«...la beneficenza verso la Patria è obbligo del Cristiano ... e dovere del cittadino, ... i ricchi debbono con le loro ricchezze aiutare all’industria e alla educazione nazionale, se vogliono che Italia sia pure una volta sul serio»
Niccolò Puccini (Pistoia, 10 giugno1799 – Pistoia, 13 febbraio1852) è stato un filantropo e mecenateitaliano.
Intellettuale e convinto liberale, fu amico di letterati, artisti e patrioti. Alla sua morte destinò tutti i suoi averi per l'istruzione di orfani e bisognosi. Per una sua malformazione fisica veniva chiamato "il gobbo Puccini", come risulta anche dalle carte della polizia granducale che lo teneva sotto controllo per le sue idee risorgimentali.
Biografia
La giovinezza
Niccolò, ultimo rampollo della famiglia Puccini della Genizia, nacque a Pistoia, nella centrale via del Can Bianco,[2] il 10 giugno 1799 da Giuseppe Puccini e Maddalena Brunozzi.[3]
Dallo zio Tommaso Puccini[4] e dal padre Giuseppe, Niccolò derivò fin dall'adolescenza l'amore per l'arte e per il collezionismo, che coltiverà per tutta la vita.[3]
A Pistoia Niccolò Puccini abitava alla periferia della città, nella lussuosa villa di Scornio (detta allora come adesso "Villone Puccini"), che fece abbellire con un grande giardino di piante secolari e con un laghetto e relativa isoletta al centro.
In pochi anni per espresso volere di Puccini, il vasto parco intorno alla villa fu trasformato in luogo di testimonianza di valori sociali.[3]
Per questo fu disseminato di edifici e monumenti [6] elevati alla memoria di personaggi onorati in seno alla "Società dei Parentali dei Grandi Italiani", fondata nel 1821, sostenuta e finanziata fin dalla sua istituzione dallo stesso Puccini. La Società organizzava periodicamente manifestazioni nelle quali si celebravano personaggi di grande ingegno con forti connotazioni di patriottismo e di orgoglio nazionale.
Queste iniziative di propaganda politica culminarono nelle varie edizioni della "Festa delle Spighe", che Puccini celebrò dal 1841 al 1846. La festa si teneva in estate e durava tre giorni, durante i quali i cancelli del giardino, di consueto aperto solo agli amici intellettuali, si spalancavano a tutto il popolo pistoiese, che poteva partecipare a gare, giochi e processioni, ascoltare sermoni e comizi, assistere a rappresentazioni teatrali.[7]
Forse per una dolorosa esperienza personale presso il Seminario Vescovile [8], Puccini ebbe anche un fortissimo interesse per l'educazione dei fanciulli. Per oltre dieci anni progettò, realizzandola infine nel 1838 in mezzo al giardino della sua villa, una Scuola di Mutuo Insegnamento, per trenta bambini e trenta bambine, che doveva seguire i modelli inglesi teorizzati da Andrew Bell e Joseph Lancaster.[9]
Nel 1841 Puccini conobbe e divenne amico anche della poetessa e scrittrice britannica Louisa Grace, che ospitò nella sua residenza di via del Can Bianco fino al 1847 e che, pur non essendo italiana, condivise i suoi ideali patriottici.[10]
La morte e il testamento
Nel 1851 Niccolò Puccini ebbe un repentino peggioramento della salute, dovuto a problemi polmonari che lo costrinsero a soggiornare in montagna, ambiente più salubre per le sue condizioni.
