In archeologia la necropoli (dal greconekros, morto e polis, città) designa un agglomerato di tombe, disposte sovente in modo disordinato, ma talvolta integrate in un complesso di tipo urbanistico.
Il termine, corrispettivo del moderno cimitero, viene generalmente utilizzato per indicare i luoghi di sepoltura vicini ai centri antichi.
L'architettura tombale e le caratteristiche sepolcrali presentano differenze a seconda delle epoche, delle civiltà e delle credenze religiose dei popoli, che hanno influenzato il tipo cimiteriale.
Nei luoghi a lunga frequentazione possono coesistere differenti sepolture di diversi tipi, spesso connesse tra loro: è il caso del cimitero del Dipylon ad Atene, che presenta esempi di tombe che vanno dall'età geometrica greca al periodo ellenistico.
Di particolare importanza per la conoscenza della civiltà egizia sono i siti archeologici della necropoli di Saqqara, quella reale di Giza e quella della valle dei Re presso Tebe.