Secondo una versione che risale al Cinquecento, riportata anche da Christopher Hibbert,[5] si tratterebbe del figlio nato dalla relazione tra Lorenzo II (o Giulio) e una serva mulatta di casa Medici, identificata nei documenti come Simonetta da Collevecchio,[4][6][7][8] già al servizio di Alfonsina Orsini a Roma.[8][9][10] Questa versione fu messa in discussione da Giorgio Spini che nel 1960 la definì infondata, in quanto egli riteneva che la madre fosse più verosimilmente una contadina della campagna romana andata poi in sposa ad un vetturale del Lazio.[2]
Per via della sua carnagione olivastra e le sue fattezze fu soprannominato "il Moro".
Con la capitolazione della Repubblica fiorentina al termine dell'assedio di Firenze del 1530, per l'accordo di Barcellona tra l'imperatore Carlo V e il papa Clemente VII, appoggiato dalle armi spagnole divenne il nuovo padrone di Firenze.
Signoria su Firenze
Una volta assunto il potere a Firenze, Alessandro cominciò quella trasformazione delle istituzioni repubblicane fiorentine, che invece il trattato di resa della città gli imponeva di rispettare e che sarebbe poi stata portata a termine da Cosimo I, suo lontano cugino e suo successore al governo. Ad esempio Alessandro, avendo vissuto sempre alla corte imperiale di Carlo V, ne portò a Firenze gli usi, come quello di circondarsi di una guardia di Lanzi armata di alabarde, che spaventarono e sconcertarono i fiorentini, usi a vedere anche i più autoritari tra i Medici, comportarsi con ben altra discrezione.
Alessandro dunque cominciò a imprimere un tipico carattere sempre più "principesco" al proprio governo e a eliminare i simboli, cari ai fiorentini, delle istituzioni repubblicane e comunali. Tra queste iniziative la più significativa fu certamente quella di incaricare Benvenuto Cellini (che ne riferisce nella sua autobiografia) di preparare monete di taglio diverso dal fiorino, con la propria immagine. Inoltre Alessandro pretese (di nuovo contro i trattati) la consegna di tutte le armi possedute da privati cittadini, il che non gli impedì di morire, poco dopo, trafitto da un suo parente, Lorenzino de' Medici con il quale aveva un rapporto poco chiaro, che alcuni accenni (celebre la descrizione di Cellini) vorrebbero addirittura omoerotico.
Con il suo governo, le istituzioni fiorentine conservavano una parvenza di democrazia solo attraverso un simbolico Consiglio dei Duecento e un simbolico Senato, composto dal 1532 di quarantotto membri nominati a vita con un blando potere decisionale, più che altro consultivo. E la carica di senatore rimase un'alta onorificenza anche per tutto il successivo periodo del Granducato di Toscana.
Nel 1536 alla fine di una battuta di caccia sul Montalbano insieme all'imperatore Carlo V, si fermò a riposare a Villa La Magia, che diverrà possedimento dei Medici nel 1581 su interessamento di Francesco I, secondo Granduca di Toscana.
Assassinio
Venne assassinato in una congiura ordita da Lorenzino de' Medici (suo lontano parente, nonché ultimo esponente del ramo Popolano della famiglia), senza un apparente motivo, forse spinto da un oscuro risentimento o dai gloriosi ideali umanistici del tirannicidio.[2] Lorenzino lo attrasse con un pretesto in casa propria, nella notte fra il 6 e il 7 gennaio 1537, e lo assassinò con l'aiuto di un sicario.[2]
Dopo il suo assassinio, a Firenze si affrettarono a dare alla città un nuovo successore, un altro rampollo del ramo collaterale della casata, Cosimo di Giovanni delle Bande Nere de' Medici, cugino di secondo grado di Lorenzino, per prevenire moti popolari o mosse da parte di Carlo V d'Asburgo.[2] Alessandro chiudeva, però, la storia del ramo primogenito dei Medici, in quanto egli non aveva altri figli se non illegittimi, dei quali il primogenito, Giulio, era troppo piccolo per potere governare.[2] Del resto, né costui né le sue due sorelle minori, Giulia e Porzia, fecero in seguito parlare di sé.[2]
Alessandro sposò a Firenze la figlia naturale (poi legittimata) dell'imperatore Carlo V, Margherita d'Asburgo, il 13 giugno 1536[11], ma il loro breve matrimonio non ebbe alcuna discendenza.
