La letteratura nazista in America

La letteratura nazista in America
Titolo originaleLa literatura nazi en América
AutoreRoberto Bolaño
1ª ed. originale1996
1ª ed. italiana1998
Genereromanzo
Sottogenerepostmoderno
Lingua originalespagnolo

La letteratura nazista in America è un romanzo dello scrittore cileno Roberto Bolaño pubblicato originariamente nel 1996. Scritto come se fosse una sorta di compendio enciclopedico di scrittori di estrema destra originari delle Americhe e delle loro relative opere, è tuttavia totalmente inventato dell'autore, che definì il libro:

«un'antologia vagamente enciclopedica della letteratura filonazista prodotta in America dal 1930 al 2010, un contesto culturale che, a differenza dell'Europa, non ha coscienza di cosa significhi cadere nell'eccesso»

Gli autori e le opere “recensiti” da Bolaño sono dunque esclusivamente frutto della sua fantasia, come l'autore ha appreso dalla lezione di un altro grande sudamericano, Jorge Luis Borges[2]

Trama

«A volte mi tenta l'idea di due eteronimi, o tre, per coprire questo buco. Altre volte, da megalomane, l'idea di un dizionario completo che contenga tutti gli scrittori nazisti dell'America, dal 1962 in poi: opere, tendenze, influenze europee, regionalismi, drammaturgie e manifesti, riviste marginali, riviste effimere, editori, pubblicazioni e seminari, conferenze...
Un dizionario che sia un romanzo che sia un dizionario tale e quale. Forse lo scrivo. Magari lo scrivo.»

Il libro è composto dalle biografie apocrife di trentadue scrittori americani, dall'Argentina agli Stati Uniti, di lunghezza variabile; l'ultima della serie, oltre a essere la più lunga, è un racconto vero e proprio: “Ramírez Hoffman, l'infame”, incentrato per l'appunto sulla "controversa" figura di Carlos Ramírez Hoffman che, infatti, sarà lo stesso personaggio che fa da protagonista, con il nome di Carlos Wieder, al quasi contemporaneo romanzo Stella distante. Vi si raccontano vite, opera e pensiero di autori totalmente immaginari; inoltre, in coda è presente un'appendice intitolata Epilogo per mostri che contiene anche riepiloghi alfabetici di autori, case editrici, riviste e libri citati nelle biografie.
Più che una serie di micro-racconti, La letteratura nazista in America è uno spiritoso tentativo di mettere in discussione il rapporto di molti scrittori con la letteratura: l'ansia di riconoscimento pubblico, i compromessi, le canagliate per affermarsi.[4] Il libro è diviso in sezioni, che raggruppano gli scrittori a seconda della vocazione letteraria o del paese di origine:

# Sezione Scrittore Nascita Anno Morte Anno
1 «I Mendiluce»
«Edelmira Thompson de Mendiluce» Argentina (bandiera) Buenos Aires 1894 Argentina (bandiera) Buenos Aires 1993
«Juan Mendiluce Thompson» Argentina (bandiera) Buenos Aires 1920 Argentina (bandiera) Buenos Aires 1991
«Luz Mendiluce Thompson» Germania (bandiera) Berlino 1928 Argentina (bandiera) Buenos Aires 1976
2 «Gli eroi mobili o La fragilità degli specchi»
«Ignacio Zubieta» Colombia (bandiera) Bogotà 1911 Germania (bandiera) Berlíno 1945
«Jesús Fernández-Gómez» Colombia (bandiera) Cartagena de Indias 1910 Germania (bandiera) Berlíno 1945
3 «Precursori e antilluministi»
«Mateo Aguirre Bengoechea» Argentina (bandiera) Buenos Aires 1880 Argentina (bandiera) Comodoro Rivadavia 1940
«Silvio Salvático» Argentina (bandiera) Buenos Aires 1901 Argentina (bandiera) Buenos Aires 1994
«Luiz Fontaine Da Souza» Brasile (bandiera) Rio de Janeiro 1900 Brasile (bandiera) Río de Janeiro 1977
«Ernesto Pérez Masón» Cuba (bandiera) Matanzas 1908 Stati Uniti (bandiera) New York 1980
4 «I poeti maledetti»
«Pedro González Carrera» Cile (bandiera) Concepción 1920 Cile (bandiera) Valdivia 1961
«Andrés Cepeda Cepeda, detto El Doncel» Perù (bandiera) Arequipa 1940 Perù (bandiera) Arequipa 1986
5 «Letterate e viaggiatrici»
«Irma Carrasco» Messico (bandiera) Puebla 1910 Messico (bandiera) Città del Messico 1966
«Daniela de Montecristo» Argentina (bandiera) Buenos Aires 1918 Spagna (bandiera) Cordova 1970
6 «Due tedeschi in capo al mondo»
«Franz Zwickau» Venezuela (bandiera) Caracas 1946 Venezuela (bandiera) Caracas 1971
«Willy Schürholz» Cile (bandiera) Colonia Renacer 1956 Uganda (bandiera) Kampala 2029
7 «Preveggenza, fantascienza»
«J. M. S. Hill» Stati Uniti (bandiera) Topeka 1905 Stati Uniti (bandiera) New York 1936
«Zach Sodenstern» Stati Uniti (bandiera) Los Angeles 1962 Stati Uniti (bandiera) Los Angeles 2021
«Gustavo Borda» Guatemala (bandiera) Guatemala 1954 Stati Uniti (bandiera) Los Angeles 2016
8 «Maghi, mercenari, miserabili»
«Segundo José Heredia» Venezuela (bandiera) Caracas 1927 Venezuela (bandiera) Caracas 2004
«Amado Couto» Brasile (bandiera) Juiz de Fora 1948 Francia (bandiera) Parigi 1989
«Carlos Hevia» Uruguay (bandiera) Montevideo 1940 Uruguay (bandiera) Montevideo 2006
«Harry Sibelius» Stati Uniti (bandiera) Richmond 1949 Stati Uniti (bandiera) Richmond 2014
9 «I mille volti di Max Mirebalais» «Max Mirebalais, alias Max Kasimir,
Max Von Hauptmann, Max le Gueule,
Jacques Artibonito»
Haiti (bandiera) Port-au-Prince 1941 Haiti (bandiera) Les Cayes 1998
10 «Poeti del Nordamerica»
«Jim O'Bannon» Stati Uniti (bandiera) Macon 1940 Stati Uniti (bandiera) Los Angeles 1996
«Rory Long» Stati Uniti (bandiera) Pittsburgh 1952 Stati Uniti (bandiera) Laguna Beach 2017
11 «La Fratellanza Ariana»
«Thomas R. Murchison, alias El Texano» Stati Uniti (bandiera) Las Cruces 1923 Stati Uniti (bandiera) Walla Walla 1979
«John Lee Brook» Stati Uniti (bandiera) Napa 1950 Stati Uniti (bandiera) Los Angeles 1997
12 «I favolosi Schiaffino»
«Italo Schiaffino» Argentina (bandiera) Buenos Aires 1948 Argentina (bandiera) Buenos Aires 1982
«Argentino Schiaffino» Argentina (bandiera) Buenos Aires 1956 Stati Uniti (bandiera) Detroit 2015
13 «Ramírez Hoffman, l'infame» «Carlos Ramírez Hoffman» Cile (bandiera) Santiago 1950 Spagna (bandiera) Lloret de Mar 1998

