La Principessa rimase vedova nel 1942, quando suo marito rimase ucciso in un incidente aereo in servizio attivo. Negli anni successivi, svolse vari incarichi reali, tra cui le celebrazioni per l'indipendenza del Ghana e del Botswana.
Marina trascorse i suoi primi anni in Grecia, e visse con genitori ed i nonni paterni nel palazzo di Tatoi. Insieme alle sorelle, fu allevata ad essere devota e religiosa, cosa che fu incoraggiata dalla nonna paterna, la regina Olga di Grecia.[7] La famiglia di Marina si recava spesso all'estero, specialmente durante i mesi estivi. La sua prima visita registrata in Gran Bretagna fu nel 1910 dopo la morte del suo padrino, Edoardo VII. Incontrò ufficialmente l'altra sua madrina e futura suocera, Mary di Teck (allora regina Mary), che trattò Marina e le sue sorelle come proprie figlie.[8]
La famiglia reale greca fu obbligata all'esilio quando Marina aveva 11 anni, dopo il rovesciamento della monarchia greca.[4] Successivamente si trasferirono a Parigi, mentre la principessa soggiornò con la sua famiglia allargata in tutta Europa.
Matrimonio
Nel 1932 la principessa Marina ed il principe Giorgio del Regno Unito (poi duca di Kent), un cugino di secondo grado tramite Cristiano IX di Danimarca, si conobbero a Londra.[4] Il loro fidanzamento fu annunciato nell'agosto del 1934.[3] Il principe Giorgio fu creato duca di Kent il 9 ottobre 1934.[9] Il 29 novembre 1934 si sposarono nell'abbazia di Westminster, a Londra.[10] Il matrimonio fu un grande evento, poiché erano trascorsi più di dieci anni dall'ultimo matrimonio reale tra il principe Alberto, duca di York e lady Elizabeth Bowes-Lyon. Le nozze tra il principe George e la principessa Marina fu la prima cerimonia nuziale reale che fu trasmessa via radio, e con l'uso di altre tecnologie, come i microfoni, la sala di controllo era situata sotto la tomba del Milite Ignoto dell'Abbazia di Westminster. La funzione fu trasmessa localmente e all'estero in altre nazioni, e gli altoparlanti consentivano agli spettatori provenienti dall'esterno dell'Abbazia di sentire cosa stava succedendo.[11] Alle nozze seguì una cerimonia greca in una cappella privata a Buckingham Palace, che fu trasformata in una cappella ortodossa per la cerimonia.[10] Ciò avveniva per la prima volta dopo le nozze della prozia della principessa Marina, la granduchessa Maria Alexandrovna di Russia con il principe Alfredo, duca di Edimburgo durante il regno della regina Vittoria.[12] Il matrimonio fu l'ultima occasione in cui una principessa nata all'estero si sposò all'interno della famiglia reale britannica.
L'abito della sposa era in broccato di seta bianco e argento, disegnato da Edward Molyneux, e lavorato da una squadra di sarte incluse, su richiesta di Marina, emigrate russe.[13] L'abito era caratterizzato da "una silhouette di guaina, una scollatura a cappuccio drappeggiata, maniche a tromba e uno strascico largo."[13] Un diadema, datole come regalo di nozze, fissava il velo di tulle.[13]
La Royal School of Needlework realizzò una trapunta come regalo di nozze per la principessa Marina e il duca di Kent.[15]
Duchessa di Kent
Il Duca e la Duchessa stabilirono la loro prima residenza al 3 Belgrave Square, vicino a Buckingham Palace.[16] Diventò patrona di diverse organizzazioni ed enti benefici, incluso l'Elizabeth Garrett Anderson Hospital, il Women's Hospital Fund e la Central School of Speech and Drama. Continuò a sostenere questi enti per il resto della sua vita.[17] Diventò molto intima di sua suocera, la regina Mary, con la quale di solito trascorreva il tempo mentre suo marito era fuori a svolgere i suoi doveri reali.[18]
Il Duca di Kent rimase ucciso il 25 agosto 1942 in un incidente aereo sopra Eagles Rock, vicino a Dunbeath, nella contea di Caithness, in Scozia, mentre era in servizio attivo con la Royal Air Force. La duchessa, secondo il biografo reale Hugo Vickers, fu "l'unica vedova di guerra in Gran Bretagna la cui tenuta fu costretta a pagare le tasse di morte".[19]
Durante la seconda guerra mondiale Marina fu addestrata come infermiera per tre mesi sotto lo pseudonimo di "Sister Kay" e si unì alla riserva degli infermieri civili.[5]
Ultimi anni e morte
Dopo la morte del marito, la Duchessa di Kent continuò ad essere un membro molto attivo della famiglia reale, assumendo un gran numero di incarichi reali ed ufficiali. Per lungo tempo fu la presidentessa dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club di Wimbledon.
