Isabella o Elisabetta di Maiorca (1337 – Gallargues-le-Montueux, 1406 circa) fu regina titolare di Maiorca, contessa titolare di Rossiglione e di Cerdagna dal 1375 alla sua morte. Inoltre fu marchesa consorte di Monferrato dal 1358 al 1372 e baronessa consorte di Reischach zu Jungnau dal 1375 circa alla sua morte. Fu infine baronessa di Lunel, dal 1376 circa alla sua morte.
Origine
Era figlia secondogenita del re di Maiorca, conte di Rossiglione e di Cerdagna, signore di Montpellier e principe d'Acaia, Giacomo III il Temerario e della principessa di Aragona Costanza d'Aragona.[1][2][3]
Biografia
Dopo la morte del padre sopraggiunta durante la battaglia di Llucmajor (1349) fu fatta prigioniera da Pietro IV il Cerimonioso, re d' Aragona, insieme alla seconda moglie del padre e dunque regina madre, Violante de Villaragut ed a suo fratello Giacomo, che durante la battaglia di cui sopra era rimasto ferito[1]. Furono condotti in Aragona e rinchiusi nel castello di Játiva. mentre Giacomo rimaneva a Jativa, Elisabetta e la matrigna furono relegate nel convento delle Clarisse di Valencia.
Mentre la matrigna venne liberata nel 1352, Elisabetta che da un documento dell'epoca pare fosse di alta statura (una donna de statura gigantesca)[1] fu resa libera solo nel 1358, a patto che rinunciasse ad ogni rivendicazione sul regno di Maiorca e le contee pirenaiche.[1].
Nel frattempo la matrigna, Violante de Villaragut, si era adoperata per trovare un marito[1] ad Elisabetta,così, il 4 settembre 1358, a Montpellier, sposò il marchese del Monferrato, Giovanni II[4] (1321-1372), figlio del marchese Teodoro I e di Argentina Spinola, figlia del signore di Genova Opicino Spinola.
Elisabetta, con la matrigna e il di lei marito, Otto von Braunschweig-Grubenhagen, si trasferirono in Monferrato[1].
Nel 1362, fu liberato anche il fratello, Giacomo IV[1].
Nel 1372, Elisabetta, rimasta vedova di Giovanni del Monferrato, si recò presso il fratello Giacomo IV, supportandolo nelle sue aspirazioni[1] e, nel 1375, alla morte del fratello, gli subentrò come regina titolare di Maiorca e come contessa titolare di Rossiglione e di Cerdagna[1], ma il re d'Aragona, il cugino, Pietro IV il Cerimonioso continuò a negarle la restituzione dei feudi.
Tra il 1375 e il 1376, Elisabetta si risposò, segretamente, con il cavaliere tedesco Conrad von Reischach zu Jungnau[1], da cui si separò alcuni anni dopo.
Dopo la separazione dal secondo marito, Elisabetta visse in Francia, a Parigi, dove, nel 1379 circa, in cambio del castello di Gallargues e di una rendita annua, cedette a Luigi d'Angiò, tutti i suoi diritti sul regno di Maiorca e sulle contee di Rossiglione e di Cerdagna, oltre che sul principato di Acaia[1].
Morì nel suo castello di Gallargues, nel 1406, e benché per molti anni si fosse adoperata per rientrare in possesso del regno di Maiorca e delle contee, senza riuscire nell'intento, con lei si estinse la casa di Aragona-Maiorca e nessuno dei suoi sei figli reclamò più per l'usurpazione di Pietro il Cerimonioso.
Discendenza
Elisabetta e Giovanni ebbero cinque figli:[5][6]
Elisabetta e Corrado ebbero un figlio:
- Michele von Reischach zu Jungnau, che visse accanto al padre.
Ascendenza
Note
- ^ a b c d e f g h i j k (EN) Dinastie reali d'Aragona
- ^ (EN) Barcellona - Genealogy
- ^ (DE) Giacomo III di Maiorca genealogie mittelalter Archiviato il 29 settembre 2007 in Internet Archive.
- ^ Giuseppe Meloni, Giovanni II di Monferrato e le Baleari, in "Nuova Rivista storica", anno LX, fasc. I-II, Milano, 1975 = "Anuario de Estudios Medievales", 10, Barcelona, 1980, pp. 841 sgg. = "Medioevo Catalano. Studi (1966-1985)", Sassari, 2012, pp. 105 sgg.
- ^ (EN) Dinastie del monferrato
- ^ (EN) Paleologhi del Monferrato - Genealogy
Bibliografia
- Martinez Ferrando, J.Ernest, La tràgica història dels reis de Mallorca. Jaume I, Jaume II, Sanç, Jaume III, Jaume IV, Aedos, Biblioteca Biogràfica Catalana, Barcelona, 1960
- Giuseppe Meloni, Giovanni II di Monferrato e le Baleari, in "Nuova Rivista storica", anno LX, fasc. I-II, Milano, 1975 = "Anuario de Estudios Medievales", 10, Barcelona, 1980, pp. 841 sgg. = "Medioevo Catalano. Studi (1966-1985)", Sassari, 2012, pp. 105 sgg.
Voci correlate
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