La lingua punjabi (con grafia inglese) o panjābī (con grafia indostana), anche nota come pangiabi, pangiàbico, pengiabi o pengiabico,[1] è la lingua del gruppo etnico dei panjābī, parlata nelle regioni del Panjāb, in India (Panjab indiano) e Pakistan (Panjab pachistano). La pronuncia panjābī della lingua è [paɲɟaːbiː] e in alfabeto gurmukhi si scrive ਪੰਜਾਬੀ. In alfabeto shahmukhi si scrive invece پنجابی.
Al 2022, il panjābī occidentale (Lahnda) è parlato da 98 milioni di parlanti totali, mentre quello orientale (Charda) conta 40,7 milioni di parlanti totali (gran parte dei parlanti sono nativi)[2].
Lingua ufficiale
È una delle 22 lingue ufficialmente riconosciute dall'allegato VIII della Costituzione dell'India.[3] È lingua ufficiale di Delhi,[4] Haryana,[5] e del Punjab.[6]
Classificazione
È una lingua indoeuropea appartenente alla famiglia delle lingue indoiraniche.
Grammatica
Il punjabi è una lingua tonale, e morfologicamente è una lingua indo-ariana. L'ordine delle parole è di tipo Soggetto Oggetto Verbo (SOV).
Note
- ^ Pangiabi, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 2 novembre 2024.
- ^ (EN) What are the top 200 most spoken languages?, su Ethnologue, 3 ottobre 2018. URL consultato il 27 maggio 2022.
- ^ Germano Franceschini e Francesco Misuraca, 1.11. Le lingue del diritto indiano, in India: diritto commerciale, doganale e fiscale, Wolters Kluwer Italia, 2006, p. 16, ISBN 88-217-2356-9.
- ^ The Delhi Official Language Act, 2000 [collegamento interrotto], su lawsofindia.org. URL consultato il 26 novembre 2012.
- ^ The Haryana Official Language Act, 1969, su lawsofindia.org. URL consultato il 26 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
- ^ The Punjab Official Language Act, 1967, su lawsofindia.org. URL consultato il 26 novembre 2012.
Voci correlate
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