Share to: share facebook share twitter share wa share telegram print page

Olivetti MC-24

MC-24
prodotto di disegno industriale
il modello "Multisumma-24"
Dati generali
Anno di progettazione1956
ProgettistaMarcello Nizzoli (struttura esterna) e Natale Capellaro (meccanica)
Profilo prodotto
Tipo di oggettofamiglia di calcolatori elettrici automatici con stampa integrata
Ideacreare una nuova concezione di utilizzo dei calcolatori
Concettiergonomia, interazione, praticità, abbattimento dei costi, innovazione tecnologica
ProduttoreOlivetti
Prodotto dal1956
al1971 circa (modello Divisumma)
Materialighisa (basamento), lamiere in ferro dolce e acciaio (meccanismi)
Tecnica di lavorazionefresatura del basamento, tempratura delle parti sollecitate. Montaggio a viti

La sigla MC-24 indica una serie di macchine da calcolo elettriche, automatiche, con stampa integrata e registro di memoria dinamica, prodotte dall'azienda italiana Olivetti, a partire dal 1956. La meccanica fu progettata da Natale Capellaro, mentre la carrozzeria si deve a Marcello Nizzoli. Il modello più famoso e venduto (ne furono prodotte oltre un milione di unità), la Divisumma 24, oltre che una rivoluzione nel settore dei calcolatori automatici, è diventata anche un'icona del design industriale italiano[1]. Fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano[2], oltre che essere conservata in molti musei dedicati al design e alla scienza e tecnica e alle macchine da scrivere. La Divisumma 24 fa anche parte della collezione permanente del MoMA di New York[3]

Modelli

Olivetti MC24 Tetractys

La serie comprendeva cinque modelli: l'Elettrosumma 22-24 (addizionatrice, evoluzione, più rapida nel calcolo delle Elettrosumma 21), la Multisumma 24 (moltiplicatrice), la Divisumma 24 (calcolatrice completa, capace anche di divisione) e la Tetractys che, dotata di un doppio totalizzatore e di una serie di funzionalità aggiuntive, rappresentava a livello mondiale lo stato dell'arte del calcolo meccanico scrivente di quegli anni. Vennero poi realizzati diversi modelli speciali, ad esempio le varianti CR, dotate di carrello tabulatore per esigenze contabili.

La produzione di questa classe di macchine, ubicata negli stabilimenti I.C.O in Via Guglielmo Jervis, a Ivrea, continuò fino agli anni settanta. Le versioni speciali, (MC24-CR), furono prodotte inizialmente negli stabilimenti O.M.O., situati a San Bernardo d'Ivrea e successivamente traslocata negli stabilimenti di Via Jervis. La catena di montaggio era a cottimo individuale, con volumi medi di produzione di 50 unità al giorno.

L'aspetto più innovativo di queste macchine è il fatto che i due modelli superiori furono le prime calcolatrici ad avere una modalità di utilizzo quasi completamente analoga a quella delle calcolatrici da ufficio attuali: possibilità di eseguire le quattro operazioni, un'unica tastiera numerica ridotta (cioè a dieci tasti) per impostare tutti i termini dell'operazione e stampa dei risultati.

Caratteristiche

Da un punto di vista costruttivo, si trattava di macchine estremamente complesse, ma di realizzazione economica. Grazie alla genialità costruttiva di Capellaro, la maggior parte degli innumerevoli cinematismi erano ricavati da semplice lamiera in ferro dolce e acciaio; questi ultimi, soprattutto costituiti da leve, erano quelli movimentati dalle camme in materiale sinterizzato. In queste, la zona sottoposta a strisciamento sulla camma, era temprata. La Divisumma, grazie al buon rapporto prezzo-prestazioni, fu il modello maggiormente venduto: il suo prezzo (325.000 lire) era paragonabile, seppur inferiore, a quello di una Fiat Nuova 500 (465.000 lire). Nel libro di Silmo si riporta che l'Olivetti rivendeva queste macchine a 10 volte il costo di produzione, pur restando molto concorrenziale. Non si conosce il numero esatto di esemplari prodotti. Nel 1967, fu prodotto il milionesimo esemplare. Silmo stima che la produzione complessiva si sia aggirata sul milione e mezzo,[4] un record assoluto per macchine di questo tipo. Pertanto, le MC-24 costituirono un elemento fondamentale per la prosperità dell'Olivetti. Pier Giorgio Perotto la definirà la gallina dalle uova d'oro. Il modello Divisumma 24 venne prodotto per circa 15 anni.[5]

