Il mecenatismo è il sostegno ad attività artistiche e culturali e, più nello specifico, nei confronti degli stessi artisti coinvolti in tali attività. Chi sostiene queste attività è detto mecenate (per antonomasia prende il nome di Gaio Cilnio Mecenate, 68 a.C. - 8 d.C.).
In passato, il mecenatismo era uso manifestarsi in forma di sostegno economico e materiale da parte di sovrani, signori, aristocratici e possidenti, nei confronti di artisti (letterati, pittori, scultori, musicisti) i quali, a fronte della relativa libertà di produrre le proprie opere, tra l'altro usavano contraccambiare tale sostegno svolgendo incarichi di tipo cancelleresco, oppure ponendo la propria arte al servizio del potere rappresentato dai loro benefattori, dando così prestigio alle loro corti. Il fenomeno del mecenatismo fu anche ampiamente utilizzato dalla Chiesa[1].
Il Mecenateeponimo fu un influente consigliere dell'imperatore romanoAugusto, che formò un circolo di intellettuali e poeti che sostenne nella loro produzione artistica.
In epoca contemporanea, non sono mancati mecenati nell'accezione tradizionale, come Peggy Guggenheim.
Note
^Mary E. Frandsen, Crossing Confessional Boundaries: The Patronage of Italian Sacred Music in Seventeenth-Century Dresden, 0195178319, 9780195178319, Oxford University Press 2006.
Bibliografia
Francis Haskell, Mecenati e pittori. Studio sui rapporti tra arte e società italiana nell'età barocca, Firenze, Sansoni, 1966 - II ed. aumentata, Sansoni, 1985; Torino, Allemandi, 2000; col titolo Mecenati e pittori. L'arte e la società italiana nell'età barocca, a cura di Tomaso Montanari, Collana Grandi Opere, Torino, Einaudi, 2019, ISBN 978-88-062-4215-2 (ed. orig.: Patrons and Painters. A Study in the Relations between Italian Art and Society in the Age of the Baroque, London, Chatto & Windus, 1963).
Roberto Colantonio, Art sponsor. La sponsorizzazione dell'arte contemporanea, Napoli, Iemme Edizioni, 2017, isbn 9788897776871.
Claudio Consalvo Corduas, Mecenatismo ed erogazioni liberali, in n. 2/marzo 2017 de "L'Acropoli", rivista bimestrale diretta da Giuseppe Galasso, ed. Rubbettino, pp. 160-186.