Nel decennio del 1890 lavorò presso il tempio mortuario di Hatshepsut a Deir el-Bahari, dove fu aiutato da D. G. Hogarth, Somers Clarke e Howard Carter. Nel 1903-1906 tornò a Deir el Bahri per scavare il tempio di Mentuhotep, aiutato da H. R. Hall. Nel 1910 studiò la necropoli reale di Abido, per poi effettuare i suoi ultimi scavi nell'Osireion di Abido, bloccati con lo scoppio della prima guerra mondiale.
Naville ricevette numerosi premi internazionali, e fu l'autore di molte pubblicazioni riguardanti sia gli scavi che i suoi studi sui testi. Morì a Malagnou (oggi quartiere di Ginevra) nel 1926.
Naville fu un archeologo della vecchia scuola, che si concentrava nello scavo di grandi quantità di materiale facendo meno attenzione ai piccoli dettagli. Nel corso della vita fu criticato da W. M. Flinders Petrie a causa della sua metodologia di lavoro, e D. G. Hogarth fu inviato dall'EES per controllare e documentare il suo lavoro a Deir el-Bahari. Le sue pubblicazioni ne dimostrano la carenza di dettaglio, ma sono anche un classico esempio dell'archeologia di quel tempo.
Bibliografia
Warren R. Dawson e Eric P. Uphill, Who Was Who in Egyptology, 2ª edizione, Londra, 1972