Comes (pl. comites) indicava inizialmente solo chi accompagna un altro (da “cum-eo”, cioè: “vado con”). Da questa radice latina deriva non solo la parola italiana “conte”, ma anche altre, fra cui “comizio”. Secondo il Glossarium mediae et infimae latinitatis del Du Cange (cfr. II, pp. 422-430), che a sua volta cita il Tillemont, negli ultimi tempi dell'impero di Augusto l'imperatore chiamò a palazzo come consiglieri, funzionari o ministri alcuni senatori. Dato che l'istituzione dell'impero non si era ancora consolidata e occorreva rispettare la suprema dignità del senato, li chiamò semplicemente Caesaris comites, cioè: “compagni dell'imperatore”.
Questa terminologia restò anche nei secoli successivi per i funzionari imperiali: il ministro delle finanze, ad esempio, era detto comes sacrarum et privatarum elargitionum. Anche i consoli erano talvolta detti comites, non tanto perché erano in due, quanto perché in età imperiale erano anch'essi un'autorità subordinata all'imperatore.
Quando poi i funzionari imperiali erano inviati a reggere una provincia era detti comites di quella provincia per indicare che la governavano con l'autorità implicita nella funzione di “compagni dell'imperatore”. Il titolo feudale “conte” ha origine proprio da questa trasformazione, che, legando il titolo di comes al territorio, ne fece dimenticare il significato originario.