Ebbe una formazione teatrale e ottenne popolarità televisiva tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta, interpretando l'alieno Mork nella serie televisivaMork & Mindy (1978-1982). In seguito, tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni duemila, raggiunse l'apice del successo quale protagonista con ruoli brillanti in numerose pellicole che lo portarono a essere definito «interprete dalla comicità debordante e fulminante»[2], ma anche «attore intenso e misurato in ruoli meno divertenti»[2].
Pur mantenendo intatte le sue capacità di adattarsi a molti ruoli, negli ultimi anni visse la difficoltà di essere in parte dimenticato dal pubblico e di non ricevere l'appoggio della critica[5], ritornando caro al grande pubblico incarnando la statua di cera del presidente Theodore Roosevelt al fianco di Ben Stiller nella trilogia di Una notte al museo[6]. Dopo alcuni problemi di salute superati negli anni, Williams morì suicida l'11 agosto 2014 all'età di 63 anni; tempo dopo l'autopsia rivelò che l'attore soffriva di demenza a corpi di Lewy, una grave malattia degenerativa[7][8], che i medici non avevano saputo diagnosticargli correttamente, parlando invece di depressione. Quest'ultima, infatti, può apparire simile ad alcune neuropatie degenerative: tra l'altro, la specifica demenza di Robin Williams è diagnosticabile solo in fase autoptica e la diagnosi empirica può essere eseguita solo in fase avanzata.
Biografia
Primi anni
Robin McLaurin Williams nacque all'ospedale St. Luke's Hospital di Chicago (Illinois), il 21 luglio del 1951, da un'agiata famiglia di origini inglesi, gallesi, irlandesi, scozzesi, tedesche e francesi. Il padre, Robert Fitzgerald Williams (1906-1987), era un dirigente della Ford Motors, mentre la madre, Laurie McLaurin Smith (1922-2001), era una modella originaria di Jackson (Mississippi). Nel 1967 la famiglia Williams si trasferì in California, dove Robin conseguì il diploma di scuola superiore nel 1971. In seguito si iscrisse alla Facoltà di Scienze politiche al Claremont College, che però abbandonò quasi subito, volendo seguire la sua passione per il teatro, e scelse il prestigioso istituto di recitazione drammatica Juilliard School di New York[9] dove ebbe l'attore John Houseman come insegnante. Si distinse come mimo in alcuni spettacoli ma, non piacendogli affatto il mestiere di "attore muto", come lo definì egli stesso, tornò in California, a San Francisco, dove intraprese la vera e propria carriera di attore teatrale.
Carriera
Nel 1977 prese parte a un episodio del telefilm Happy Days nel piccolo ruolo di Mork[10], e ricevette da Garry Marshall la proposta di diventare il protagonista alieno della serie televisivaMork & Mindy. Il personaggio, che Williams interpretò dal 1978 al 1982, gli donò una grande notorietà presso un pubblico internazionale. Anche il caratteristico saluto del personaggio, che compariva fra i terrestri allargando le dita e dicendo Na-no Na-no, divenne subito famoso.
Sino a tutti gli anni ottanta, Williams interpretò numerose stand-up comedy e tre episodi speciali della commedia dell'HBOOff The Wall (1978), An Evening with Robin Williams (1982) e Robin Williams: Live at the Met (1986). I suoi lavori stand-up furono molto importanti per il seguito della sua carriera, come poi dimostrò il suo one-man showRobin Williams Live on Broadway (2002)[11]. È stato votato 3° nella lista della Comedy Central tra i 100 più grandi attori stand-up di tutti i tempi[12][13].
La sua consacrazione a Hollywood avvenne nel 1987 con Good Morning, Vietnam di Barry Levinson, nel quale interpretò Adrian Cronauer, militare americano che lavora come dj per la radio dell'esercito statunitense, ascoltata tutti i giorni dai soldati impegnati in Vietnam. Williams, libero di improvvisare, ottenne la sua prima candidatura agli Oscar; non vinse il premio, ma si aggiudicò un Golden Globe.
