Windows, PlayStation: 19 dicembre 2000 15 dicembre 2000
Oro e gloria: La strada per El Dorado (Gold and Glory: The Road to El Dorado) è un videogioco pubblicato da Ubisoft nel 2000 su diverse piattaforme e basato sul film d'animazione La strada per El Dorado della Dreamworks. Le versioni per PC e PlayStation sono state sviluppate da Revolution Software e sono di genere avventura grafica; la versione per Game Boy Color è stata invece sviluppata da Planet Interactive ed è un videogioco a piattaforme.
Il gioco segue la vicenda narrata nel film, cambiando alcuni eventi della storia per adattarli meglio alla natura del gameplay.
Protagonisti del gioco sono Tullio e Miguel, due amici e truffatori che vincono ai dadi una mappa che indicherebbe la locazione della leggendaria El Dorado. Imbarcatisi clandestinamente sulla nave di Hernán Cortés, i due vengono scoperti e imprigionati, ma riescono a fuggire grazie all'aiuto del cavallo Altivo, arrivando infine nella mitica città nascosta.
Nella versione apparsa su PC e PlayStation, Oro e gloria: La strada per El Dorado è un'avventura grafica in grafica semi-tridimensionale: i personaggi e gli oggetti sono inseriti su sfondi statici, inquadrati da una telecamera fissa. Il giocatore può controllare alternativamente entrambi i protagonisti, utilizzando la tastiera o il gamepad: scopo del gioco è risolvere una serie crescente di enigmi parlando con altri personaggi, raccogliendo oggetti e utilizzando il materiale presente nel proprio inventario. Gli elementi con cui è possibile interagire si distinguono dallo sfondo attraverso un luccichio che li contraddistingue.[1]
Nella versione pubblicata su Game Boy Color, Oro e gloria: La strada per El Dorado è un videogioco a piattaforme con grafica bidimensionale. Anche in questo caso il giocatore può controllare entrambi i personaggi, impegnati a sconfiggere un numero crescente di nemici in un totale di sei livelli di gioco.
La versione sviluppata da Revolution Software ha ricevuto recensioni tendenzialmente mediocri. Mattia Ravanelli, su Videogame.it, ha sottolineato come il titolo abbia una riuscita caratterizzazione dei personaggi e della trama, ma sconti d'altra parte una scarsa longevità e una profondità di gioco a tratti limitata.[1] Robert Lacey di Adventure Gamers ha messo in luce come il gioco riesca a catturare efficacemente l'atmosfera del film, ma risulti comunque troppo semplice da portare a termine.[2] Gerald Villoria di GameSpot ha puntato l'indice contro il difficile meccanismo di controllo, che rinuncia al classico punta e clicca del genere per sposare un approccio semi-tridimensionale.[3] Erik Peterson di IGN, pur apprezzando il comparto grafico, ha fortemente criticato l'intero gameplay, sottolineando la semplicità dei puzzle e la scarsa intuitività del sistema di controllo.[4]
La versione pubblicata per Game Boy Color ha ottenuto risultati leggermente migliori della precedente. Frank Provo di GameSpot ha affermato che il titolo utilizzava a dovere la grafica e il sonoro della piattaforma di gioco utilizzata.[5] IGN lo ha invece etichettato come un gioco destinato ad un pubblico di bambini, e pertanto troppo facile da portare a termine.[6]