In fase di possesso della palla l'Udinese di Gotti, seppur posizionando i tre difensori centrali inizialmente all'interno dell'area di rigore, per tentare una costruzione dal basso, utilizzava molto di più il lancio diretto verso gli attaccanti.[4] Nella fase di non possesso Gotti schierava spesso con tutti i giocatori all'interno della propria metà campo, prediligendo una fase di pressing medio/basso.[4] Il modulo più usato dall'allenatore è il 3-5-2, anche se raramente ha utilizzato anche il 3-4-3 e il 3-5-1-1; al Lecce anche il 4-3-3 e il 4-2-3-1.
Carriera
Giocatore
In carriera ha militato per dieci anni in tre squadre venete dilettantistiche: Contarina, San Donà e infine Caerano.
Perno del reparto difensivo (prevalentemente come difensore centrale), nel 1993-1994 ha ottenuto con il San Donà la promozione in Serie C2 sotto la guida dell'allenatore Ezio Glerean. Con il San Donà ha dunque vissuto la sua prima esperienza da calciatore professionista; è rimasto nel club fino alla stagione successiva (1994-1995), ottenendo il secondo posto finale e poi sfiorando ai play-off la promozione nella serie più alta.[5]
Nel 1998 ha concluso la sua carriera da calciatore con il Caerano.
Da luglio 2008 a febbraio 2009 allena in Serie B il Treviso, da cui viene esonerato a causa dell'ultimo posto in classifica e sostituito da Abel Balbo. Viene in seguito richiamato al Treviso dopo un mese e le dimissioni di Balbo, ma non riesce a evitare la retrocessione anticipata in Lega Pro Prima Divisione, finendo il campionato all'ultimo posto in classifica (peggior attacco del campionato con 37 reti). Gotti era già stato esonerato a gennaio dopo tre sconfitte consecutive, per poi venire subito richiamato. Sulla stagione pesò anche il grave dissesto del club, che l'anno successivo non si reiscrisse alla Serie C e si avviò al fallimento.
Il 25 giugno 2009 diventa allenatore della Triestina, che guida solo per otto gare.[6] La squadra, da metà settembre ai primi d'ottobre, subisce quattro sconfitte consecutive (un punto in cinque gare), in cui subisce ben 13 gol, pertanto il 6 ottobre, con la squadra in zona retrocessione, Gotti è esonerato e sostituito da Mario Somma.[7]
Vice a Cagliari, Parma e Bologna
Il 29 dicembre 2010 diventa vice-allenatore di Roberto Donadoni al Cagliari,[8] ruolo che ricopre fino al 12 agosto 2011, quando il presidente Cellino esonera l'allenatore bergamasco e il suo staff.
Il 9 gennaio 2012 segue Donadoni come suo vice al Parma, dove ricopre l'incarico per tre anni. Il 28 ottobre 2015 è ancora vice di Donadoni al Bologna, rimanendo in carica per tre stagioni.
Chelsea e Udinese
Nella stagione 2018-2019 è al Chelsea come collaboratore tecnico dell'allenatore Maurizio Sarri.
Dal luglio 2019 è il vice di Igor Tudor all'Udinese.[9] Il 1º novembre 2019, a seguito dell'esonero di Tudor, assume l'incarico di allenatore del club friulano.[10] Due giorni dopo, al debutto in Serie A, vince contro il Genoa per 1-3.[11] Nonostante volesse continuare a svolgere il ruolo di vice, nei mesi successivi viene confermato sulla panchina dei bianconeri e poi termina il campionato di Serie A al 13º posto con 45 punti.[12][13]
Il 7 agosto 2020 prolunga il proprio contratto con il club fino a giugno 2021.[14] Nella stagione 2020-2021 l'Udinese si piazza al 14º posto con 40 punti, pertanto il tecnico viene nuovamente confermato.[15]
Nella stagione successiva, a causa del deludente cammino dei friulani in campionato, Gotti viene esonerato il 7 dicembre 2021, lasciando la squadra al 14º posto in classifica con 16 punti raccolti in altrettante partite.[16]
Spezia e Lecce
Il 1º luglio 2022 firma un contratto biennale con lo Spezia.[17] Il 15 febbraio 2023 viene esonerato, con la squadra al quartultimo posto in classifica, con 19 punti raccolti in 22 partite.[18]
Il 13 marzo 2024 viene ingaggiato dal Lecce, in quel momento quindicesimo in Serie A,[19] con contratto trimestrale, al posto dell'esonerato Roberto D'Aversa.[20] Tre giorni dopo al debutto batte la Salernitana per 0-1. Conduce la squadra salentina alla salvezza con tre giornate di anticipo e a fine stagione rinnova il proprio contratto con i salentini fino al 2026. In estate salva la vita al direttore sportivo del Lecce Pantaleo Corvino da un incendio in un albergo di Vittorio a Veneto dove i due si trovano per un evento.[21]