Come si legge nella pagina de Il corriere ordinario datato 3 agosto 1712, lunedì 11 luglio di quell'anno, durante un concistoro segreto indetto a Roma da papa Clemente XI, il cardinaleAnnibale Albani (fratello del papa) «propose a nomina [...] il Vescovato di Caorle nel Dominio Veneto per Daniele Sansoni»[7]. Questa nomina è probabilmente maturata in seno alle frequentazioni diplomatiche del Sansoni con il cardinale Albani, come testimonia la lettera manoscritta a lui rivolta datata 10 dicembre 1712, conservata nell'archivio albani[8]. Verrà consacrato il successivo 17 luglio a Roma dal cardinaleGiovanni Alberto Badoer, vescovo di Brescia, che proprio in quel concistoro aveva optato per il titolo di San Marco[7]. Restano tuttavia scarne testimonianze della sua attività in qualità di vescovo di Caorle, riportate da Gusso e Gandolfo[9], e si riferiscono per lo più ad interventi di restauro dei beni degli edifici sacri della città.
Il suo governo pastorale a Caorle non durò più di cinque anni, poiché già il 14 giugno1717 fu traslato alla sede di Cittanova[1][4][10]. In questo caso le notizie sono molto più dettagliate, grazie essenzialmente ai precisi rapporti stilati dal Sansoni in occasione delle due visite pastorali che compì nel 1721 e nel 1723, conservati negli archivi vaticani[11]. Da queste cronache si apprende come le condizioni in cui il vescovo Sansoni trovò la diocesi croata furono di estrema povertà, al punto che il vescovo fu costretto a implorare il papa a rimandare la sua visita a causa della povertà della diocesi e dell'impossibilità di trovare un sacerdote che potesse sostituirlo degnamente [11]. Nel resto dei documenti si può apprezzare come il vescovo riporti la situazione della cattedrale e di altre chiese della sua diocesi[11][12].
Morì il 4 febbraio 1725[3] per «un colpo»[11] e fu sepolto all'interno della cattedrale di Cittanova.
^Luca Antonio Chracas, Notizie per l'anno 1722, Roma, Stamperia di Galeazzo Chracas presso S. Marco al Corso, 1722, p. 124 riferisce invece che nacque il 1º agosto di quell'anno.
^abcdPietro Kandler, Pel fausto ingresso di monsignore Illustrissimo e Reverendissimo D. Bartolomeo Legat Vescovo di Trieste e Capodistria, Trieste, I. Papsch & C., I. R. Tipografi di corte, 1843.
^Cristoforo Tentori, Saggio sulla storia civile, politica, ecclesiastica e sulla corografia e topografia degli stati della Repubblica di Venezia (Tomo X), Venezia, appresso Giacomo Storti, 1788, p. 293.
^Trino Bottani, Saggio di Storia della Città di Caorle, Venezia, nella Tipografia di Pietro Bernardi, 1811.
^abAA. VV., Avvisi italiani, ordinarii e straordinarii dell'anno 1712, Vienna, appresso Gio. Van Ghelen, 1712, p. 139.
^Paolo Francesco Gusso e Renata Candiago Gandolfo, Caorle Sacra, Venezia, Marcianum Press, 2012.
^Luca Antonio Chracas, nelle sue Notizie per l'anno 1722, Roma, Stamperia di Galeazzo Chracas presso S. Marco al Corso, 1722, p. 124, riferisce invece che la traslazione avvenne il 10 maggio dell'anno successivo.
^abcd(HR) Ivan Grah, Izvještaji Novigradskih biskupa svetoj stolici (1588-1808), Seconda parte, Ližnjan, p. 1 (pdf).