Primo di sei figli: a lui sono seguiti Giuseppe, Gennaro, Concetta, Dora e Milena D'Angelo. Di padre operaio (Antonio) e madre casalinga (Emilia), nasce a Napoli, nel quartiere di San Pietro a Patierno, quartiere della periferia nordorientale della città, ma cresce nella confinante Casoria; a causa delle condizioni economiche della sua famiglia, lasciò presto la scuola e iniziò a lavorare come commesso in un negozio di scarpe. Subito dopo saltuariamente come cantante ai matrimoni e come gelataio alla stazione di Napoli Centrale.
Durante questo periodo, oltre il lavoro, partecipò alla manifestazione Voci Nuove di Napoli e frequentò spesso la galleria Umberto I, così, dopo una breve gavetta musicale, nel 1976 giunse a un immediato successo in ambito regionale col suo primo 45 giri, 'A storia mia ('O scippo), pubblicato grazie a fondi familiari. Il singolo diventa poi un album con lo stesso titolo, che ebbe notorietà anche nelle altre regioni meridionali sfiorando le 50 000 copie vendute.
Si sposò in giovane età, il 25 luglio 1979, con Annamaria Gallo, nata a Napoli l'8 agosto 1963[1] e cresciuta a Casavatore, dalla quale ebbe due figli: Antonio, detto Toni e Vincenzo (1983). In questo periodo cominciò anche a lavorare in teatro nelle cosiddette sceneggiate, tipica forma teatrale napoletana. Le più note sono 'A storia mia; Esposito Teresa; L'Onorevole; 'A parturente. Mentre la sua prima sceneggiata alla fine degli anni settanta porta il titolo di Monaca e Mamma, scritta e diretta dal maestro Vincenzo Gallo, padre di Annamaria, noto autore di musica napoletana.
Nel 1983 pubblica in successione due album che lo proiettano verso il successo nazionale: Sotto 'e stelle e Forza campione. Gli arrangiamenti sono curati da Franco Chiaravalle. In questo periodo interpretò anche alcuni film che sbancano al botteghino, tra cui: La discoteca;Uno scugnizzo a New York e Popcorn e patatine. Si aprono le porte anche del piccolo schermo, le trasmissioni televisive lo invitano come ospite su diverse reti nazionali, da Pippo Baudo a Raffaella Carrà, a Sandra Milo; apparve anche in televisione con uno spettacolo concerto nel 1982 su Rai 1 dal Teatro Delle Palme di Napoli.
Nel 1985 raggiunse la Top Ten delle classifiche nazionali con l'album Eccomi qua, che creò le premesse per il suo esordio dell'anno seguente al Festival di Sanremo, dove presentò Vai, dove solo il singolo vendette più di 80 000 copie. Fu ignorato dai critici ma il suo album Cantautore fu uno dei più venduti tra quelli del festival. Il successo su vasta scala gli permise di ottenere il passaggio dalla casa discografica Vis Radio alla Dischi Ricordi, per la quale pubblicò, nell'autunno del 1986, l'album Fotografando l'amore, che si confermò come Disco d'oro.
In questi anni cominciò a girare il mondo, facendo tappa in Belgio, in Germania, negli Stati Uniti e in Francia, dove nel 1986 esordisce all'Olympia di Parigi, prima di lui, come artisti italiani, solo Adriano Celentano. Incide anche un album con 10 dei suoi più grandi successi dell'epoca in versione ispanica, Grandes Éxitos en Español. Nel 1986 scrive anche il suo primo libro dal titolo Scugnizzo biondo.[2] La canzone Napoli, tratta dal film Quel ragazzo della curva B, divenne un inno per i tifosi di calcio napoletani che accompagnò la squadra azzurra negli anni del primo scudetto di Diego Armando Maradona. Nel 1988 pubblica l'album Il cammino dell'amore e gira il film La ragazza del metrò, sempre in coppia con la Olivieri, e con, tra gli altri, Ninetto Davoli e Toni Ucci, anch'esso campione d'incassi al botteghino.