Critica

L'influenza di Borges, per citare solo il più conosciuto precursore di Bolaño sulla medesima strada, è evidente e riconosciuta dall'autore stesso:

«[…]una Enciclopedia abbreviata della letteratura nazista in America, qualcosa nello spirito di Tlön, Uqbar, Orbis Tertius, le immagini di noi stessi negli specchi concavi e convessi, ma specchi a conti fatti.»

Tuttavia si possono individuare altri precedenti riferimenti, come le Vite immaginarie[5] dello scrittore francese Marcel Schwob, i Retratos reales y imaginarios del messicano Alfonso Reyes e La sinagoga degli iconoclasti [6] dell'argentino Juan Rodolfo Wilcock: autori definiti da Bolaño con modestia gli zii, i genitori e i padrini del mio libro che senza dubbio è il peggiore di tutti. [3]

In realtà il “nazismo” degli autori raccontati appare piuttosto evanescente: spesso si tratta di cattolicesimo conservatore, e più spesso ancora di squallide astuzie di personaggi marginali nella vita culturale d'America. Ciò che emerge è una solitudine esistenziale dei protagonisti, diventati metafora del miserabile mestiere dello scrittore, praticato da gente convinta, al contrario, che sia magnifico.[7] In questo modo La letteratura nazista in America presenta una situazione di solito assente (anche se politicamente significativa) nella rappresentazione tradizionale dell'America latina e degli USA, che apparenta strettamente il Nuovo Mondo con l'Europa: e cioè il pensiero e l'attività dell'estrema destra e i suoi legami sociali e criminali.[8]

Edizioni

  • Roberto Bolaño, La letteratura nazista in America, traduzione di Angelo Morino e Enza Sanfilippo, Palermo, Sellerio, 1998, p. 256, ISBN 88-389-1451-6.
  • Roberto Bolaño, La letteratura nazista in America, traduzione di Maria Nicola, Roma, Adelphi, 2013, p. 250, ISBN 978-88-459-2814-7.

Note

  1. ^ La literatura nazi en América, su anagrama-ed.es, Editorial Anagrama. URL consultato il 10 gennaio 2014.
  2. ^ (ES) Celina Manzoni, Roberto Bolaño: la escritura como tauromaquía, Buenos Aires, Corregidor, 2002, p. 240, ISBN 950-05-1439-7.
  3. ^ a b c La letteratura nazista in America, su archiviobolano.it, Archivio Bolaño. URL consultato il 10 gennaio 2014.
  4. ^ Raul Schenardi, Roberto Bolaño, in Pulp, n. 30, marzo/aprile 2001, 9771591407004.
  5. ^ Marcel Schwob, Vite immaginarie, a cura di Fleur Jaeggy, Adelphi, 2012, p. 206, ISBN 978-88-459-2721-8.
  6. ^ J. Rodolfo Wilcock, La sinagoga degli iconoclasti, Adelphi, 1990, p. 216, ISBN 978-88-459-2721-8.
  7. ^ Roberto Bolaño, intervista concessa a Christian Warnken, UTC TV, 1999, in La letteratura nazista in America, su archiviobolano.it, Archivio Bolaño. URL consultato il 10 gennaio 2014.
  8. ^ Riera Rehren, La letteratura nazista in America, su ibs.it, L'Indice. URL consultato il 14 gennaio 2014.

Collegamenti esterni

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