Il Hrvatski Nogometni Klub Hajduk Split (in italiano Associazione Calcistica Croata Hajduk Spalato), noto come Hajduk Split e in italiano come Hajduk Spalato, è una società calcisticacroata e, in precedenza, jugoslava.
Benché la società abbia sede a Spalato, fu fondata nel 1911 a Praga, all'epoca facente parte, come Spalato, dell'impero austro-ungarico.
Dalla fondazione alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia
Il club fu fondato nella birreria U Fleků il 13 febbraio 1911[1] da studenti di Spalato che studiavano a Praga (allora parte dell'impero austro-ungarico), dopo aver assistito ad un incontro tra lo Sparta Praga e Slavia Praga. È questo il motivo per cui Hajduk e Slavia Praga hanno disputato un match al Poljud il 14 febbraio 2011, in occasione della festa per i 100 anni della squadra spalatina. I fondatori del club erano Fabjan Kaliterna, Lucijan Stella, Ivan Šakić, Vjekoslav Ivanišević e Vladimir Šore. Come nome venne scelto quello di hajduk, mentre come denominazione venne scelto hrvatski nogometni klub (italiano: società calcistica croata), e come stemma i colori storici della Croazia, cioè rosso e bianco a scacchi, come nello stemma del paese.
La partita d'esordio fu contro la squadra di calcio degli spalatini italiani, il Calcio Spalato, sconfitto con un netto 9-0.
Il club raggiunse i massimi livelli nel campionato nazionale jugoslavo negli anni venti quando vinse due titoli, interrompendo in tal modo il dominio delle squadre di Zagabria e Belgrado. Nel 1930 i giocatori dell'Hajduk, con quelli di altri club croati, attuarono un boicottaggio nei confronti della nazionale jugoslava di calcio, per protesta contro la dittatura (serba) proclamata dal re nel 1929.
Nel 1944 la squadra e lo staff tecnico decisero di entrare clandestinamente nel nucleo di partigiani jugoslavi che avevano la propria base sull'isola di Lissa, diventando in tal modo la squadra ufficiale dell'esercito jugoslavo di liberazione, giocando come Hajduk-NOVJ.
Dopo la creazione della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, i giocatori e il gruppo tecnico declinarono la proposta e le pressioni, attuate anche dello stesso Tito, finalizzate a ottenere che il club si trasferisse a Belgrado e diventasse la formazione ufficiale dell'esercito jugoslavo[2] (lo divenne la Stella Rossa di Belgrado, mentre il Partizan, che si accaparrò gran parte dei migliori calciatori del resto della Jugoslavia, in primo luogo il fuoriclasse zagabrese Stjepan Bobek, sarà la squadra del "regime": il primo presidente fu il generale Franjo Tuđman). Il malanimo tra la tifoseria spalatina e quelle zagabrese e belgradese è stato sempre accesissimo, tale che, quando il grande portiere Vladimir Beara passò alla Stella Rossa, non solo gli attacchi nei suoi confronti furono ferocissimi, ma addirittura alla fine della carriera, rientrato a vivere a Spalato - dopo quindici anni - rari spalatini gli rivolgevano la parola.
I primi anni d'oro dell'Hajduk furono negli anni cinquanta. La "generazione d'oro" vinse tre campionati di Jugoslavia, nel 1950, 1952 e 1955. In questi anni i pilastri della squadra erano il portiere Beara e il trequartista Bernard Vukas.
Dopo alcuni decenni bui, l'Hajduk ritornò alla ribalta nazionale negli anni settanta con la seconda cosiddetta zlatna generacija ("generazione d'oro") vincitrice di cinque Coppe di Jugoslavia consecutive e tre campionati jugoslavi tra il 1972 e il 1979.
Di questa generazione fecero parte i difensori Džoni, Holcer, Buljan, Mužinić e Peruzović, i centrocampisti Jurica Jerković, Gudelj e Hlevnjak (ma da Lubiana arrivarono anche Brane Oblak e gli attaccanti Žungul e Šurjak e, subito dopo, Slišković).
I colori della maglia dell'Hajduk sono il bianco, che è il principale, e il blu, mentre i pantaloncini e i calzettoni sono blu.
Simboli ufficiali
Stemma
Il simbolo dell'Hajduk è un cerchio con all'interno gli scacchi bianchi e rossi come nello stemma della Croazia, che è circondato da una banda blu con la scritta "Hajduk Split" in bianco.
Il settore giovanile della squadra spalatina si chiama Akademija HNK Hajduk "Luka Kaliterna" (in italiano "Accademia del HNK Hajduk "Luka Kaliterna") in onore della leggenda del club Luka Kaliterna. Il 18 marzo 2019 l'accademia giovanile ha festeggiato i 100 anni dalla fondazione.[4]
Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali
Campionati nazionali
Il club ha sempre giocato in massima divisione, prima nella Prva Ligajugoslava, dove riporta nove successi, poi nella HNLcroata, dove se ne contano altri sei.
Dalla nascita alla stagione 2024-2025 compresa il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali:
A livello internazionale la miglior vittoria è per 8-0, ottenuta contro lo GÍ Gøta nel turno di qualificazione della Coppa UEFA 2002-2003, mentre la peggior sconfitta è per 6-0, subita contro l'Ajax nel primo turno della Coppa delle Coppe 1993-1994.[10]
Tifoseria
Storia
La Torcida è il principale gruppo organizzato di tifosi dell'Hajduk, nonché il più vecchio d'Europa: nacque infatti nel 1950. [12] La prima apparizione del gruppo organizzato risale alla domenica del 29 ottobre 1950, in una partita contro la Stella Rossa giocata al Stari Plac. Il gruppo è principalmente di estrema destra.
Gemellaggi e rivalità
La tifoseria dell'Hajduk vive una rivalità con la tifoseria dell'altro principale club della Croazia, la Dinamo Zagabria, con i sostenitori del Rijeka e con in tutte le tifoserie dei club serbi. Gli unici gemellaggi della Torcida sono con gli gruppi di Tornado Zadar, sostenitore dello Zara e gli No name boys del Benfica.
Dalla stagione 2014-15 è stata istituita la seconda squadra del Hajduk conosciuta come Hajduk II.[15] Al pari delle seconde squadre della Dinamo Zagabria e Rijeka è stata inserita in Terza Divisione e non può partecipare alla Coppa Nazionale né essere promossa nella stessa categoria della "Prima Squadra". È composta da giocatori fra i 18 e i 21 anni, nelle partite ufficiali possono giocare solo 5 "fuori quota".