Nel 1989 fu invece protagonista de L'attimo fuggente di Peter Weir, che gli valse la sua seconda candidatura agli Oscar per il ruolo del professor John Keating, insegnante tenace, rivoluzionario e fuori dagli schemi in un liceo vecchio stile e conservatore. Grazie a questa interpretazione in un ruolo drammatico l'attore conquistò anche il favore della critica, che sino ad allora lo aveva considerato un commediante per pellicole di genere.
L'anno successivo riscosse grande successo con il duplice ruolo di papà e domestica in Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre di Chris Columbus; il personaggio da lui interpretato era anche un doppiatore di cartoni animati, attività per cui Williams si era fatto conoscere dal grande pubblico proprio l'anno precedente. Nel 1995 fu protagonista di Jumanji, diretto da Joe Johnston.
Uno tra i film di maggior successo ai quali partecipò fu Will Hunting - Genio ribelle (1997), di Gus Van Sant, a fianco dei giovanissimi Matt Damon e Ben Affleck: grazie a questa interpretazione l'anno successivo vinse l'Oscar come miglior attore non protagonista.
Nella prima metà del decennio successivo Williams predilesse ruoli più cupi, come in Eliminate Smoochy, One Hour Photo e Insomnia (tutti del 2002): dopo aver recitato al suo fianco in quest'ultimo titolo, Al Pacino dichiarò che Williams era uno dei suoi attori preferiti nella trasmissione televisiva statunitense Inside the Actor's Studio; sulla medesima falsariga seguirono The Final Cut (2004) e Una voce nella notte (2006). Proprio il 2006 fu un anno pieno di grandi interpretazioni cinematografiche, tra tutte L'uomo dell'anno, ancora diretto da Levinson. Inoltre, in ambito televisivo, fu l'ospite a sorpresa del Kids' Choice Awards e apparve in un episodio di Extreme Makeover: Home Edition che venne trasmesso il 30 gennaio.
Sempre per la televisione, nel 2005 venne chiamato da Chris Diamantopoulos per il documentario Behind the Camera: The Unauthorized Story of Mork & Mindy, che parte dall'arrivo dell'attore a Hollywood come commediante fino a quando venne scelto per il ruolo di Mork. Nel 2011 fu testimonial, assieme alla figlia Zelda, del videogioco The Legend of Zelda: Ocarina of Time 3D per la piattaforma Nintendo 3DS e di The Legend of Zelda: Skyward Sword per Wii. Nello stesso anno, sempre assieme alla figlia, apparve in un cameo nel videoclip You Make Me Feel... del gruppo punk Cobra Starship con Sabi, trasmesso in anteprima da MTV[17].
Morte
L'11 agosto 2014, Williams fu rinvenuto privo di sensi dai vigili del fuoco nella sua casa di Paradise Cay, California, alle 12:02, e venne dichiarato morto due minuti dopo[18][19]. Il medico legale attribuì in via dubitativa la causa del decesso ad asfissia per sospetto suicidio[20]. Nelle ore seguenti la polizia dichiarò che l'attore si era tolto la vita impiccandosi con una cintura, fissata alla maniglia della porta chiusa nella sua camera da letto[21][22].
Quando nel novembre 2014 vennero resi pubblici i risultati dell'autopsia, fu esclusa l'assunzione di droga o alcol da parte dell'attore al momento del suicidio[27], e fu comunicato che l'artista soffriva di una patologia neurodegenerativa, chiamata demenza da corpi di Lewy - patologia simile in alcuni aspetti alla malattia di Parkinson - che si manifesta soprattutto con frequenti allucinazioni visive, che potrebbero aver spinto Williams a togliersi la vita[7]. Durante l'ultimo anno di vita Williams soffrì, secondo la testimonianza della moglie Susan, oltre che di allucinazioni, di tremore alla mano sinistra, problemi di stomaco, insonnia, attacchi di panico, paranoia, perdita di memoria (che lo colpì la prima volta sul set di Notte al museo - Il segreto del faraone)[28].