Aspetti tecnici

L'interno di una Divisumma 24

Fu progettata per addizionare, sottrarre, moltiplicare e dividere in modo veloce e in sequenza; i numeri impostati dalla tastiera, la velocità di 250 cicli al minuto accreditati, si riferiscono alla rotazione completa di 360 gradi dell'albero principale. In questo modo può essere effettuata una grande varietà di calcoli, rapidamente e in modo automatico. Ogni fase di un calcolo e ogni singolo risultato è stampato su un rotolo di carta per mezzo di un nastro inchiostrato in banda blu e rossa.

La necessaria rigidità strutturale è affidata a un basamento in ghisa ottenuto per fusione, lavorato a fresa, sul quale sono avvitate 4 flange in lamiera, che fungono da supporto all'albero principale, ma anche agli innumerevoli alberini aventi funzioni secondarie. Il numero di serie (matricola) della macchina veniva incisa manualmente a pantografo sul lato inferiore del basamento. Il moto è affidato a un motore elettrico di 70 watt il cui pignone a vite senza fine aziona una corona dentata in tela bachelizzata dotata di frizione, calettata sull'albero principale (diametro di 10 mm), lungo quanto tutta la larghezza della macchina, supportato da 4 boccole in bronzo; su questo, tramite coppie di viti temperate poste a 90 gradi, una mordente e una perforante, sono fissate le varie camme a profilo multiplo in materiale sinterizzato, azionanti a loro volta gli innumerevoli leveraggi. Gli unici cuscinetti sono la coppia di supporto dell'albero motore. La lubrificazione a vita è affidata a 4 tipi di lubrificanti, ognuno ottimizzato per il genere di attrito generato nel punto specifico: olio denso, grasso a bassa viscosità, grasso infusibile e grasso al bisolfuro di molibdeno Molykote. Per il movimento del carrello delle CR, viene sfruttato il lato opposto dell'albero motore, sul quale è ricavato un secondo pignone azionante una ruota dentata frizionata, coassiale col tamburo tabulatore. La programmazione delle distanze di tabulazione del carrello viene fatta inserendo opportuni fermi metallici nelle asole ricavate sull'intera circonferenza del tamburo. Una lieve differenza meccanica nelle macchine destinate ai paesi con tensione di rete a 115 volt e frequenza di 60 Hz è costituita dal passo più stretto delle viti senza fine dei pignoni e delle corone dentate, la carrozzeria è in materiale plastico nella MC-24, in alluminio pressofuso nella MC-24 CR.

Note

  1. ^ Olivetti: l'industria come comunità, su imprese.san.beniculturali.it. URL consultato il 24 settembre 2012 (archiviato l'8 ottobre 2014).
  2. ^ collezione permanente del design italiano, Triennale Design Museum - Milano [collegamento interrotto], su triennaledesignmuseum.it. URL consultato il 24 settembre 2012.
  3. ^ collezione permanente del MoMA di NY: Divisumma 24, su moma.org. URL consultato il 24 settembre 2012.
  4. ^ Silmo rileva che in un museo di Ivrea è conservato il milionesimo esemplare, realizzato dopo circa 10 anni dall'inizio della produzione. Si può quindi presumere che nei 5 anni seguenti ne siano state costruite al più un altro mezzo milione. Si resta quindi ben lontani dai 6 milioni di esemplari stimati da alcune fonti, dato che forse è riferibile alla produzione totale di calcolatrici Olivetti.
  5. ^ prodotti storici olivetti: 1956 Divisumma 24, su ilsole24ore.com. URL consultato il 24 settembre 2012 (archiviato il 9 ottobre 2014).

