Figlio di Cristiano V, cugino di Carlo XII di Svezia e Ulrica Eleonora di Svezia, sposò Luisa di Meclemburgo-Güstrow il 5 dicembre 1695 e diventò padre di cinque figli, tra i quali Cristiano VI. A seguito della morte della moglie, avvenuta il 15 marzo 1721, sposò Anna Sofia Reventlow, il 4 aprile 1721. Da quest'ultimo matrimonio nacquero tre figli. Inizialmente considerato molto debole di salute e prossimo al decesso, nel 1693 fu organizzato il matrimonio tra il duca Ernesto Augusto di Brunswick-Lünenburg e sua sorella Cristiana Carlotta, cercando di farle avere un erede che alla morte di Federico avrebbe regnato su Hannover e Danimarca, ma la morte della sorella e del bambino durante il parto non permise l'attuazione di questo progetto, tanto più che Federico sopravvisse.
Per la gran parte del regno di Federico IV, la Danimarca fu impegnata nella Grande Guerra del Nord (1700-1721) contro la Svezia. Un primo accenno di battaglia, nel 1700, finì con l'invasione svedese e danni apportati dalle navi dell'Ovest. Con la Pace di Traventhal del 18 agosto 1700 il paese si impegnò a non attaccare la Svezia, ma nel 1709 la Danimarca rientrò in guerra, incoraggiata dalla sconfitta svedese a Poltava. Federico IV comandò le truppe danesi alla Battaglia di Gadebush, nel 1712. Nonostante la vittoria, la Danimarca non riuscì a riconquistare i territori perduti nel Sud della Svezia: ciò causò la distruzione del ducato di Gottorp, nello Schleswig-Holstein, favorevole agli svedesi. Federico IV, avendo compiuto due viaggi in Italia, fece costruire due palazzi secondo lo stile baroccoitaliano: Frederiksberg Slot e Fredensborg Slot, che divennero i monumenti della fine della Grande Guerra del Nord.
Negli anni dopo la guerra, i commerci e la cultura fiorirono. Fu creato il teatro danese e iniziò la sua carriera il drammaturgo Ludvig Holberg. Fu iniziata anche la colonizzazione della Groenlandia, da parte del missionario Hans Egede. In materia politica, questo periodo fu segnato dall'unione degli intenti del re e della famiglia Reventlow, dell'Holstein, ossia i parenti della sua ultima moglie. Questo destò sospetti in tutta la nobiltà.
Federico era considerato un uomo di responsabilità e di grandi capacità - spesso è considerato uno dei più intelligenti sovrani assoluti danesi - e possedeva l'abilità di concedere indipendenza ai suoi ministri. Non ebbe interesse nella cultura accademica, ma era comunque un uomo di grande conoscenza, specialmente nell'arte e nell'architettura. Le sue debolezze principali erano la ricerca del piacere e il bigamismo (fu l'unico re danese ad essere stato due volte un bigamo). I suoi ultimi anni furono segnati dalla sua cattiva salute e dal dolori della sua vita privata, che lo condussero al pietismo, che trionfò nel regno del figlio.
Le più importanti riforme in politica interna furono l'abolizione nel 1702 della vornedskab, una specie di schiavitù che era imposta ai contadini della Zelanda alla fine del Medioevo. Tutto ciò fu comunque invano perché fu introdotta l'ascrizione nel 1733 (norma che obbligava i contadini a risiedere nella loro terra natia).
Nel regno di Federico, Copenaghen fu colpita da due disastri: la peste del 1711 e il grande incendio dell'ottobre 1728, che distrusse gran parte della città medievale. Tra le conseguenze dei disastri ci fu la distruzione degli appunti e delle osservazioni dell'astronomo Ole Rømer, che era riuscito a convincere Federico a introdurre il calendario gregoriano in Danimarca e Norvegia nel 1700. Fu in Veneto[1] dal dicembre 1708 al marzo
1709[2]. Nel 1709 fu magnificamente ospitato a Vicenza dal conte Gio. Battista di Velo, suo consigliere ed ambasciatore a Vienna, nel palazzo in contrà Carpagnon, all'attuale civico 11. [3] A Venezia grandi festeggiamenti in suo onore furono organizzati dal dogeAlvise II Mocenigo, evento raffigurato in un noto dipinto da Luca Carlevarijs ("Regata sul Canal Grande in onore di Federico IV di Danimarca", 1711).
[4][5]
^A Vicenza fu anche ospitato dal conte Ottaviano Valle nel Palazzo Valle (poi Valle - Marchesini - Sala) in Contrà Busa San Michele, oggi al civico 10. Si veda in proposito il libro di Vittorio Sgarbi, Vittorio Veller e Mauro Cova, Il Palazzo dei conti Valle, Vicenza, 1986.(Biblioteca Civica Bertoliana, Palazzo Costantini). I saloni del piano nobile del palazzo furono affrescati da Giambattista Tiepolo nel XVIII secolo. Della venuta di Federico IV ci ha lasciato testimonianza nelle sue Cronache anche Giuseppe Dian, mansionario della Cattedrale di Santa Maria Annunciata a Vicenza (Vicenza, Biblioteca Civica Bertoliana).
Federico Federico II di Svevia Federico I di Brandeburgo Federico da Montefeltro Federico I di Danimarca Federico III di Sicilia Federico IV di Sicilia Federico Barbarossa Federico V del Palatinato Federico Borromeo Federico I di Baden Federico López Federico I di Napoli Federico Magallanes Federico Azcárate Federico II Gonzaga Guglielmo Federico di Württemberg Eugenio Federico di Württemberg Federico I d'Asburgo Federico Rodríguez Federico González Federico d'Arborea Federico Higuaín Federico IV d'Asburgo Federico di Pettorano Ciao, Federico! Federico Chávez Federico Marín Federico …
lvarez Federico il Saggio Federico León Federico Justiniano Federico I di Württemberg (re) Federico Vázquez Federico I di Brandeburgo-Ansbach Federico, principe del Galles Federico di Württemberg (generale) Federico Echave Federico Rasic Federico I di Prussia Glorie di Federico Federico Augusto di Hannover Federico d'Orange-Nassau Federico Ricci (politico) Federico Ubaldo della Rovere Federico de Luna Federico II di Svevia (duca) Federico Franco Federico Biaggi Federico d'Assia-Eschwege Stazione di Federico Federico Elduayen Federico Pescetto Ferdinando Federico Augusto di Württemberg Federico Santander Federico del Palatinato–Zweibrücken Federico Roman Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld Federico di Altmark Federico IV di Svevia Federico di Antiochia Federico Peña Federico Insúa Federico I di Svevia Giovanni Federico di Württemberg Federico III d'Asburgo Federico di Utrecht Federico Van Lacke Federico Cantú Garza Federico Enrico d'Orange Federico Vilar Federico Falcone Federico VI di Danimarca Federico Pereyra (calciatore) Federico III di Lotaringia Federico III di Meißen Federico Augusto I di Oldenburg Federico I di Lotaringia Federico Luigi di Württemberg