La moglie dell'attore tuttavia dichiarò anche che Williams era lucido e tranquillo l'ultimo giorno della sua vita, tanto da non fare sospettare nulla: «Se gli fosse andata bene avrebbe avuto magari tre anni di vita e sarebbero stati tre anni duri, probabilmente sarebbe stato internato… Alla fine non aveva nemmeno più il controllo della sua voce, era sobrio, completamente pulito, ma soffriva di molta ansia».[8]
Omaggi postumi
La notizia della morte di Robin Williams ebbe subito ampio risalto sui mass media a livello internazionale data la fama dell'artista. L'industria dell'intrattenimento, gli amici e i fan espressero cordoglio e stupore attraverso i social.[29] La moglie, Susan Schneider, disse: «Ho perso mio marito e il mio migliore amico, mentre il mondo ha perso uno dei suoi artisti più amati e uno splendido essere umano. Ho il cuore spezzato».[30] La figlia Zelda Williams dichiarò che in sua assenza "il mondo sarà per sempre un po' più triste, meno colorato e meno pieno di risate".[31]
«Robin Williams was an airman, a doctor, a genie, a nanny, a president, a professor, a bangarang Peter Pan, and everything in between. But he was one of a kind. He arrived in our lives as an alien—but he ended up touching every element of the human spirit. He made us laugh. He made us cry. He gave his immeasurable talent freely and generously to those who needed it most—from our troops stationed abroad to the marginalized on our own streets. The Obama family offers our condolences to Robin's family, his friends, and everyone who found their voice and their verse thanks to Robin Williams.»
(IT)
«Robin Williams è stato un aviatore, un dottore, un genio, una tata, un presidente, un professore, Peter Pan e molto altro ancora. Ma era unico nel suo genere. È arrivato nelle nostre vite come un alieno, ma ha finito per toccare ogni elemento dello spirito umano. Ci ha fatto ridere. Ci ha fatto piangere. Ha dato il suo incommensurabile talento liberamente e generosamente a coloro che ne avevano più bisogno, dalle nostre truppe di stanza all'estero agli emarginati nelle nostre strade. La famiglia Obama offre le proprie condoglianze alla famiglia di Robin, ai suoi amici e a tutti coloro che hanno trovato la propria voce grazie a Robin Williams.»
(Barack Obama, 44º presidente degli Stati Uniti d'America[32])
In seguito alla sua morte, numerosi fan crearono memoriali improvvisati presso la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame[33] e in vari luoghi inerenti alla sua carriera, come il parco pubblico a Boston che si vede in Will Hunting - Genio ribelle;[34] la casa a Pacific Heights, San Francisco, utilizzata in Mrs. Doubtfire;[35] la fabbrica in disuso della Parrish Shoes a Keene (New Hampshire), dove furono filmate alcune scene di Jumanji;[36] e la villetta a Boulder, Colorado, utilizzata in Mork & Mindy.[37]
Il 9 settembre 2014, la PBS mandò in onda uno speciale di un'ora dedicato alla carriera di Williams,[41] e il 27 settembre 2014, molte stelle del cinema e celebrità presero parte a una cerimonia svoltasi a San Francisco per celebrare la vita e la carriera dell'artista.[42]
In seguito alla morte di Williams, la band inglese Iron Maiden gli dedicò una canzone intitolata Tears of a Clown, inclusa nell'album The Book of Souls[43].
Il 29 febbraio 2016, un tunnel, dipinto con i colori dell'arcobaleno, situato sulla Highway 101 a nord del Golden Gate Bridge, fu rinominato "Robin Williams Tunnel".[44]
Nel 2018, la HBO produsse un documentario sulla carriera e la vita di Williams. Diretto da Marina Zenovich, il film, intitolato Nella mente di Robin Williams, fu mostrato anche al Sundance Film Festival.[45] Lo stesso anno, un murale dedicato a Robin Williams fu dipinto a Market Street, San Francisco.[46] Nel 2018 fu pubblicata la biografia di Robin Williams scritta dal giornalista del New York Times David Itzkoff,[47] intitolata semplicemente Robin.[48]
Williams fu amico dell'attore Christopher Reeve, con cui condivise gli anni alla Juilliard School di New York. Nel 1995 Reeve ebbe un incidente a cavallo che lo rese tetraplegico e in quest'occasione Williams contribuì economicamente all'assistenza medica e alle ricerche sulla malattia[51].