Il cambiamento radicale (1989-1997)
Nel 1989, dopo la scomparsa dei suoi genitori, D'Angelo entrò in un periodo di depressione. Provò a smettere i panni del cantante che vendeva album, cercando in se stesso "le emozioni più profonde per scrivere i brani". Da allora, dopo un tentativo di suicidio, si professa cattolico e si sente legato a san Gennaro.[3] Si ricorda, in questo periodo, il cambio totale di look, che lo vide eliminare del tutto il caratteristico caschetto biondo per un taglio più casual. Così vengono pubblicati album con canzoni non più basate solo su storie d'amore, ma anche di socialità e di vita quotidiana, come: Amo l'estate (1990), ...e la vita continua (1991); Bravo ragazzo (1992) e Tiempo (1993), che riuscì a convincere anche la critica (si ricordano gli apprezzamenti del critico del cinema Goffredo Fofi). Sempre nel 1991 ritorna al cinema col film Fatalità (in cui Nino, a differenza di altri film è doppiato), con Nina Soldano e Francesco Paolantoni, diretto da Ninì Grassia, ed è ospite nell'album dei Bisca col brano Note Sconosciute.
Nel 1994, insieme a Fabrizio Bracconeri, interpreta Attenti a noi due, diretto da Mariano Laurenti e sceneggiato da Ninì Grassia. Nel 1996 arrivano i primi riconoscimenti del nuovo percorso artistico, come l'incontro con la regista Roberta Torre, che gli propose di girare un cortometraggio, Vita a volo d'angelo, che fu poi presentato al Festival di Venezia, dove riscosse molti apprezzamenti, e un inedito con la grande interprete della canzone napoletana Giulietta Sacco dal titolo A Regina de canzone. L'anno dopo la stessa Torre gli propose di realizzare la colonna sonora al suo primo lungometraggio, Tano da morire, col quale D'Angelo ha vinto, tra altri premi, il David di Donatello come miglior musicista[4] e il Nastro d'argento per la miglior musica[5] assegnato dal SNGCI.
Nel 1997 D'Angelo scrisse il suo primo musical, Core pazzo, che ottenne molto successo. Sempre nello stesso anno pubblicò l'album A nu passo d' 'a città, dove opera l'ennesima svolta artistica, tra jazz e musica etnica; il 21 giugno dello stesso anno nel giorno del suo 40º compleanno tiene un concerto nel quartiere periferico Scampia con oltre 10.000 persone.[6]
Sempre nel 1999 ritornò a gareggiare al Festival di Sanremo con Senza giacca e cravatta, cantata insieme a Brunella Selo, raggiungendo l'ottavo posto. Nell'album successivo, Stella 'e matina, fu incluso tra i brani il singolo 'A muntagna è caduta, dedicato alle vittime dell'alluvione a Sarno del 1998. Intanto, nel cinema arrivano alcuni ruoli (Paparazzi;Vacanze di Natale 2000;Tifosi e Aitanic, parodia del famoso kolossal, in qualità di regista e attore) e a teatro. Nel 2001 riceve il premio Gassman per lo spettacolo L'ultimo scugnizzo di Raffaele Viviani e nell'autunno esce l'album Terranera, disco totalmente etnico, che riceve il Disco d'oro per le oltre 50.000 copie vendute.
Dal 2006 al 2010, per nomina diretta del sindaco di Napoli, Antonio Bassolino, è stato il direttore artistico del Teatro Trianon Viviani. Grazie al comune di Napoli, nelle scuole della Campania, vengono distribuiti libricini che portano il titolo dello spettacolo Core Pazzo, dove si ripercorre l'arte di D'Angelo come insegnamento della cultura anche se si viene dal niente. Nel settembre del 2006 lavorò sul set del film per il cinema dal titolo Una notte, diretto dal figlio Toni D'Angelo. Nel maggio del 2007 D'Angelo fu invitato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli per tenere una lezione sul tema "La musica come strumento di recupero sociale". Sempre in maggio 2007 l'artista entrò in studio per registrare il nuovo CD, Gioia Nova, e cominciò una tournée durata fino ad agosto dello stesso anno.