Bibliografia

  • Piero Adolfo Salvetti e Eugenio Pacchioli (a cura di), Le macchine sapienti di Natale Capellaro, Ivrea, Associazione Archivo Storico Olivetti, 2002.
  • Giuseppe Silmo, M.D.C. Macchine da calcolo meccaniche, Olivetti e non solo; Natale Capellaro - Il genio della meccanica, Ivrea, Tecnologicamente Storie, 2008.
  • Carlo Torchio, Il calcolo meccanico Olivetti, a cura di Museo degli Strumenti per il Calcolo di Pisa, Pisa, Il Campano, 2010, ISBN 978-88-6528021-8.
  • Olivetti Divisumma 24 (opuscolo pubblicitario), Olivetti, 1957.
  • Olivetti Tetractys (opuscolo pubblicitario), Olivetti.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Read other information related to :Olivetti MC 24/

Olivetti Complesso Olivetti Gino Olivetti Olivetti Prodest PC 1 Olivetti Lettera 32 Olivetti Lexikon 80 Olivetti Audit A7 Olivetti ET 2400 Laura Olivetti Olivetti Summa Prima 20 Edificio per uffici Olivetti Olivetti Audit A5 Olivetti Lettera 22 Olivetti ET Personal 55 Olivetti M20 (macchina per scrivere) Olivetti M1 Olivetti MC-24 Olivetti Prodest PC 128 S Soggiorno marino Olivetti Olivetti M24 Olivetti Programma 101 Olivetti (famiglia) Adriano Olivetti Camillo Olivetti Olivetti Synthesis Olivetti M20 Olivetti MP1 Olivetti P652 Olivetti P6060 Olivetti Dora Olivetti M10 Olivetti M21 Fondazione …

Adriano Olivetti Edificio Olivetti Olivetti P6066 Massimo Olivetti Olivetti ET 121 Olivetti Envision Olivetti Logos 27 Olivetti P6040 Olivetti ET 201 Olivetti BCS 3030 Roberto Olivetti Olivetti (disambigua) Olivetti M19 Olivetti Quaderno Olivetti M40 Stabilimento Olivetti (Pozzuoli) Olivetti Lettera 35 Negozio Olivetti (Parigi) Olivetti Prodest Dino Olivetti Olivetti Studio 45 Olivetti P602 Olivetti BCS 2025 Olivetti Elea Olivetti Valentine Olivetti Praxis 48 Olivetti Logos 270 Olivetti P203 Olivetti ET 351 Olivetti P603 Olivetti Serie Spazio Olivetti Lettera 25 Olivetti Studio 46 Olivetti Divisumma 14 Olivetti Summa Quanta 20 Ariel Olivetti Giornale di fabbrica Olivetti Olivetti Logos 328 Olivetti Lettera DL Olivetti Summa 15 Olivetti Studio 42 Olivetti Tetractys Olivetti Elea 9003 Olivetti Modulo M4 Archivio storico Olivetti Olivetti Lettera 10 Olivetti Praxis 35 Magda Olivetti Olivetti Multisumma 14 Olivetti Lettera 36 Olivetti ET 101 Olivetti Echos P75 Palazzo Uffici Olivetti Stabilimento Olivetti (Harrisburg) Olivetti Summa 19 Negozio Olivetti (Venezia) Cosmos (sistema operativo Olivetti) Olivetti Elettrosumma 22 Stabilimento Olivetti Negozio Olivetti (New York) Olivetti Diasp

Kembali kehalaman sebelumnya