Le politiche monetarie della zona euro sono regolate dalla Banca centrale europea, che ha sede a Francoforte sul Meno in Germania. L'armonizzazione delle politiche economiche e fiscali dell'area euro è agevolata dalle periodiche riunioni dell'Eurogruppo,[1] organismo composto dai Ministri dell'economia e delle finanze degli Stati aderenti alla valuta comune che tradizionalmente precede i vertici dell'Ecofin. Dal 2008 informalmente, e dal 2012 anche secondo i trattati, la direzione della politica economica e della governance della zona euro è stata assunta dal Vertice euro, la riunione dei capi di Stato o di governo degli Stati che hanno adottato l'euro che si riunisce almeno due volte all'anno a margine del Consiglio europeo.
L'euro entrò in vigore come moneta non fisica il 1º gennaio 1999 in undici degli allora quindici stati membri dell'Unione;[5][6] a questi si aggiunse la Grecia, che rientrò nei parametri economici richiesti nel 2000[7][8] e fu ammessa nell'eurozona il 1º gennaio 2001. In questi primi dodici Stati l'euro entrò ufficialmente in circolazione il 1º gennaio 2002 sotto forma di monete e banconote.
Nel 2006 un tredicesimo Stato, la Slovenia, entrata nell'Unione nel 2004, dimostrò di possedere i parametri economici necessari per l'adesione alla divisa comune e fu ammessa nella zona euro il 1º gennaio 2007.[9][10] Pochi giorni dopo, il 15 gennaio, il tallero sloveno fu ufficialmente considerato fuori corso.
Dei ventisette attuali stati membri dell'Unione europea, sette utilizzano ancora una valuta nazionale diversa dall'euro. Fra questi, solamente la Danimarca è in possesso di una deroga ai protocolli del Trattato di Maastricht: a essa non è legalmente richiesto di unirsi all'euro, a meno che il suo governo non decida altrimenti.
In Danimarca un referendum sull'unione all'euro si è tenuto il 28 settembre 2000, con il risultato di un 53,2% di voti contrari[32]. Il 22 novembre 2007, il Governo danese ha dichiarato l'intenzione di indire un nuovo referendum sull'introduzione dell'euro nel Paese[33].
Fra gli altri stati membri dell'Unione europea privi di deroga si segnala la posizione peculiare della Svezia, che decise nel 1997 di non utilizzare l'euro e quindi da allora evita di proposito di rispettare i criteri di un tasso di cambio stabile. Nel paese si è tenuto un referendum relativo all'adozione della moneta unica il 14 settembre 2003; gli elettori hanno votato contro la proposta, con un 41,8% di sì superato da un 56,1% di no, in un clima di tensione dovuto all'uccisione della Ministra degli esteriAnna Lindh, convinta europeista. Tale risultato ha di fatto rinviato sine die la decisione di ingresso nell'Eurozona.
Per tutti i rimanenti sei membri dell'Unione europea è prevista l'adozione all'euro, una volta soddisfatte tutte le condizioni necessarie.
Accesso al Sistema monetario europeo
Una permanenza di due anni nel meccanismo SME-2 rappresenta un prerequisito necessario per poter aderire alla zona euro. Al 2023, le valute aderenti sono la corona danese (fin dall'istituzione dell'euro) e il lev bulgaro. Si prospetta l'adesione futura delle valute di Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Ungheria.
Il lev bulgaro, dal 1º luglio 1997 fissato unilateralmente a quota 1,000 contro il marco tedesco, con l'arrivo dell'euro è fissato a 1,95583 contro quest'ultimo, vale a dire il cambio del marco tedesco contro l'euro.
Uso dell'euro al di fuori dell'Unione europea
Oltre che nei venti stati dell'eurozona, l'euro è utilizzato anche da sei stati non facenti parti dell'Unione europea in virtù di accordi bilaterali con l'UE, siglati tramite singoli stati membri, o a seguito dell'adozione unilaterale della moneta unica europea. Gli stati che hanno adottato l'euro a seguito di accordi bilaterali hanno la possibilità di coniare monete in euro (ma non banconote) come gli stati membri dell'eurozona; gli stati che hanno adottato l'euro unilateralmente non possono coniare proprie monete in euro. In ogni caso, né gli uni né gli altri si considerano parte dell'eurozona.
Inoltre, dal 4 novembre 2004 a seguito di una Convenzione postale con l'Italia, utilizza l'euro il Sovrano Militare Ordine di Malta, riconosciuto soggetto di diritto internazionale senza territorio.
I francobolli emessi e le tariffe postali dalla sede di Vienna dell'ONU sono denominati in euro.