Il 28 settembre 2007 il CD è stato pubblicato e il primo singolo estratto è Nu napulitano. L'8 luglio 2008 ha partecipato al concerto per festeggiare i 30 anni di carriera di Pino Daniele, con cui ha cantato Napule è (insieme con altri artisti, come Giorgia, Irene Grandi, Gigi D'Alessio, Chiara Civello e Peppe Servillo) e Donna Cuncetta.[7]
Successivamente invece è stato nominato direttore artistico della festa di Piedigrotta a Napoli organizzata il per 14 settembre 2008.
Nel 2008 pubblica l'album D'Angelo canta Bruni, CD dedicato al cantante partenopeo Sergio Bruni, dove D'Angelo ripercorre i suoi più grandi successi. Nello stesso anno propone al Teatro Trianon Viviani lo spettacolo omonimo del disco, avendo grandissimo successo di critica e di pubblico; il CD dopo un mese è entrato anche nella classifica dei cento CD più venduti in Italia. Nel marzo del 2009 una sua vecchia canzone Pop corn e patatine, insieme con Ogni volta di Vasco Rossi, fa parte della colonna sonora di Fortapàsc, film del 2009 di Marco Risi, che narra gli ultimi quattro mesi di vita del giornalista Giancarlo Siani.
Il 4 dicembre 2011 esce il singolo Italia bella, che anticipa l'uscita, nel gennaio 2012, dell'album Tra terra e stelle. Nell'inverno 2011-2012 porta nei teatri il suo nuovo spettacolo C'era una volta un jeans e una maglietta; l'esordio è avvenuto al Teatro Bellini di Napoli il 23 dicembre 2011.[8] Lo spettacolo è stato riproposto nella stagione teatrale 2012-2013.
Il 21 ottobre 2013 per Nino D'angelo si aprono le porte del Teatro di San Carlo di Napoli per omaggiare Sergio Bruni. Il 1º novembre 2014 è iniziato il tour Nino D'Angelo concerto anni 80 ...e non solo, riscuotendo un notevole successo nei teatri, palazzetti e arene di tutta Italia e parte della Germania e America.
L'8 dicembre esce il nuovo album Nino D'Angelo 6.0. Tale album contiene un disco di inediti, un disco intitolato I miei più grandi insuccessi e un altro relativo al live del mega concerto dello Stadio San Paolo. Il 21 dicembre 2018 viene annunciata da Pippo Baudo e da Fabio Rovazzi durante Sanremo Giovani 2018 la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2019 col brano Un'altra luce, in coppia col rapper Livio Cori, col quale si classifica al 24º e ultimo posto.
Dopo Sanremo, insieme a Gigi D'Alessio, tiene vari concerti per l'Italia e all'estero con il nuovo progetto Figli di un re minore.
Nell'ottobre 2020 l'artista urbano Jorit lo omaggia con un murale tributo a San Pietro a Patierno.
Il 2021 si apre per D'Angelo con un videoclip, dove porta con sé in duetto la cantante partenopea Maria Nazionale e l'attore siciliano Sergio Friscia. Il brano è quello del 2003 'O schiavo e 'o rre, dall'omonimo album. A settembre 2021 D'Angelo esce con un singolo nuovo, che precede il nuovo progetto album-libro-tour dall'unico titolo Il Poeta che non sa parlare. Il relativo tour ha inizio a Pescara il 3 marzo 2022.
Il 30 ottobre 2022 omaggia Diego Armando Maradona per il suo compleanno con un video ufficiale del brano Campiò, tratto dal suo ultimo lavoro discografico. Il videoclip è interamente girato nella bottega del maestro Sepe, che ha realizzato la statua in onore del calciatore argentino e sarà la protagonista del video insieme al cantautore.[senza fonte]
Il 26 maggio 2023, ospite ad una delle cinque serate-concerto di Gigi D'Alessio in piazza del Plebiscito a Napoli, avrà occasione di incontrare, oltre che alcuni giocatori della squadra di calcio del Napoli, anche il presidente Aurelio De Laurentiis che proclamerà la canzone Napoli come inno ufficiale della squadra.