Il 13 febbraio 1852, rimasto seriamente ferito nel ribaltamento della sua carrozza, non sopravvisse all'incidente e si spense nella Villa di Scornio, all'età di 53 anni, senza veder realizzato il sogno di un'Italia unita.[3]
Nominò erede universale l'Orfanotrofio di Pistoia, in favore del quale tutti i suoi beni furono venduti all'asta, ad eccezione dei numerosi volumi a stampa e dei manoscritti, che donò alla Biblioteca Comunale Forteguerriana (dove sono tuttora conservati).[11] La raccolta, di notevole rilevanza per la storia della Toscana pre-risorgimentale, comprende prevalentemente documentazione relativa a Tommaso Puccini e a Niccolò Puccini e, in misura minore ai fratelli Antonio, Giuseppe e Domenico e alla madre, Maddalena Brunozzi Puccini.[12]
I quadri e gli oggetti che risultarono invenduti nell'asta sono oggi esposti nelle sale del Museo Civico di Pistoia.[13][14]
Note
^Dal "“Testamento olografo e codicillo nuncupativo di Niccolò Puccini estratti fedelmente per intero dall’originale"Tipografia Niccolai, Pistoia, 1889
^Claudio Rosati, "La festa delle spighe: il sogno di Niccolò Puccini nella Toscana del primo Ottocento", Pistoia, Società pistoiese di storia patria, 1987
^Niccolò e il fratello Domenico studiarono presso il Seminario Vescovile, dove fu loro impartita un’educazione secondo metodi che prevedevano severe punizioni corporali, come risulta da una lettera scritta da Niccolò il 1 agosto 1826 all'amico Alessandro Sozzifanti. (La lettera è inserita nel volume: "Niccolò Puccini, Lettere alla madre e agli amici dal viaggio in Europa (1826)", a cura di G. Capecchi, Libreria dell’Orso, Pistoia 1999)
^Maria Anna Agostini, "Niccolò Puccini e il suo pensiero educativo", Pistoia, Tip. Grazzini, 1911.
^Luciano Bernardini, "Louisa Grace Bartolini", Via del Vento edizioni, Pistoia, volumetto N. 17
^Nel 2002 è stato pubblicato l’inventario completo dattiloscritto a cura di Maria Solleciti: "Raccolta Puccini. Inventario" a cura di Maria Solleciti (1971-1972), revisione a cura di Alessandra Giovannini e Franco Savi, Firenze, Edifir, 2002
^Il testamento fu pubblicato alla morte di Niccolò Puccini con diverse omissioni imposte dalla censura lorenese. "Testamento olografo e codicillo nuncupativo di Niccolò Puccini estratti fedelmente per intero dall'originale" Tipografia Niccolai, Pistoia, 1889. (Fonte: Laura Dominici, "Niccolò Puccini. Atti del convegno di studio. Pistoia 3-4 dicembre 1999")
Bibliografia
Maria Anna Agostini, "Niccolò Puccini e il suo pensiero educativo", Pistoia, Tip. Grazzini, 1911
Guido Zaccagnini, "L'amicizia di due filantropi: Pietro Thouar e Niccolò Puccini", Pistoia, Tipografia Niccolai, 1905
Monumenti del Giardino Puccini, Pistoia, Tipografia Cino, 1845
Pietro Contrucci, Biografia di Niccolò Puccini, Pistoia, Tip. Cino, 1852
Lettere di Niccolò Puccini: pubblicate per le onoranze resegli in Pistoia nel settembre 1889, Pistoia, Tipografia Niccolai, 1889
Memorie storiche della vita di Niccolò Puccini, scritte da Angiolo Gamberai, Pistoia, Tip. Cino, 1852
Raccolta Puccini. Inventario a cura di Maria Solleciti; revisione a cura di Alessandra Giovannini e Franco Savi, Firenze, Edifir, 2002 - Inventario dattiloscritto a cura di Maria Solleciti, 1971-1972
Niccolò Puccini: un intellettuale pistoiese nell'Europa del primo Ottocento: atti del convegno di studio, Pistoia, 3-4 dicembre 1999", Firenze, Edifir, 2001
Claudio Rosati, La festa delle spighe: il sogno di Niccolò Puccini nella Toscana del primo Ottocento, Pistoia, Società pistoiese di storia patria, 1987
Giuliana Bonacchi Gazzarrini, Il circolo di Scornio e la cultura toscana dell'Ottocento, Poggibonsi, Lalli, 1989
Pietro Paolini e Luigi Ubaldi, Profili di patrioti pistoiesi, Pistoia, Comitato provinciale per le celebrazioni dell'Unità d'Italia, 1960
Quinto Santoli, Carteggio Puccini-Tommaseo, Pistoia, Pacinotti, 1952