Nel 1951 si iscrisse alla Università della California - Berkeley con l'intento di laurearsi in medicina.[2] Cambiò i suoi piani durante il primo anno e si trasferì alla Università della California a Los Angeles (UCLA), per studiare Business Administration. Accorgendosi di non essere interessato alla contabilità, Sharpe cambiò ancora una volta indirizzo di studi passando ad Economia. Durante questi studi due professori ebbero su di lui una grande influenza: Armen Alchian, un economista che divenne il suo mentore, e J. Fred Weston, un professore di finanze che lo introdusse agli studi di Harry Markowitz sulla frontiera dei portafogli. Conseguì il suo titolo di bachelor nell'UCLA nel 1955 ed il titolo di master nel 1956. Nel medesimo anno s'impiegò presso la RAND Corporation, conseguendo, durante le ricerche presso tale organizzazione, il Ph. D. sempre presso l'UCLA, sotto la supervisione di Armen Alchian.
Professore emerito di finanza alla Graduate Business School dell'Università di Stanford, è il padre del Capital asset pricing model, utilizzato in tutto il mondo per la valutazione delle attività finanziarie, che ha proposto per la prima volta in un pionieristico contributo del 1964. Prende il suo nome inoltre lo Sharpe ratio, utilizzato come misura di rendimento corretta rispetto al rischio nella valutazione degli investimenti. Ha inoltre contribuito, con il modello di Cox-Ross-Rubinstein, allo sviluppo dei modelli ad albero binomiale, per la valutazione dei titoli derivati, nonché a una serie di misure di performance dei fondi comuni.
È stato presidente dell'American Finance Association.
Capital Asset Prices: A Theory of Market Equilibrium under Conditions of Risk, in Journal of Finance19(2), 425-442, 1964. L'articolo che propose originariamente il Capital Asset Pricing Model.
The Capital Asset Pricing Model: A ‘Multi-Beta’ Interpretation, in H. Levy and M. Sarnat, eds., Financial Decision Making Under Uncertainty, New York, Harcourt Brace Jovanovich, Academic Press, 1977.
Manualistica
The economics of computers, New York, Columbia University, 1969. Trad. italiana L'economia del computer, edizione condensata a cura di Giorgio Szegö, Torino, Boringhieri, 1976.
Portfolio Theory and Capital Markets, New York, McGraw-Hill, 1970.
Introduction to Managerial Economics, New York, Columbia University Press, 1972.