Johan Jasper Abraham van Staveren (Geertruidenberg, 24 agosto 1889 – Oceano Indiano, 6 marzo 1942) è stato un ammiraglio olandese, che durante la seconda guerra mondiale ricoprì l'incarico di Capo di stato maggiore della flotta delle Indie orientali olandesi. Tra il 14 febbraio e il 6 marzo 1942 ricoprì ad "interim" quello di comandante della flotta olandese delle Indie orientali in sostituzione del viceammiraglio Conrad Helfrich.
Nacque a Geertruidenberg il 24 agosto 1889,[2] e dopo essersi arruolato nella marina reale olandese frequentò il Koninklijk Instituut voor de Marine (KIM) di Den Helder ottenendo la nomina a adelborst il 23 agosto 1911.[2] La sua carriera proseguì senza intoppi, venendo promosso luitenant-ter-zee il 23 agosto 1913, luitenant ter zee der 1ste klasse il 1º agosto 1921 e kapitein-luitenant-ter-zee l'8 maggio 1934.[1] Tra il 1935 e il 1937 servì come Capo di stato maggiore del capitano di vascello Conrad Helfrich allora comandante della flottiglia delle Indie orientali olandesi e tra il 2 febbraio e il 27 maggio 1937 ricoprì l'incarico di comandante[N 1] dell'incrociatore leggero Java, venendo promosso kapitein-ter-zee il 16 agosto 1938.[1]
Il 12 ottobre 1939 fu nominato Capo di stato maggiore della flotta delle Indie Orientali.[2] Dopo la sconfitta e l'occupazione tedesca dei Paesi Bassi del maggio 1940 partecipò a numerosi incontri tra gli alti rappresentati militari alleati avvenuti a Singapore in vista della probabile entrata nel conflitto dell'Impero giapponese.[2] Helfrich non ritenne opportuno parteciparvi in quanto riteneva che i giapponesi potessero considerare la sua presenza una aperta provocazione.[2] Nel novembre 1940 egli suggerì a Helfrich la costituzione di una squadra navale formata da incrociatori che, in caso di guerra, avrebbero attaccato le linee di rifornimento giapponesi.[2] Tale proposta fu sottoposta agli alleati in una delle conferenze, ma non ottenne il supporto degli altri partecipanti.[2]
Dopo l'entrata in guerra del Giappone, avvenuta il 7 dicembre 1941, fu costituito il comando interalleato ABDA, la cui parte navale fu assegnata al comando dell'ammiraglio americano Thomas C. Hart, sostituito da Helfrich nel febbraio 1942.[2] Promosso schout-bij-nacht il 1º gennaio 1942, sostituì Helfrich alla testa della flotta olandese delle Indie Orientali fino allo scioglimento del comando ABDA, continuando comunque a ricoprire l'incarico perché a Helfrich fu ordinato di trasferirsi a Colombo.[2]
Poco prima della caduta di Giava informò Helfrich della sua intenzione di raggiungerlo a Ceylon, e si imbarcò sulla motonave Poelau Bras,[2] ancorata nella baia di Wijnkoop[N 2] dopo aver telegrafato al Ministro della marina Johan Furstner, che si trovava a Londra, dell'imminente caduta di Bandung.[1] Insieme a lui lasciarono Giava un centinaio di persone tra ufficiali e sottufficiali appartenenti allo Stato maggiore, ufficiali dell'esercito delle Indie Orientali, piloti e meccanici dell'aviazione e corrispondenti di guerra delle agenzie stampa americane Associated Press e United Press.[3] Durante la mattinata di sabato 6 marzo la nave fu attaccata a 300 km dalla costa da nove bombardieri imbarcati Aichi D3A Val appartenenti alla portaerei Hiryu.[3] Dopo quarantacinque minuti la Poelau Bras affondò con la morte di numerosi membri dell'equipaggio e passeggeri imbarcati.[3] Van Staveren non fu tra i sopravvissuti.[3]