Dopo gli studi prosegue l'attività lavorativa nei Paesi Bassi, dapprima all'Istituto per l'Innovazione Economica e successivamente al Rathenau Institute di Den Haag.
Nel 2015 si trasferisce a Washington per una ricerca presso il The Millennium Project, centro di ricerca per le politiche del futuro e dell'innovazione[2]. L'anno successivo collabora nella Commissione del Parlamento europeo per l'Industria, la Ricerca e l'Energia (ITRE) su materie come intelligenza artificiale e sharing economy.
Nel febbraio 2018 presenta la sua ricerca "Intelligenza Artificiale applicata alle Relazioni Internazionali" all'Università di New York.
Per la sua attenzione al ruolo delle tecnologie esponenziali e al futuro viene citato come transumanista.[3][4]
Ad Aprile 2021 viene approvato l'emendamento che riconosce la prima forma di diritto alla disconnessione, nel perimetro dei lavoratori genitori che svolgono l’attività in modalità agile,[9] e l'introduzione della condivisione delle banche dati delle diverse agenzie ed istituzioni italiane con l'Istat[10].
Approvate in Parlamento la riforma del sistema scolastico ITS (Istituti tecnici superiori)[11], ed il riconoscimento ufficiale del DESI[12] (Digital Economy and Society Index) come strumento da accostare al più tradizionale Pil.
A fine luglio 2022 Invidia lascia il Movimento 5 Stelle, da tempo critico delle sue decisioni e non condividendo quelle che hanno portato alla caduta del governo Draghi, entrando nel gruppo misto alla Camera.[13]