Con suo padre si trasferì a Roma a dieci anni. Nel 1506 fu, assieme al padre e a Michelangelo, tra i presenti alla scoperta della statua del Laocoonte, evento che egli descrisse in una sua lettera del 1567[1].
Come scultore fu influenzato dalle opere di Andrea Sansovino, anche se presto si distaccò dallo stile del suo maestro per una maniera più orientata al titanismo michelangiolesco.[2] La scultura più antica a lui attribuita è la Vergine con Bambino e Sant'Anna, che decora l'altare di Orsanmichele a Firenze.
Lavorò anche al cantiere della Basilica di San Pietro a Roma, diventandone capomastro nel 1542. L'anno successivo venne anche nominato capomastro di Santa Maria del Fiore a Firenze, dove contribuì alla realizzazione del pavimento marmoreo.