Il comune di Cercola è formato dagli agglomerati urbani di Caravita e Cercola, e fino al 1988 anche da quello di Massa di Somma. Alle falde del Vesuvio, Cercola è il comune alle porte del Parco Nazionale del Vesuvio ed è integrata alla periferia della città di Napoli con il quartiere Ponticelli.
Storia
Dal Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli (1797-I Giustiniani): Villa distante da Napoli miglia 4 incirca, abitata da circa … individui, situata in luogo piano. Il territorio è molto arenoso, e i suoi vini sono mediocri. I frutti vi riescono saporosi. Vi si veggono delle belle casine, fattesi fabbricare da signori Napoletani, ove vanno a diporto nell'autunno, e nella primavera.[4]
Durante il periodo borbonico con la costruzione del palazzo reale di Portici e di numerose ville poste lungo il miglio d'oro, nel territorio cercolese comparvero masserie e residenze di apprezzata bellezza, dove i signorotti e nobili napoletani trascorrevano le loro vacanze. Tutto ciò rese l'area di Cercola un importante centro di commercio agricolo.
Notizie sull'urbanizzazione vera e propria di Cercola si hanno solo nel XIX secolo quando nel 1872, a causa di un'eruzione del Vesuvio, la lava vulcanica distrusse il municipio di Massa di Somma e la sede fu trasferita alla frazione Cercula, chiamata così per una famosa taverna posta all'ombra di una quercia secolare. Per le molte difficoltà riguardanti il ripristino della sede precedente e per le pressioni del sindaco Domenico Riccardi (Nato a Pollena Trocchia, località Caravita, il 5 marzo 1821 e morto a Cercola il 10 maggio 1899) e il senatore Enrico Pessina per svariati anni la sede non fu traslocata.
Con un decreto Reale del 1º luglio 1877[5], il comune di Massa di Somma venne autorizzato ad assumere la denominazione di Cercola. Da che era capoluogo, Massa di Somma, divenne una frazione della precedente frazione di Cercola, e nel 1988 dopo un referendum divenne comune autonomo.
Di importante interesse locale, sono le chiese, le masserie, i palazzi signorili e il palazzo municipale fatto erigere dal primo sindaco di Cercola, Domenico Riccardi. A oggi buona parte di questi monumenti sono stati ristrutturati.
Architetture religiose
Chiesa della Vergine Maria Immacolata (XIX sec.)
Chiesa di Santa Maria del Carmine ai Catini (1641)
Chiesa di Santa Maria Immacolata e di Sant'Antonio da Padova (Eretta dal principe d'Arianiello Cesare Filangieri nel 1755)
Cappella gentilizia ai Giordano di Sant'Anna (sec.XVIII)
Cappella gentilizia De Campora intitolata a Santa Maria delle Grazie (sec. XVII)
Cappella gentilizia della famiglia Riccardi (sec.XIX)
Sino al regime fascista Caravita e l'attuale comune confinante di Massa di Somma erano frazioni del comune di Cercola. Durante il Ventennio il centro abitato di Cercola assunse le funzioni di capoluogo e il comune mutò la sua denominazione in quella attuale. Successivamente Massa di Somma fu costituita in comune autonomo.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
La locale squadra di pallavolo femminile, IPC, milita nel Campionato Regionale Campano di Serie C dal 2007. In soli tre anni di attività quest'associazione ha raggiunto la massima serie regionale.
Pallacanestro
La pallacanestro a Cercola ha molto seguito. AP Cercola e GS Amatori Basket Cercola "Andrea Fusco", sono le due associazioni che consentono di mantenere viva la tradizione di questo sport a Cercola, nato con la Libertas Cercola prima e Basket Club Cercola poi.
Le radici della pallacanestro a Cercola si possono trovare nel campo comunale scoperto, denominato Spianto, che si trova alle spalle della piazza Libertà. Lo Spianto dopo anni di abbandono è stato restaurato e veniva regolarmente utilizzato da un gruppo di giovani come sede di manifestazioni sportive e incontri amatoriali di questo sport. Tuttavia, ad oggi, il suddetto “Spianto” è chiuso, per disposizioni amministrative- comunali sconosciute. La comunità Cercolese, si è mossa più volte con delle raccolte firme per riaprirlo. Tuttora i vari tentativi sono stati vani e lo Spianto resta chiuso.