^A Lorenzo viene attribuita la paternità di Alessandro de' Medici, primo duca di Firenze, nato nel 1510 dalla relazione con una serva di sua madre Alfonsina, Simonetta da Collevecchio. Tale paternità è stata tuttavia vittima di speculazioni e si ritiene che l'attribuzione a Lorenzo sia solo un pretesto per coprire la "scappatella" dell'allora cardinale Giulio de' Medici (futuro papa Clemente VII), forse reale padre di Alessandro.
^ab(EN) Catherine Fletcher, The Black Prince of Florence. The Spectacular Life and Treacherous World of Alessandro de' Medici, Oxford, Oxford University Press, 2016, pp. 14-18, ISBN9780190612726.
^(EN) Christopher Hibbert, The House of Medici Its Rise and Fall, HarperCollins Publishers, 2012 [1974], p. 471, ISBN978-0-06-222819-2.
«and Alessandro, presented as the son of Lorenzo, Duke of Urbino, but rumoured to be Cardinal Giulio's son either by a Moorish slave from Naples or by a peasant woman from the Roman Campagna.»
^Cognome datole ad hoc in quanto proveniente da Collevecchio
^ab Ippolita Douglas Scotti, 100 personaggi che hanno fatto la storia di Firenze, Roma, Newton Compton Editori, 2020, p. 144, ISBN978-88-227-4358-9.
«Anche Giulio, nel 1510, ebbe un figlio illegittimo, Alessandro il Moro, concepito con una mulatta probabilmente di origini saracene, riconosciuta dai documenti storici come Simonetta da Collevecchio, serva di Alfonsina Orsini, moglie di Piero il Fatuo.»
«Alessandro, made Duke of Florence in 1531 by the Holy Roman Emperor Charles V, was Pope Clement VII's illegitimate son, whom he fathered when he was still Cardinal Giulio de' Medici. Alessandro's mother was a Moroccan slave girl, and portraits of him show he was unquestionably black.»
^(EN) Lilian H. Zirpolo, Michelangelo: A Reference Guide to His Life and Works, Lanham, Rowman & Littlefield, 2020, p. 111.
«Alessandro's mother may have been a servant of African descent named Simonetta Collevecchio, working in the Medici household. This would explain Alessandro's dark complexion.»
^ Carlo De Lellis, Discorsi delle famiglie nobili del Regno di Napoli, vol. 1, Napoli, Onofrio Savio, 1654, p. 144.
Bibliografia
(EN) John K. Brackett, Race and Rulership: Alessandro de' Medici, First Medici Duke of Florence, 1529-1537, in T.F. Earle e K.J.P. Lowe (a cura di), Black Africans in Renaissance Europe, Cambridge, Cambridge University Press, 2005,
M. Rastrelli, Storia d'Alessandro de' Medici primo duca di Firenze, 2 voll., Firenze, Benucci, 1781 [1]
(EN) Catherine Fletcher, The Black Prince of Florence. The Spectacular Life and Treacherous World of Alessandro de' Medici, Oxford, Oxford University Press, 2016, ISBN9780190612726. (edizione italiana tradotta da Mariacristina Cesa: Il principe maledetto di Firenze. La spettacolare vita e l'infido mondo di Alessandro de' Medici, Roma, Newton Compton, 2016)
Alessandro de Medici: articolo sul sito web CBS in cui si discute la sua discendenza e i suoi eredi (Nota: l'articolo in questione contiene almeno un errore elementare riguardo alle note tombe). Aggiornato in A View on Race and the Art World.