Componente della I Commissione (Affari interni) - I legislatura
Componente della IX Commissione (Agricoltura e alimentazione) - I e II legislatura
Componente della Commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 1: "Disposizioni penali per il controllo delle armi" - I legislatura
Componente della Commissione speciale per l'esame e l'approvazione dei disegni di legge sul teatro e sulla cinematografia - I legislatura
Componente della Commissione speciale per l'esame dei disegni di legge: Cassa per il Mezzogiorno ed esecuzione di opere straordinarie nell'Italia settentrionale e centrale - I legislatura
Componente della Commissione speciale per la ratifica dei decreti legislativi emanati nel periodo della Costituente - I legislatura
Segretario della Giunta delle elezioni - II legislatura
Segretario della Commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 1946: "Modificazioni ed aggiunte alle disposizioni sulla cinematografia" - II legislatura
Componente della Commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 72: "Conversione in legge del Decreto Legge 21 giugno 1953, n. 452, che istituisce l'ammasso per contingente del frumento" - II legislatura
Componente della Commissione parlamentare per la vigilanza sulle radiodiffusioni - II legislatura
Bruno Corbi, nato ad Avezzano nel 1914, laureato in legge a Roma nel 1936, entrò a far parte della organizzazione clandestina del PCI nel 1934, svolgendo attività in Italia e, nel 1939 in Francia. Rientrato in Italia fu arrestato e deferito al Tribunale Speciale e condannato a diciassette anni di carcere, fu liberato nell'agosto del 1943[1] con la caduta del fascismo e, dopo l'8 settembre fu tra gli organizzatori della Resistenza armata in Abruzzo al comando della formazione "Banda Marsica".
Catturato dai tedeschi e condannato a morte riuscì a fuggire dal Castello dell'Aquila dove era rinchiuso in attesa dell'esecuzione riprese la lotta armata a capo della sua formazione. Dopo la liberazione diresse la Federazione PCI dell'Aquila e poi divenne vicesegretario regionale del partito.
Nel 1946 eletto alla Costituente dove entrò a far parte della Commissione dei "75" che elaborò il progetto della Costituzione della Repubblica, successivamente deputato per l'Abruzzo alla I e II legislatura[2][3].