Un poverissimo mugnaio è tentato dal diavolo, che finisce per indurlo a vendergli sua figlia in cambio di ricchezza e prosperità. Quando si rende conto di ciò che sta per accadere, la ragazza riesce a fuggire grazie alla propria purezza, ma non prima che il padre le tagli le mani. Nonostante la sua infermità, la fanciulla riesce a sopravvivere da sola nella natura. Arriva presso un castello dove riceve accoglienza da un giardiniere, finché il principe che abita in questo luogo le concede ospitalità. Innamoratosi di lei, e consegnatole due mani-protesi d'oro come dono di matrimonio, il principe deve però allontanarsi per andare in guerra. Vittima di un trucco del diavolo, la donna ormai mamma fugge con il suo bambino e trova rifugio in una valle isolata nel cuore delle montagne. Dopo molti anni, il principe la ritrova e possono vivere felici.
Produzione
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Nel 2001, la casa di produzione Les Films Pelléas propose a Sébastien Laudenbach l'adattamento dell'opera teatrale di Olivier Py La Jeune Fille, le Diable et le moulin. Lo sviluppo di questo primo progetto durò 7 anni, con vari collaboratori. Nel 2008, il progetto venne abbandonato per mancanza di fondi sufficienti (stimati a 4,4 milioni di euro). Nel marzo 2013, la compagna di Laudenbach (Chiara Malta) si stabilì professionalmente a Villa Medici (Roma) in ambito cinematografico, per un soggiorno di un anno. In quell'atelier, Laudenbach si rimise all'opera sul progetto. Non avendo né i diritti sull'opera teatrale di Py, né il produttore, né la squadra, egli si lanciò da solo, partendo da zero, nella produzione. Fu durante questo periodo che Jean-Christophe Soulageon, con il quale Laudenbach stava realizzando il cortometraggioDaphné ou la belle plante (in coproduzione con Sylvain Derosne), gli offrì di produrre La Jeune Fille sans mains.