Era un centrocampista completo e dal fisico robusto. Abile in fase difensiva, non di rado concludeva a rete.[1]
Carriera
Cresciuto nel Prato, esordì in Serie C nel campionato 1962-1963 prima di passare nella stessa serie all'Empoli; nell'estate del 1964 viene acquistato dalla Fiorentina.
Con i viola fa subito il suo esordio in Serie A, il 13 settembre 1964 e due anni dopo è aggregato, insieme a Gigi Riva come "apprendista" fuori rosa nella spedizione italiana ai mondiali d'Inghilterra. Con la Fiorentina, nella stagione 1965-66, vince una Coppa Italia e una Coppa Mitropa. Nella finale di Coppa Italia realizza un rigore decisivo a un minuto dalla fine dei supplementari, che porta la sua squadra in vantaggio per 2-1. Nella stagione precedente, perde la finale di Coppa Mitropa contro il Vasas di Budapest.
Dopo quattro stagioni a Firenze passa all'Inter, dove diventa rigorista (prima di lasciare il compito a Boninsegna), raccogliendo un discreto bottino di reti, anche grazie al suo destro potente e preciso, che a fine carriera gli frutterà 44 reti su 307 presenze in massima serie. Le sue doti principali sono la corsa, l'interdizione e appunto la conclusione secca: è fra i protagonisti dello scudetto nerazzurro del 1970-71.
L'anno precedente era stato titolare ai mondiali messicani, dove diventò vicecampione del mondo, e nel 1972 chiude la sua carriera in nazionale con 25 presenze e 2 reti. Nei mondiali in Messico ebbe il non facile compito di marcare Pelé. È stato inoltre il primo calciatore pratese ad inaugurare la lista dei giocatori di Prato che hanno fatto parte dei mondiali di calcio; dopo di lui ci sono stati Paolo Rossi (Argentina 1978 e Spagna 1982) e Christian Vieri (Francia 1998 e Corea-Giappone 2002).
Rimane all'Inter fino al 1977, per chiudere la carriera dopo una stagione in Serie B al Rimini.