Un murale (o impropriamente murales, derivato dal plurale spagnolo di mural[1][2][3]) è un dipinto realizzato su una parete, un soffitto o altra larga superficie permanente in muratura. Il termine indica anche il genere di pittura, ed è divenuto celebre per il movimento artistico messicano noto come "muralismo".
Descrizione
La pittura murale può essere realizzata con le stesse tecniche dell'affresco realizzato dipingendo con pigmenti stemperati in acqua su intonaco fresco. Soggetti dei murales possono essere spesso raffigurazioni allegoriche ispirate a motivi e ideali politici.
Il muralismo non coincide con il graffitismo. Quest'ultimo, come dice il termine, prevede come base la raffigurazione e lo studio di lettere che poi si sviluppano ingrandendosi e presentandosi in diversificate realizzazioni[senza fonte]. I murales invece indicano dipinti non necessariamente legati a un "lettering".
Nati da movimenti di protesta come libere espressioni creative della popolazione contro il potere, nel tempo hanno sempre più assunto valore estetico, conservando talvolta anche un valore sociale. Oggi sono spesso commissionati da enti pubblici ed evidenziano l'identità del luogo, divenendo anche richiamo di turismo culturale.
Sono particolarmente noti quelli di Belfast e Derry che hanno incarnato la lotta del popolo irlandese per la propria indipendenza dal Regno Unito. Questi murali denotano un alto grado di artisticità e un elevato contenuto sociale e politico, mescolando soggetti tradizionali della cultura celtica e tematica di scottante attualità. Rappresentano a tutti gli effetti dei dolmen politici attorno ai quali la popolazione nazionalista nordirlandese si riconosce in una battaglia culturale per i propri diritti civili, sociali e politici[4].
In Italia
Nel Nord Italia, il più famoso luogo di murali è Dozza, borgo medievale situato sulle colline imolesi, in Romagna. Qui i murali vengono dipinti sui muri delle case durante la "Biennale Muro Dipinto", iniziatasi nel 1965 e tuttora in essere[5]. Nel piccolo paese di Prea in Piemonte i primi murali risalgono agli anni Duemila e generalmente illustrano scene di vita locale del passato. Dal 1980 anche a Cibiana di Cadore, nelle Dolomiti bellunesi, molte abitazioni hanno i muri coperti da murales che rappresentano tradizioni storiche locali. A Vicenza, su una parete del grattacielo "Everest", si trova un murale di 60 metri raffigurante il calciatore Paolo Rossi, opera dello street artist brasiliano Eduardo Kobra.
In Puglia, a San Marzano ci sono i Murales Story, circa 50 opere che raffigurano antichi mestieri. In Sardegna è Orgosolo a fregiarsi del titolo di uno dei paesi più artistici, con i suoi caratteristici murales che richiamano annualmente migliaia di turisti. Sempre in Sardegna va ricordato il paese museo di San Sperate con il suo vasto patrimonio di murales, realizzati in gran parte da Pinuccio Sciola.
^murales, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
^Nicola Guerra, Parlano i muri. Linguaggio e comunicazione dei murales: l'Arte diventa opinione attiva a Belfast e Derry, L'Aperitivo Illustrato - Anno 4 N.36, febbraio 2010