Il suo libro Il Calcolo del Consenso. Fondamenti logici della democrazia costituzionale è considerato un'opera classica che ha fondato la disciplina della Teoria della scelta pubblica in economia e scienza politica. In particolare, il libro concerne l'organizzazione politica di una società libera.
Il Calcolo del Consenso sostiene che le decisioni del governo sono parte dell'economia, non fattori esogeni. Pertanto, le scelte e le azioni collettive vanno studiate ed analizzate come una parte dello studio del settore pubblico.
Inoltre viene descritta la Costituzione come una linea che separa le azioni private da quelle collettive. La Scelta Pubblica è così divisa in due fasi, una pre- e una post-costituzionale.
Buchanan si è inoltre occupato intensamente del Costituzionalismo fiscale. Il suo libro The Power to Tax: Analytical Foundations of a Fiscal Constitution (scritto insieme a Geoffrey Brennan) analizzò per primo come vengono effettuate le politiche fiscali. Gli scritti di Buchanan hanno inoltre sfidato le classiche visioni riguardo l'influenza dell'interesse personale dei politici sulle loro scelte[1].
Per primo, nel suo lavoro del 1950 Federalism and fiscal equity, ha definito il concetto di residuo fiscale.
La Scuola della Scelta Pubblica si divide attualmente in due rami: il primo è un ramo normativo che cerca di trarre principi e norme adeguati alla gestione del settore pubblico; il secondo è un ramo positivista che cerca di sviluppare teorie che possano predire il comportamento e le scelte del settore pubblico.
^James M. Buchanan, Freedom in Constitutional Contract: Perspectives of a Political Economist, 0890960380, 9780890960387 Texas A & M University Press 1978.