La nazionale di rugby a 15 femminile della Germania (in tedescoDeutsche Rugby-Union-Nationalmannschaft der Frauen) è la selezione di rugby a 15 femminile che rappresenta la Germania in ambito internazionale.
Attiva dal 1989, fin dall'esordio opera sotto la giurisdizione di Deutscher Rugby-Verband.
Ha preso parte a due edizioni della Coppa del Mondo, nel 1998 e nel 2002, terminando rispettivamente al terzultimo e all'ultimo posto.
Partecipante altresì dal 1996 al campionato europeo femminile, vanta in tale competizione, quale miglior risultato, due terzi posti nel 2002 e nel 2018.
La nazionale è guidata da maggio 2018 da una coppia di commissari tecnici, Dirk Frase e Paul McGuigan.
Al 15 ottobre 2021 la squadra occupa la 20ª posizione del ranking World Rugby.
Il rugby è praticato in Germania fin dalla fine del XIX secolo[1]; nel dopoguerra l'attività maschile, che negli anni trenta aveva portato al Paese due titoli di vicecampione europeo, ebbe un drastico ridimensionamento a favore di altri sport.
Il rugby femminile iniziò a svilupparsi negli anni ottanta in ambito federale e nel 1988 nacque il campionato[1]; un anno più tardi, il 14 ottobre 1989, vide la luce anche la nazionale, che debuttò a Berlino ancora formalmente con il nome di Germania Ovest, benché il processo di riunificazione tedesca fosse appena iniziato; avversario fu la ancora giovane Svezia che vinse 8-0.
Nei successivi 6 anni la squadra disputò solo ulteriori 7 incontri; la prima vittoria assoluta giunse nel 1993 contro il Kazakistan, cui fece seguito un anno più tardi la prima affermazione sulle svedesi per 12-0.
Nel 1995 fu la volta della Germania di tenere a battesimo una neonata squadra, quella del Portogallo, che a Heidelberg debuttò con una sconfitta per 0-50[2][3] che, singolarmente, è al 2018 l'unico test match disputato dal XV delle Lusitane.
Nel 1996 le tedesche disputarono il loro primo campionato europeo; il debutto assoluto in tale torneo avvenne a Madrid contro la squadra di casa della Spagna che vinse 53-0[4].
Nel prosieguo della competizione la Germania perse anche contro i Paesi Bassi e, nel girone di play-off per il terzo posto, fu sconfitta dall'Italia e di nuovo dalle olandesi, chiudendo al quinto e ultimo posto.
In occasione della prima Coppa del Mondo ufficialmente organizzata dall'IRFB nel 1998, la Germania ricevette l'invito a partecipare alla manifestazione iridata che si tenne nei Paesi Bassi.
Nella prima partita di torneo le tedesche incassarono un pesante 6-134 dalla Nuova Zelanda, al 2018 la loro peggiore sconfitta, e il 5-34 subìto dall'Italia le relegò ai play-off per le posizioni dalla nona a scendere.
L'unica vittoria nel torneo, contro la Svezia, fu utile per evitare lo spareggio per l'ultimo posto e la squadra terminò al quattordicesimo posto finale.
Nel 2002 fu terza alla Coppa delle Nazioni d'Europa e, nella successiva Coppa del Mondo in Spagna, fu ultima con quattro sconfitte su altrettanti incontri benché lo spareggio per il penultimo posto fu perso solo di misura contro i Paesi Bassi, 19-20.
Dopo due edizioni in seconda divisione europea, nel 2005 la Germania ospitò il campionato, che la vide soccombere in semifinale per 0-52 contro l'Italia[5] e chiudere al quarto posto finale.
A fine anno, con le dimissioni da team manager di Sonya Eickert[6], complice anche la scarsità di fondi federali, di fatto la nazionale fu messa in disarmo; fu ripresa solo quasi due anni dopo e partecipò al Trofeo FIRA 2007 in Belgio, risultando terza nella Pool B del campionato[7].
Dopo un fallito tentativo di organizzare la Coppa del Mondo femminile 2010, poi assegnata all'Inghilterra[8], la federazione decise di puntare sulla rappresentativa a sette in vista del ritorno olimpico e dal 2010 la squadra non disputò più incontri.
Una selezione non ufficiale tedesca, chiamata G15, finanziata privatamente e sconosciuta ufficialmente alla federazione, scese in campo nel 2015 contro la Svizzera battendola 47-13[9]; il buon risultato convinse la DRV a rimettere in campo la nazionale che, il 21 agosto 2016, a più di 6 anni dalla sua ultima partita (contro il Belgio)[9], batté nuovamente le elvetiche, questa volta in forma ufficiale, per 36-0[9].
Il 2018 vide il ritorno della Germania in una competizione ufficiale, il campionato europeo, in cui la squadra eguagliò il terzo posto di sedici anni prima e guadagnò una posizione nel ranking femminile di World Rugby passando al diciannovesimo posto scavalcando la Russia[10].
Del maggio successivo è la nomina della coppia di commissari tecnici destinati a guidare la squadra nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo 2021, Dirk Frase e il tedesco d'origine britannica Paul McGuigan[11].
Colori e simboli
A differenza di altre nazionali sportive del Paese, per esempio quella di calcio, il colore prevalente sulle uniformi dei rugbisti tedeschi è il nero e non il bianco, il quale viene utilizzato generalmente per la seconda uniforme.
Sulle magliette campeggia lo stemma ufficiale della Repubblica, la Bundesadler (Aquila federale), un'aquila nera su sfondo giallo.
Lo sponsor tecnico della Deutscher Rugby-Verband è l'italianaMacron, azienda bolognese che al 2018 già fornisce i kit alle federazioni italiana e scozzese.
L'accordo, firmato nel febbraio 2018, ha validità quinquennale a partire dalla stagione 2018-19[12].
Per la prima stagione Macron ha disegnato due uniformi, l'una completamente nera e l'altra, di converso, bianca, che riportano sulla maglietta i colori della bandiera nazionale (sull'uniforme nera tale colore è sostituito dal grigio) sotto forma di strisce sottili longitudinali.
^(DE) Jens Beeskow, DRV startet mit Ausrüster „Macron“ in die Zukunft, su rugby-verband.de, Deutscher Rugby-Verband, 2 febbraio 2018. URL consultato il 22 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2018).