Corso Ercole I d'Este è l'arteria cardine dell'Addizione Erculea, la grande opera urbanistica voluta dal duca di FerraraErcole I d'Este e commissionata all'architetto di corte Biagio Rossetti. I lavori iniziarono nel 1492 e terminarono attorno al 1510, poco dopo la morte del duca.
Il corso dal Castello Estense arriva fino alla Porta degli Angeli sulla cinta muraria[4] con un percorso rettilineo, intersecando la nuova arteria che dalla zona ad ovest della città porta in direzione del mare.
Borso d'Este fece lastricare la via nel 1461 e, nell'occasione, fece piantare due filari di pioppi ai lati della strada a spese degli ebrei ferraresi come multa per il non rispetto, da parte loro, di una non meglio specificata legge. Solo poco più di venti anni dopo parte dei pioppi venne tagliata per ottenere legname da opera per rinforzare le difese cittadine quando Ferrara dovette subire l'attacco dei veneziani durante la guerra del sale.[2]
La via era anticamente chiamata anche via degli Angeli perché lungo il suo corso vi si trovava la scomparsa chiesa dedicata a Santa Maria degli Angeli[1] e tutta la zona venne racchiusa all'interno delle mura solo dopo il 1492.
Il nome corso Ercole I d'Este è in uso dalla prima metà del XX secolo. Nel passato recente era chiamato corso Vittorio Emanuele[6] e, in epoche precedenti, era stato via dei Piopponi e prima ancora via degli Angeli. Il tratto che dal palazzo dei Diamanti arriva al Castello Estense, attorno al XVIII secolo, veniva chiamato via dello Scorsuro.[2]
Luoghi di interesse
Il Quadrivio degli Angeli rappresenta il punto centrale della via ed è la sintesi del disegno rossettiano. L'antico viale degli Angeli è diventato corso Ercole I d'Este ed è in parte pedonale.[5]
Partendo da largo Castello si incontra dopo un breve tratto piazza Torquato Tasso, sulla quale si affacciano la sede provinciale della Banca d'Italia e la chiesa del Gesù. Superato l'incrocio con via degli Armari e piazzetta dei Combattenti inizia l'ultimo tratto prima del quadrivio.
Proseguendo verso le mura si arriva, sulla destra, ad un'entrata secondaria del Parco Massari e si incontra poi a sinistra l'incrocio con via Arianuova, dove in passato esisteva la chiesa dedicata a Santa Maria degli Angeli.
Sul lato opposto via Guarini porta alla Certosa, alla quale si può accedere anche proseguendo per il corso ed arrivando al viale della Certosa. Verso la fine della via c'è un ingresso del liceo scientifico Antonio Roiti.
Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN978-8889248218.
AAVV, Guida d'Italia:Emilia Romagna, Milano, Touring Club Italiano, 1991, ISBN88-365-0010-2.
Pianta turistica Ferrara 2016 (PDF), su emiliaromagnaturismo.it, Regione E.R.. URL consultato il 24 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2017).