Hoskins nacque a Bury St. Edmunds, nel Suffolk, il 26 ottobre 1942, figlio di un contabile e di una cuoca e insegnante d'asilo.[2][3] Una delle nonne di Hoskins era di etnia romanichals.[4] All'età di due anni si stabilì con i genitori a Londra, alloggiandosi nel distretto di Finsbury Park, dove crebbe. Frequentò la Stroud Green Secondary School, dove però non ebbe vita facile con lo studio e dalla quale venne ben presto bollato come "stupido" a causa della sua dislessia[5]; abbandonò infine gli studi all'età di 15 anni, ritirandosi con un O-Level.
Non desiderando proseguire il percorso scolastico, Hoskins si mantenne con lavori saltuari prima di approdare alla recitazione, quali il facchino, il camionista, il pulitore di vetri, l'assistente idraulico e il pompiere, fino a quando non si imbarcò nella marina mercantile norvegese. Nel frattempo frequentò un corso triennale di ragioneria, che però non portò mai a termine.[6] Trascorse pure un periodo di volontariato in un kibbutz per circa sei mesi, finché lo scoppio della guerra dei sei giorni non lo costrinse a lasciare Israele, per poi impiegarsi per un paio d'anni come balia dei cammelli di una tribù di beduini in Siria[7].
Carriera
All'età di 25 anni fu scelto per una piccola parte in una produzione teatrale. Durante il corso di perfezionamento, un agente gli consigliò di continuare la strada della recitazione e gli organizzò diversi provini. Iniziò così a calcare le scene dapprima come sostituto e, in seguito, come attore a tutti gli effetti, recitando in teatri come il London's Royal Court e il National Theatre, entrando poi a far parte della Royal Shakespeare Company. Iniziò la carriera cinematografica con una piccola parte nel film Al fronte nel 1972 e, tre anni dopo, ricoprì il suo primo ruolo da protagonista nel film Il pornografo, affiancando un giovane Richard Dreyfuss. Ma è nel 1980 che Hoskins, con la brillante interpretazione del gangster londinese Harold Shand in Quel lungo venerdì santo, catturò l'attenzione della critica. Dopo aver interpretato il manager del protagonista nel film Pink Floyd - The Wall (1982), vestì i panni di George, un ex-galeotto riciclatosi autista al servizio di Simone, una prostituta nera d'alto bordo, di cui ben presto si infatuerà, nella pellicola di Neil JordanMona Lisa (1986). Grazie a questa interpretazione vinse il Golden Globe, il BAFTA e il premio per la miglior interpretazione maschile al Festival di Cannes[8], oltre a conseguire una candidatura per il Premio Oscar al miglior attore protagonista. Fu contattato all'ultimo come sostituto per il film Gli intoccabili qualora Robert De Niro avesse deciso di non interpretare Al Capone. Quando De Niro accettò la parte, il regista Brian De Palma gli spedì un assegno di 200 000 dollari con l'appunto "Thank You", a cui Hoskins rispose immediatamente, scrivendo al regista che avrebbe potuto sempre chiamarlo per i film in cui la sua presenza non era desiderata.[9]
Nel 1995 si cimentò per la prima volta nel doppiaggio con il film d'animazione Balto, ricoprendo il ruolo dell'oca russa Boris. Nel film Ventiquattrosette (1997) interpretò Alan Darcy, un ex-pugile che, con l'intento di allontanare dalla microcriminalità i giovani di una piccola cittadina inglese nell'era della Thatcher, apre un piccolo centro di boxe, ruolo che gli valse l'European Film Awards per il miglior attore. Nel 2005 viene candidato al Razzie Awards al peggior attore non protagonista per la sua interpretazione di Odino in The Mask 2.
La sua ultima interpretazione risale al 2012 nel film Biancaneve e il cacciatore, dove interpreta Muir, uno dei sette nani.
Morte
Il 9 agosto 2012 Bob Hoskins annunciò ufficialmente il suo ritiro dal mondo dello spettacolo dopo aver scoperto, l'anno precedente, di essere affetto dalla malattia di Parkinson.[10][11]
Sulla sua esperienza nell'affrontare la patologia, l'agente dell'attore affermò:
«[Bob Hoskins] vuole ringraziare tutte le grandiose e fantastiche persone con cui ha lavorato negli anni, e tutti i suoi fan, che lo hanno sostenuto durante la sua straordinaria carriera. Bob ora intende ritirarsi e stare con la sua famiglia, e spera che la sua privacy verrà rispettata in questo periodo[12]»
Il 29 aprile 2014 Hoskins morì a Londra, all'età di 71 anni, a causa di una polmonite.[13][14]
Il regista Robert Zemeckis, che lo aveva diretto in Chi ha incastrato Roger Rabbit, dichiarò che Hoskins aveva portato gioia al pubblico di tutto il mondo.[15] Tra gli attori che gli resero omaggio al suo funerale ci furono Stephen Fry, Samuel L. Jackson, e Helen Mirren. Quest'ultima, nell'occasione, disse: "A Londra mancherà uno dei suoi migliori e più affettuosi figli".[16]
Vita privata
Come già suo padre, Bob Hoskins era comunista e ateo.[17][18][19] Cionondimeno, nel 1967, all'età di 25 anni, prestò volontariato in Israele in un kibbutz[20] e altresì dichiarò di aver sempre votato per il Partito Laburista britannico; tuttavia, dopo l'affermazione del blairismo, disse che per la prima volta non lo avrebbe più fatto.[21] Infatti, quando gli fu chiesto chi fosse la persona che egli disprezzava di più, rispose Tony Blair, dicendo che "ha fatto ancora più danni della Thatcher". Ironizzò sulla sua somiglianza con l'attore Danny DeVito, affermando scherzosamente che l'avrebbe interpretato in un film sulla sua vita.[22]
Si sposò due volte: prima nel 1967 con Jane Livesey, da cui divorziò nel 1978 e da cui ebbe due figli: Alex (1968) e Sarah (1972); poi dal 1982 fino alla morte con Linda Banwell, da cui ebbe altri due figli: Rosa (1983) e Jack (1986).
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Bob Hoskins è stato doppiato da:
Michele Gammino in Chi ha incastrato Roger Rabbit, Un fantasma per amico, Prova schiacciante, Hook - Capitan Uncino, Ghiaccio blu, Super Mario Bros., Rainbow - Il mondo segreto dei colori, Gli intrighi del potere - Nixon, Danny the Dog, Doomsday - Il giorno del giudizio
Giorgio Lopez in Sweet Liberty - La dolce indipendenza, La cugina Bette, Don Chisciotte, La fiera della vanità, Stay - Nel labirinto della mente, We Want Sex, Will, Neverland - La vera storia di Peter Pan
Luigi Montini in Cotton Club, La segreta passione di Judith Hearne, Sirene
Carlo Reali in White River Kid, Michael, Biancaneve e il cacciatore
Ennio Coltorti in Noriega, Il nemico alle porte, Hollywoodland