Nel marzo 1957, quando il Ghana ottenne l'indipendenza dalla Gran Bretagna, Marina venne nominata rappresentante della Regina per le celebrazioni. Cinquant'anni dopo, al cinquantesimo anniversario della ricorrenza, fu suo figlio, il principe Edoardo, duca di Kent, a fare le veci della sovrana.
Appena prima del matrimonio dell'attuale Duca di Kent con Katharine Worsley, nel giugno 1961, Marina di Grecia annunciò che avrebbe desiderato essere conosciuta con l'appellativo Sua Altezza Reale Principessa Marina, Duchessa di Kent invece che come Sua Altezza Reale La Duchessa Vedova di Kent.
La regina Elisabetta II la accontentò e le concesse questo cambio nel titolo tradizionale. Marina rimase comunque una principessa di Grecia e di Danimarca e, dopo il matrimonio del figlio maggiore, ella ritornò ai suoi propri titoli principeschi.
Nel settembre 1966, quando il Protettorato del Bechuanaland divenne la nuova Repubblica del Botswana, la Duchessa di Kent venne nuovamente nominata a rappresentare la Regina per le manifestazioni ed il principale ospedale pubblico di Gaborone, la nuova capitale, venne chiamato in suo onore Princess Marina Hospital.
Ella fu inoltre il primo cancelliere dell'Università del Kent a Canterbury, dal 1963 fino alla sua morte avvenuta per un tumore cerebrale non operabile a Palazzo di Kensington il 27 agosto 1968, all'età di sessantuno anni.
Discendenza
La principessa Marina di Grecia e il duca Giorgio di Kent ebbero tre figli:
La principessa Marina fu il soggetto della canzone She's Bought a Hat Like Princess Marina (in italiano: Si è comprata un cappello come la principessa Marina), scritta da Ray Davies ed incisa dal suo gruppo, The Kinks, per il loro album del 1969Arthur (Or the Decline and Fall of the British Empire) (in italiano: Arthur (o il declino e la caduta dell'impero britannico)).
Titoli, trattamento e nomine militari onorari
Titoli e trattamento
13 dicembre 1906 – 29 novembre 1934: Sua Altezza Reale, la principessa Marina di Grecia e Danimarca
29 novembre 1934 – 8 giugno 1961: Sua Altezza Reale, la Duchessa di Kent
8 giugno 1961 – 27 agosto 1968: Sua Altezza Reale, la principessa Marina, duchessa di Kent
Nomine militari onorarie
Colonnello in Capo, del Reggimento del Kent
Colonnello in Capo, del Reggimento Reale Personale della Regina del Kent Occidentale
Colonnello in Capo, del Reggimento del Dorset
Colonnello in Capo, del Reggimento Scozzese dell'Essex e del Kent
Colonnello in Capo, del Reggimento del Devonshire e del Dorset
Colonnello in Capo, dei Corpi degli Ingegneri Elettrici e Meccanici Reali
Colonnello in Capo, del Reggimento della Regina (Alleati)
Colonnello Onorario, del Battaglione del Buckinghamshire, della Fanteria leggera dell'Oxfordshire e Buckinghamshire
Colonnello Onorario, del 4º Battaglione, della Fanteria leggera dell'Oxfordshire e Buckinghamshire
Colonnello Onorario, del 431 LAA Reggimento RA
Colonnello Onorario, del 299° (Cavalleria Leggera Reale del Buckinghamshire, Ussari Personali della Regina dell'Oxfordshire, e del Berkshire) Reggimento di Campo, RA
Colonnello Onorario, del Reggimento del Buckinghamshire, RA (Territoriali)
Colonnello, dei Buff Personali della Regina
Comandante Onorario, del Servizio Navale Femminile Reale Australiano