Una derivazione del nome dal ligurecar-ven, ovvero (ipoteticamente), "valle tra i monti", come proposto per esempio da mons. Clelio Goggi, appare abbastanza inverosimile: più probabilmente deriva dal gentilizio Corvinus di un proprietario di epoca romana.
Se è corretta l'identificazione con una corte detta Carvina, la località appare poi nel X secolo come appartenente al monastero di San Salvatore di Pavia. La chiesa di San Quirico derivò probabilmente dalla scissione di un'antica parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta (che sono sempre venerati insieme) che diede origine anche alla vicina chiesa di Santa Giuletta. Nell'ambito del dominio pavese (dal 1164) appartenne alla podesteria o squadra di Casteggio. Ne fu però separato nel XV secolo, ed infeudato nel 1470 a Guido Antonio Arcimboldi, e nel 1504 ai Mezzabarba di Pavia. Questi ultimi, che ricevettero il titolo di conti di Corvino, tennero il feudo fino alla loro estinzione nel XVIII secolo (Johann Emanuel Joseph von Khevenhüller-Metsch, consorte dell'ultima dei Mezzabarba, fu l'ultimo conte feudatario di Corvino). Il comune di Corvino assorbì prima del XVIII secolo l'antico comune di Castagnino, di incerta localizzazione.
A partire dalla seconda metà del XIX secolo cominciò a svilupparsi ai piedi delle colline la frazione Fumo, che nel secolo successivo superò per dimensioni lo stesso capoluogo.
«D'oro, allo scaglionediminuito, scaccato d'argento e di verde, di tre file e di sessantasette pezzi, accompagnato da tre teste di corvo strappate di nero, allumate di rosso, due in capo e una in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di verde.