Ohel (in ebraicoאוהל?; plur. ohalim, lett. "tenda") si riferisce sia ad una ordinaria tenda o una abitazione, sia ad una struttura costruita sopra una tomba quale segno di prominenza e importanza della persona lì sotto sepolta. Nello specifico attualmente Ohel è un tempio religioso a Queens, New York, meta di pellegrinaggio annuale di migliaia di ebrei. Vi sono sepolti il Rebbe[1], Rabbi Menachem Mendel Schneerson e suo suocero Rabbi Yosef Yitzchok Schneersohn (i due più recenti capi religiosi del movimento ebraico ortodosso chiamato Chabad-Lubavitch). Anche le tombe dei precedenti Rebbe di Chabad sono chiamate Ohel.
La parola ohel viene citata diverse volte nel Tanakh contestualmente ad una abitazione; in particolare ci si riferisce alla tenda di Abramo, nella quale accoglieva viandanti (Genesi 18:2-8), o alle tende nelle quali Giacobbe e le sue mogli vivevano e viaggiavano (Genesi 31:33).
Come casa di studio
Ohel è anche sinonimo di una Beth Midrash, dal momento che la Torah descrive il patriarca Giacobbe quale "uomo semplice, che abitava in tende"[2] (Gen. 25:27) — che Rashi spiega riferirsi alle "tende di Shem e Eber" nelle quali Giacobbe studiò la Torah. Basata su questa interpretazione, la parola ohel è anche usata per nominare una sinagoga, come la Sinagoga Ohel Rachel a Shanghai[3] e la Sinagoga Ohel Leah a Hong Kong.[4]
Come copertura di sepolcro
Molti importanti rebbe chassidici e capi di comunità ebraiche sono sepolti in tombe sovrastate da strutture simili ad abitazioni, chiamate appunto ohel. Oltre all'ohel Chabad esistono quelli del Gaon di Vilna; di Rabbi Jonathan ben Uzziel (il suo sepolcro viene solitamente chiamato col nome del luogo ove si trova, "Amuka" - da Amuka appunto, in Israele); i rebbe della dinastia Sochatchov, Rabbi Avrohom Bornsztain e suo figlio Rabbi Shmuel Bornsztain; Rabbi Chaim Ozer Grodzinski, capo religioso degli ebrei dell'Europa orientale pre-bellica.
Ohel è il nome del teatro dei lavoratori fondato a Tel Aviv nel 1925 da Moshe Halevy. Sostenuto dalla Histadrut e composto inizialmente da attori dilettanti scelti solo tra gli operai e i contadini, il teatro Ohel diventa in breve tempo una importante istituzione nazionale. In declino dagli anni '50, chiude definitivamente nel 1969.[5]
Note
^Rebbe (רבי) è una parola yiddish che significa maestro, insegnante o mentore e deriva dalla stessa parola in ebraico Rabbi, che è la forma originale in lingua ebraica di "rabbino", significante "mio maestro".
^'Beth Midrash (ebraico: בית מדרש; anche Beis Medrash, Beit Midrash, pl. batei midrash o botei medrash) è una sala di studio (letter. una "Casa [di] Interpretazione" o "Casa [di] Apprendimento" in ebraico). Differente dalla sinagoga, sebbene molte sinagoghe vengano usate anche come batei midrash o viceversa.
^Raffaele Esposito, La nascita del teatro ebraico. Persone, testi e spettacoli dai primi esperimenti al 1948, Torino, Accademia, 2016, pp. 121-124, 130-131, 217-219.