Fondata nel 1982 da Trip Hawkins dopo che questo lasciò la Apple Computer, nel 2011 ha lanciato sul mercato Origin, una piattaforma per la distribuzione digitale del suo parco titoli PC, ponendosi in competizione con la piattaforma Steam di Valve: questo ha causato tensione tra le parti, con conseguenze sul parco titoli disponibile su quest'ultima piattaforma. Infatti Battlefield 3 e Battlefield 4, Need for Speed: The Run, The Sims 3, Simcity e Mass Effect 3 sono vincolati a Origin, comportando quindi la loro assenza su Steam. Nel novembre 2019 EA comincia a riproporre i suoi titoli su Steam (a partire da Star Wars: Jedi Fallen Order), pur mantenendo il vincolo di tenere Origin installato e in esecuzione durante la riproduzione dei suoi prodotti[3]. Contestualmente Valve rende disponibile il servizio in abbonamento EA Play su Steam, che fornisce l'accesso ad un catalogo di videogiochi pubblicati da Electronic Arts; per la prima volta Valve accetta che un servizio in abbonamento di una casa di sviluppo approdi sulla sua piattaforma.[4]
EA ha acquisito nel 2021 la britannica Codemasters; l'operazione segna un rafforzamento sul fronte racing dove lo sviluppatore inglese detiene le licenze di Formula 1 e WRC.
Attività e sedi
Electronic Arts copre con i suoi titoli tutti i generi di videogioco: sport, azione, strategia, simulazione, arcade, giochi di ruolo e avventura. Il portafoglio EA comprende successi mondiali a tema sportivo, con brand EA Sports, quali le serie di FIFA Football[5], Madden NFL e NBA Live. Il brand EA Games include sia titoli totalmente proprietari come le serie di successo The Sims e Need for Speed[5], Battlefield, Mass Effect, Dragon Age e come ultima uscita il gioco di genere Battle Royal Apex Legends, sia giochi basati su celebri licenze cinematografiche come i titoli legati a Harry Potter, James Bond, Il padrino, Il Signore degli Anelli e Catwoman. Tra i maggiori successi con brand EA Sports Big (riservato solo alle console) c'è la fortunata serie SSX. Il 12 ottobre 2007 Electronic Arts ha acquisito Bioware e Pandemic Studios per 860 milioni di dollari.[6] A ottobre 2008, Electronic Arts pubblica i dati fiscali della compagnia, dove registra un calo dei profitti che le fa perdere 310 milioni di dollari e si trova costretta a licenziare circa 600 dipendenti[7].
EA Bright Light (titoli quali Harry Potter, EA Playground, Boogie, etc.)
EA Mobile (giochi per telefoni cellulari, iPod, precedentemente nota come JAMDAT)
The Sims (Maxis) (serie di videogiochi di simulazione vita reale)
Electronic Arts Square, K.K., creata come collaborazione tra Square e Electronic Arts. Società controllata al 70% da EA e al 30% da Square, non ha mai goduto di grandi successi e dopo la fusione di Square con Enix l'etichetta è stata acquisita interamente da EA.
Nell'anno fiscale 2004, 27 titoli EA sono stati venduti a livello mondiale in oltre 1 milione di pezzi ciascuno e 6 serie hanno venduto più di 5 milioni di unità: si tratta del videogioco più venduto al mondo (The Sims), e anche di Need for Speed, Medal of Honor, FIFA, Il Signore degli Anelli e Madden NFL.
Centri EA
La società, tramite acquisizioni e assunzioni interne, ha creato un ampio numero di studios di sviluppo per videogiochi, alcuni sono tuttora in attività, altri sono stati chiusi nel corso degli anni.
The Sims Studio, dedicato alla serie The Sims da The Sims 3 in avanti. Dopo molti anni di successo con la serie The Sims, la Electronic Arts ha deciso di trasferire tutte le fasi dello sviluppo del videogioco dallo sviluppatore originale, la Maxis, alla divisione The Sims Studio, creata appositamente. Nel corso del 2008Rod Humble è stato scelto come capo dello studio, mentre alla Maxis è stato dato il compito di occuparsi del progetto successivo della EA (Spore) fino a quando venne prodotto The Sims 4 dove il progetto venne riassegnato alla Maxis[9][10].
EA Pacific (nota per un certo periodo anche come Westwood Pacific) a Irvine (CA) precedentemente parte di Virgin Interactive, acquisita con Westwood nel 1998, chiuso nel 2003.