Di rosso alla croce d'argento caricata in cuore del torello furioso d'azzurro ed attraversata da un lambello di tre pendenti dello stesso; il tutto abbassato al capo d'oro con il quartiere franco nero leone d'argento armato e lampassato di rosso.
Ornamenti esteriori
Sullo scudo corona tinta d'oro, accompagnata sotto da nastri annodati nella corona scendenti e svolazzanti in sbarra e in banda ai lati dello scudo, rappresentativi delle ricompense al valore. Sotto su lista bifida d'oro, svolazzante, concavità rivolta verso l'alto, il motto "Nulla via invia"
Storia
Le origini del reggimento risalgono al 1º novembre 1887, quando venne costituito il Reggimento artiglieria da montagna, con due brigate cedute dai reggimenti artiglieria da fortezza 14° e 16°. Il 1º ottobre 1909 quando il reggimento trasferì cinque batterie al costituendo 2º reggimento artiglieria da montagna assunse diventa la denominazione di 1º Reggimento artiglieria, al comando del maggiore Pietro Lanfranco.
Viene ricostituito nel 1952 con sede a Rivoli come Reggimento artiglieria da montagna, con i gruppi "Aosta", "Susa" e "Pinerolo". Il 1º luglio 1957 va in aiuto delle popolazioni del cuneese colpite da un'alluvione meritando una medaglia d'argento al valor civile.
Nel 1975 con la ristrutturazione dell'Esercito Italiano che tra le altre cose aboliva il livello reggimentale, veniva sciolta e rimanevano in vita solamente il gruppo "Pinerolo" e il gruppo "Aosta" il quale ereditava bandiera e tradizioni del reggimento ed entrava nella brigata alpina "Taurinense".
Con il ripristino del livello reggimentale nell'Esercito Italiano, il 19 settembre 1992, il Reggimento veneva ricostituito sulla base del Gruppo "Aosta" prendendo la denominazione 1º Reggimento artiglieria da Montagna, alle dipendenze della Brigata alpina "Taurinense".
Nel 2001 viene denominato 1º Reggimento artiglieria terrestre. Nel 2000 e 2002 viene inviato in Kossovo in missione di pace, nel 2003 e 2004 in Afghanistan e nel 2005 partecipa alla missione "Joint Decisive Endeavour" in Kossovo.
Il reggimento è alimentato da volontari in ferma breve e in servizio permanente.
Soccorso alla popolazione
Giugno/luglio 1957 i reparti del Reggimento si prodigavano per più giorni nel portare aiuto alle popolazioni della Val Varaita colpite da un violento nubifragio che aveva causato l'isolamento di numerosi centri abitati rimasti isolati, sgombrando edifici pericolanti, deviando le acque dei fiumi in piena, ripristinando e mantenendo collegamenti di fortuna e rifornendo di viveri, materiali e medicinali le popolazioni colpite; per l'opera prestata il reggimento venne decorato di medaglia d'argento al valor civile.
Ottobre/novembre 2011 una componente di oltre 130 uomini più un plotone Genio del 32º Reggimento genio guastatori sono intervenuti in soccorso delle popolazioni colpite dalle alluvioni occorse nelle 5 Terre e nella città di Genova.
Febbraio 2012: aliquote di personale e mezzi del 1º Reggimento artiglieria terrestre sono mobilitati per l'emergenza maltempo e sono intervenuti per ripristinare la viabilità a Potenza, Melfi, Lagonegro e Forenza.[1]
Struttura
comando di reggimento
batteria di supporto logistico
batteria acquisizione obiettivi
gruppo artiglieria da montagna "Aosta"
40ª batteria obici
Onorificenze
Nella sua storia il 1º Reggimento artiglieria terrestre (montagna) ha meritato le seguenti onorificenze alla bandiera:[2]
«All’alba del 9 settembre 1943 il Gruppo artiglieria alpina "Aosta" prontamente schieratosi reagiva con fermezza alla perfida insidia tedesca. Nei continui durissimi, sanguinosi, combattimenti protrattisi per oltre un anno, unitamente a formazioni di patrioti jugoslavi, dominava con spirito eroico ogni difficoltà superava ogni rischio imponendosi all’ammirazione di tutti. Blocco granitico di volontà combattiva, manteneva alto in ogni circostanza il prestigio delle armi italiane dimostrando, in un’ora di smarrimento e di dolore, incrollabile fede nei destini della Patria ed indomabile volontà di lotta e di rinascita» — (Montenegro - Sangiaccato - Albania 9 settembre 1943 - 31 ottobre 1944 - al Gruppo di artiglieria alpina "Aosta"). — Decreto 31 dicembre 1947
«Abbattutosi un violento nubifragio su una vasta zona montana ed essendo numerosi centri abitati rimasti isolati od in procinto di essere travolti dai corsi d’acqua in piena, i reparti del Reggimento si prodigavano per più giorni ed affrontando gravi pericoli, con perizia, valore e nobile spirito di abnegazione, nel portare aiuto ai bisognosi, nello sgombrare edifici pericolanti, nel deviare le acque dei fiumi in piena, nel ripristinare e mantenere collegamenti di fortuna, nonché nel rifornire di viveri, materiali e medicinali le popolazioni colpite, riportandone la commossa riconoscenza» — Val Varaita, giugno-luglio 1957 — Decreto 26 novembre 1957
«In segno di viva, tangibile riconoscenza per il generoso contributo offerto alle operazioni di soccorso sviluppate dalle unità C.R.I. in favore delle popolazioni colpite dall'alluvione del novembre 1994 » — Piemonte, novembre 1994