti dal termine della partita, diventando così il più giovane marcatore in una finale di Champions League.[8] In quell'anno, con la squadra ajacide vince anche la Supercoppa UEFA e la Coppa Intercontinentale in ambito internazionale, e il campionato olandese e la Johan Cruijff Schaal in patria; sempre nel 1995, a livello personale è insignito del Trofeo Bravo e del titolo di Talento olandese dell'anno.[10]
Milan
Dopo essere rimasto ad Amsterdam per altre due stagioni, bissando nel 1996 la conquista del titolo nazionale dopo quello del 1995, nell'estate 1997 si è trasferito al Milan. Su di lui c'erano grandi attese, ma la sua stagione non è stata buona, avendo segnato solo 6 reti in 27 partite di campionato (contro Udinese, Bari, Atalanta, Lazio e una doppietta al Vicenza)[9] e tre in sei partite di Coppa Italia (contro la Sampdoria agli ottavi e una doppietta al Parma in semifinale). La sua stagione in rossonero si è rivelata quindi negativa, come quella di tutta la squadra, colpita da una crisi tra le più buie della sua storia.[11]
Nella successiva stagione 1998-1999, il giocatore ha iniziato il ritiro precampionato con il Milan, ma dopo la disputa di un'amichevole estiva è stato ceduto al Barcellona per circa 30 miliardi di lire.[12]
Barcellona
Con il Barcellona ha vinto subito il campionato. Con la maglia blaugrana ha disputato 6 stagioni di fila con buoni risultati, anche se mai corrispondenti alle aspettative di una carriera luminosa suscitate nelle stagioni trascorse nei Paesi Bassi. Con il club catalano ha giocato 182 partite di campionato, mettendo a segno 90 reti.[13]
Newcastle Utd
Kluivert firma per il Newcastle Utd il 21 luglio 2004.[14] Segnò alcuni gol di classe, molte volte cruciali per la vittoria come contro il Chelsea e il Tottenham nella FA Cup, entrambe vinte per 1-0. Nonostante i 13 centri messi a segno nella sua stagione di debutto, i Magpies finiscono nella parte medio-bassa della classifica; ciò che mise in atto una clausola risolutoria del contratto, secondo cui entrambe le parti potevano decidere di non estendere l'accordo per un altro anno, e ambo le parti decisero che il calciatore poteva lasciare la squadra.[15]
Valencia
Kluivert decise di tornare in Spagna e di giocare per il Valencia; nel contratto venne inclusa una speciale clausola, che avrebbe permesso al club di licenziare il giocatore se fosse stata constatata la mancanza di disciplina «fuori dal campo». Dopo solo 202 minuti di gioco, e dopo aver passato quasi l'intera stagione infortunato, gli venne concesso di cercarsi una nuova squadra.[16]
PSV
Nonostante le diffuse voci che volevano Kluivert tornare a casa nell'Ajax, il suo ritorno nell'Eredivisie fu con il PSV, con il quale firmò per un anno. Proprio come per il suo debutto con l'Ajax, Kluivert debuttò contro il Feyenoord in un 2-1 vincente, partendo dalla panchina. Da allora, ebbe due infortuni durante la prima metà della stagione. In una partita contro l'Ajax al Philips Stadion, Kluivert rifiutò di esultare dopo aver segnato contro il suo ex club. Si svincola nel luglio 2007.
Lille e finale di carriera
Il 25 luglio 2007, Kluivert ha rifiutato l'offerta di prova col Sheffield Wednesday e prima dell'inizio della stagione 2007-2008 firmò per il Lille, club di prima divisione francese, promettendo di rilanciarsi e affermando di non essere solo un nome. Al termine della stagione, dopo solo 14 presenze e un contributo di quattro gol e preziosi assist, lascia la squadra dopo la scadenza del contratto.[17] Si è allenato con l'AZ Alkmaar, squadra olandese allenata in quel periodo da Louis Van Gaal.
Nazionale
Dopo aver giocato per l'Under-15, l'Under-16, l'Under-17 dei Paesi Bassi, esordisce con la nazionale maggiore il 16 novembre 1994 contro la Rep. Ceca.[8] Ha fatto parte della nazionale arancione impegnata agli europei di Inghilterra 1996, Belgio-Paesi Bassi 2000, dov'è stato capocannoniere ex aequo con Savo Milošević con 5 reti, e Portogallo 2004, e al mondiale di Francia 1998 dove arrivò al quarto posto con gli Oranje. In nazionale ha segnato 40 reti in 79 presenze.
Allenatore e dirigente
Gli esordi
Il 29 aprile 2008 viene reso noto che Kluivert ha preso parte al corso della federazione calcistica olandese per diventare un allenatore, terminandolo nel dicembre 2009. A partire dal 18 luglio dello stesso anno ha fatto parte dello staff di Louis van Gaal all'AZ, militante nell'Eredivisie. Il 30 giugno 2009 lascia il club insieme a van Gaal.
Il ritorno all'Ajax, le esperienze da dirigente e da vice di Seedorf
Il 6 maggio 2016 torna inizialmente all'Ajax come tecnico della formazione giovanile A1,[20] ma appena il 14 luglio seguente lascia l'incarico perché viene nominato direttore sportivo del PSG.[21] Il 2 giugno 2017 il club parigino lo sostituisce con il portoghese Antero Henrique.
Il 10 agosto 2018 viene nominato vice di Clarence Seedorf, commissario tecnico del Camerun; esperienza che conclude, congiuntamente a Seedorf, il 16 luglio 2019 dopo un'edizione della Coppa d'Africa che ha visto i Leoni ottenere risultati al di sotto delle aspettative.[22]
Il 25 dello stesso mese torna al Barcellona come responsabile del settore giovanile.[23]
Ritorno a Curaçao, esperienze turche e indonesiane
Il 14 maggio 2021 torna ad allenare la nazionale curaçuense sostituendo ad interimGuus Hiddink, colpito dal COVID-19, in vista delle qualificazioni CONCACAF al campionato del mondo 2022.[24] Con Kluivert in panchina la squadra esce sconfitta dal doppio confronto contro Panama, fallendo così l'accesso al terzo e ultimo turno di qualificazione.
Il 1º luglio 2023 viene nominato tecnico dell'Adana Demirspor in Turchia.[25] Il 4 dicembre viene esonerato dopo che la squadra non riesce a vincere una partita da quattro match, lasciandola al quinto posto, a tre lunghezza dal terzo posto.[26]
Nel settembre 1995 fu accusato di omicidio colposo per un incidente automobilistico causato ad Amsterdam, per eccesso di velocità, venendo condannato a 240 ore di lavori socialmente utili che ha successivamente prestato in un ospizio; il processo ebbe un gran impatto sull'opinione pubblica, venendo definito come «il caso O. J. Simpson olandese».[8]
Nel giugno 1997, insieme a tre amici, venne denunciato per stupro: il procedimento giudiziario a suo carico fu successivamente archiviato per mancanza di prove.[29]
Statistiche
Tra club e nazionale maggiore, Kluivert ha giocato 559 partite segnando 246 reti, alla media di 0,44 gol a partita.