Dopo dieci anni di matrimonio, nel 1988 divorziò dalla prima moglie, la ballerina Valerie Velardi, dalla quale aveva avuto Zachary (1983), perché i giornali insinuarono una sua relazione con Marsha Garces, che in quel periodo faceva da babysitter al figlio; in realtà Valerie non apprezzava il nuovo stile di vita e non voleva ostacolare la carriera di Williams, così si lasciarono, e la relazione tra lui e Marsha iniziò un anno dopo.[52] Nel 1989 sposò Marsha e da lei ebbe due figli: Zelda (1989) e Cody Alan (1991). Nel 2008 i due annunciarono di non essere più sposati e nel 2011 l'attore si sposò per la terza volta con Susan Schneider, una graphic designer conosciuta nel 2009.
Nel marzo del 2009, in seguito a un malore, dovette rinviare quattro date del suo one-man showWeapons of Self-distruction ("Armi di autodistruzione"). Le sue condizioni si aggravarono a tal punto che il 5 marzo fu ricoverato in terapia intensiva in un ospedale di Miami. Benché migliorato, l'11 marzo l'attore subì un'operazione di sostituzione della valvola aortica e riparazione della valvola mitrale con una valvola di tessuto animale[53].
Robin Williams era un appassionato di ciclismo[54] e aveva una collezione di 87 biciclette che sono state battute a un'asta benefica dai tre figli; molte biciclette sono italiane, specialmente fra quelle che hanno raggiunto le quotazioni più alte (Colnago Master Pista, La Carrera; Dario Pegoretti, Responsorium; Bianchi, Mega Pro XL Reparto Corse Team Replica; Pinarello Dogma 6.1)[55].
1987 – Candidatura al miglior performance individuale in un programma di varietà o musicale per Carol and Carl and Whoopi and Robin
1988 – Candidatura al miglior performance individuale in un programma di varietà o musicale per ABC Presents A Royal Gala
2008 – Candidatura al miglior guest star per Law & Order - Unità vittime speciali
Doppiatori italiani
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Robin Williams è stato doppiato da:
Carlo Valli in Tempi migliori, Good Morning, Vietnam, L'attimo fuggente, Cadillac Man - Mister occasionissima, L'altro delitto, Toys - Giocattoli, Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre, Le cinque vite di Hector, Nine Months - Imprevisti d'amore, A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar, Piume di struzzo, Jack, L'agente segreto, Hamlet, Harry a pezzi, Flubber - Un professore tra le nuvole, Will Hunting - Genio ribelle, Al di là dei sogni, Patch Adams, Law & Order - Unità vittime speciali, One Hour Photo, Insomnia, The Final Cut, House of D - Il mio amico speciale, Un amore sotto l'albero, The Big White, Vita da camper, L'uomo dell'anno, Licenza di matrimonio, La musica nel cuore - August Rush, Il papà migliore del mondo, Daddy Sitter, Big Wedding, The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca, The Face of Love, 90 minuti a New York, Natale con i tuoi
Marco Mete in Le avventure del barone di Munchausen, Risvegli, La leggenda del re pescatore, Hook - Capitan Uncino, Homicide, Friends, Jumanji, Due padri di troppo, Jakob il bugiardo, L'uomo bicentenario, Una voce nella notte, Una notte al museo, Una notte al museo 2 - La fuga, Louie, Wilfred, The Crazy Ones, Boulevard, Notte al museo - Il segreto del faraone
«Resta amarezza nel pensare alla sofferenza di un uomo che ha fatto sorridere, ridere ed emozionare così tanto davanti alle sue magistrali interpretazioni»
«La complessità che il regista e lo sceneggiatore offrono al protagonista [...] lo libera dagli schemi imposti da fumetto e cartoon ma al contempo lo allontana dalle soluzioni facili dando origine anche a siparietti da musical che spiazzano ancor di più la platea»
^Paura per Robin Williams: ricoverato, su tgcom24.mediaset.it, 5 marzo 2009. URL consultato l'11 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).