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Anna Maria Tarantola
Presidente della Rai
Durata mandato	8 giugno 2012 –; 5 agosto 2015
Predecessore	Paolo Garimberti
Successore	Monica Maggioni
Vicedirettrice generale della Banca d'Italia
Durata mandato	20 gennaio 2009 –; 12 luglio 2012
Vice di	Fabrizio Saccomanni
Predecessore	Antonio Finocchiaro
Successore	Fabio Panetta
Dati generali
Università	London School of Economics and Political Science; Università Cattolica del Sacro Cuore;

Anna Maria Tarantola (Casalpusterlengo, 3 febbraio 1945) è una banchiera e dirigente pubblica italiana, già dirigente della Banca d'Italia, presidente della Rai dall'8 giugno 2012 al 5 agosto 2015, giorno in cui le è succeduta la giornalista Monica Maggioni.

Biografia

Studi

Ha conseguito la laurea in Economia e commercio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 1969; ha proseguito gli studi presso la London School of Economics, ottenendo un master. Durante il periodo di studi presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore ha soggiornato presso il collegio femminile Marianum, istituzione storica dell'ateneo milanese.

Carriera

È stata assunta alla Banca d'Italia nel 1971 nell'Ufficio Vigilanza della sede di Milano. Nel 1996 divenne direttrice della succursale di Varese e nel 1998 torna a Milano per dirigere la Direzione Intermedia di Vigilanza - Cambi. Successivamente lavora come dirigente a Brescia e Bologna.^[1] Nel 2006 diventa Funzionaria Generale della Banca D'Italia, carica che ricopre fino al 2009, quando diventa vicedirettrice generale.^[1] Ha insegnato Controlli pubblici nel settore creditizio, corso universitario tenuto presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Nel mese di giugno 2014 viene indagata dalla Guardia di Finanza per usura, insieme ai vertici di Mps, UniCredit, BNL e BpBari, in qualità di ex capo della Vigilanza di Bankitalia. Anche il ministro dell'Economia del Governo Letta, Fabrizio Saccomanni, ex direttore generale della Banca d'Italia, viene indagato.

Presidente della Rai

L'8 giugno 2012 è stata designata dal governo Monti alla presidenza della Rai.^[2] La sua nomina è stata prima ratificata dalla maggioranza del consiglio di amministrazione della Rai il 10 luglio, per poi essere approvata definitivamente, il giorno 12, dalla Commissione Vigilanza Rai, dopo un vivace dibattito per la modifica dei poteri all'interno dell'azienda voluti da Monti non previsti nella cosiddetta legge Gasparri del 2004. Rimane in carica fino al 5 agosto 2015 quando le succede Monica Maggioni.

Santa Sede

Anna Maria Tarantola è impegnata con la Fondazione Pontificia Centesimus Annus Pro Pontifice (CAPP), con sede presso la Segreteria di Stato della Santa Sede; è presidente di questa fondazione dal 2019.

Vita privata

Anna Maria Tarantola è coniugata con il commercialista milanese Carlo Ronchi. La coppia ha due figlie: Paola Emilia e Cristina. A proposito di ciò, nel suo percorso professionale la Tarantola ha spesso fatto dichiarazioni in difesa delle donne, sostenendo come sia impensabile che le donne debbano scegliere tra vita professionale e familiare, ed ha spesso denunciato i pregiudizi che esistono ancora oggi nel mercato del lavoro.^[1]

Onorificenze

Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana

— Roma— 27 dicembre 1994^[3]

Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana

— Roma— 27 dicembre 2005^[4]

Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana

— Roma— 26 febbraio 2009^[5]

Note

^ ^a ^b ^c Chi è Anna Maria Tarantola in tg1.rai.it Archiviato il 19 febbraio 2014 in Internet Archive.
^ Rai: Anna Maria Tarantola nuovo presidente, su corriere.it. URL consultato il 9 giugno 2012.
^ Anna Maria Tarantola, su quirinale.it. URL consultato il 20 gennaio 2022.
^ Anna Maria Tarantola, su quirinale.it. URL consultato il 20 gennaio 2022.
^ Anna Maria Tarantola, su quirinale.it. URL consultato il 20 gennaio 2022.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

Tarantola, Anna Maria, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Registrazioni di Anna Maria Tarantola, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
Biografia sul sito della Banca d'Italia, su bancaditalia.it. URL consultato l'8 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2012).
Cenni Biografici sul sito di Praesidium, su praesidiumsgr.com. URL consultato il 10 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2016).