La cattedrale di Sant'Achille a Larissa.Resti della cattedrale bizantina di Larissa.Geronimo Nikolopoulos, metropolita di Larissa e Tyrnavos dal 7 ottobre 2018.
In seguito alla quarta crociata Larissa divenne sede di una arcidiocesi di rito latino, di cui sono noti alcuni anonimi arcivescovi all'inizio del XIII secolo. In questo periodo tuttavia la città continuò ad avere un metropolita greco, come documentano gli atti patriarcali dell'epoca, benché spesso non se ne conosca il nome.
Nella seconda metà del XIII secolo la Tessaglia e la provincia ecclesiastica di Larissa fu sottratta al patriarcato di Costantinopoli e sottoposta alla giurisdizione del patriarcato di Serbia, fino al 1371. In questo periodo i metropoliti si trasferirono per un certo tempo a Amicle (Amykléion), e poi soprattutto a Tricca (oggi Trikala), a 62 km ad ovest di Larissa, e non di rado nei documenti sono citati come "metropoliti di Tricca".
Tra XIV e XV secolo iniziò a ridursi il numero delle diocesi suffraganee, molte delle quali furono assorbite da Larissa, tra cui le diocesi di Tricca, di Stagoi e di Cardicio. Nel corso dell'Ottocento tutte le suffraganee di Larissa scomparirono, o perché unite alla sede metropolitana o perché elevate al rango di metropolia.
Tra XVI e XVII secolo la sede di Larissa fu occupata dal metropolita Dionisio IV, originario dell'Epiro, che iniziò a predicare la lotta armata contro il sultano Mehmet III (1595-1603) cosa che provocò la rappresaglia ottomana, che portò morte e distruzioni in Tessaglia. Il patriarca giudicò l'atteggiamento del metropolita nocivo per la Chiesa e lo depose il 15 maggio 1601. Dionisio continuò la sua lotta, ma finì per restare vittima della violenza che aveva suscitato. Catturato, fu scorticato vivo e la sua pelle, riempita di fieno, fu trasformata in un fantoccio e infine data alle fiamme. È considerato santo nei dittici della Chiesa di Larissa.
Nel 1900 la diocesi di Platamone, in territorio greco, che dipendeva tuttavia dalla metropolia di Tessalonica, in territorio ottomano, fu soppressa e unita alla sede Larissa, che da questo momento prese il nome di "metropolia di Larissa e Platamone".
Nel dicembre del 1917 il vescovo Arsenio Aphentoules fu deposto per aver criticato il presidente della repubblica greca, esiliato e infine incarcerato; 6 anni dopo fu reintegrato nel suo incarico e nelle sue funzioni e morì nel 1934.
Nel 1989 il titolo di "Larissa e Platamone" fu sostituito da quello di "Larissa e Tyrnavos", città a una ventina di chilometri a nord-ovest di Larissa.
^Nel maggio 1394 è documentato un vescovo Simeone, ma l'atto è ritenuto di dubbia autenticità. In caso contrario, bisognerebbe supporre che Nilo abbia dato le dimissioni precedentemente a questa data, per poi essere in seguito reintegrato nella sua sede.
^A partire da Pacomio e fino al 1924, le date della cronotassi riportata da Stiernon segue il calendario giuliano, e non quello gregoriano.
^Il 20 febbraio 1840 è eletto patriarca di Costantinopoli.
^Il 1º ottobre 1884 è eletto patriarca di Costantinopoli.
Bibliografia
(FR) D. Stiernon, v. Larissa, Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, vol. XXX, Paris, 2010, coll. 643-657