Uso dell'euro a seguito di accordi bilaterali con l'Unione europea
Andorra, Monaco, San Marino e Città del Vaticano utilizzano l'euro come moneta ufficiale, nonostante non siano ufficialmente membri dell'UE e non abbiano rappresentanti nel consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), poiché impiegavano in precedenza le valute locali che sono state sostituite dalla moneta unica. Tutti i quattro microstati possono coniare monete proprie, con i loro simboli sul retro[34].
Inoltre usano bilateralmente l'euro le basi sovrane a Cipro di Akrotiri e Dhekelia appartenenti al Regno Unito che hanno utilizzato fino al 31 dicembre 2007 la lira cipriota e sono tuttora l'unico territorio britannico a utilizzare l'euro.
Grazie a una specifica clausola prevista nei trattati dell'Unione europea, è stata possibile la rinegoziazione degli accordi conclusi tra Monaco, San Marino e Città del Vaticano con gli Stati membri, rispettivamente la Francia per Monaco e l'Italia per San Marino e Città del Vaticano. Gli accordi vietano la stampa di banconote e fissano dei quantitativi annui per la coniazione delle monete. I quantitativi sono stabiliti in termini assoluti per San Marino e Città del Vaticano e adeguati annualmente sulla base dell'indice dei prezzi al consumo. Per il Principato di Monaco, invece, il contingente annuale è determinato in termini relativi come quota del volume di monete coniate dalla Francia in un anno solare. Il principato di Andorra conferì unilateralmente valore legale all'euro e nel 2003 avanzò formale richiesta per la conclusione di un accordo monetario con l'Unione analogo a quello siglato con San Marino, Città del Vaticano e Principato di Monaco; i negoziati si conclusero nel dicembre 2011[35] con previsione di iniziare a coniare le monete in euro a corso legale a partire dal 2014[36]. Dopo un rinvio ad agosto 2014, Andorra ha cominciato finalmente ad emettere propria moneta il 15 gennaio 2015.
A seguito della Convenzione postale tra le Poste magistrali del Sovrano Militare Ordine di Malta e Poste Italiane del 4 novembre 2004, l'Ordine denomina le proprie emissioni filateliche e le tariffe postali in Euro abbandonando definitivamente la tradizionale denominazione in Scudi, Tarì e Grani. Permangono le emissioni numismatiche con valori nominali tradizionali riservati a un circuito di collezionisti.
Il Montenegro e la repubblica del Kosovo, che utilizzavano il marco tedesco come loro valuta, hanno adottato unilateralmente l'euro, anche se non hanno alcun accordo legale con l'UE. Questi due stati, non avendo stipulato accordi con l'UE, non hanno la possibilità di coniare monete di euro.
Le città di Melilla e Ceuta, le isole Canarie e i possedimenti spagnoli del Nordafrica (plazas de soberanía) utilizzano la moneta unica in quanto appartenenti al territorio spagnolo e, pertanto, all'Unione europea.
Territori legati al Portogallo
Le regioni autonome portoghesi Azzorre e Madera hanno adottato l'euro in quanto appartenenti al territorio portoghese e, pertanto, all'Unione europea.
Le nazioni dotate di una divisa nazionale agganciata a una valuta confluita nell'euro si sono di conseguenza agganciate all'euro: è il caso del marco bosniaco della Bosnia ed Erzegovina.
Per decisione del Consiglio, su richiesta di Francia e Portogallo, l'euro ha sostituito sia il franco, nelle parità centrali con le due unioni africane che utilizzano il franco CFA e con l'unione monetaria del franco CFP, sia l'escudo portoghese nella convertibilità fissa con l'escudo capoverdiano[38].
^2000/427/EC Decisione del Consiglio del 19 giugno 2000 a norma dell'articolo 122, paragrafo 2, del trattato CE per l'adozione da parte della Grecia alla moneta unica il 1º gennaio 2001. Cfr. Gazzetta ufficiale delle Comunità europee L 167 del 7 luglio 2000 (PDF), su eur-lex.europa.eu..
^Regolamento (CE) n. 2596/2000 del Consiglio, del 27 novembre 2000, che modifica il regolamento (CE) n. 974/98 relativo all'introduzione dell'euro. Cfr. Gazzetta ufficiale delle Comunità europee L 300 del 29.11.2000 (PDF), su eur-lex.europa.eu. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2013)..
^2006/495/CE Decisione del Consiglio dell'11 luglio 2006 a norma dell'articolo 122, paragrafo 2, del trattato CE per l'adozione da parte della Slovenia alla moneta unica il 1º gennaio 2007. Cfr. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 195 del 15 luglio 2006 (PDF), su eur-lex.europa.eu..
^Regolamento (CE) n. 1647/2006 del Consiglio, del 7 novembre 2006, che modifica il regolamento (CE) n. 974/98 relativo all'introduzione dell'euro. Cfr. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 309 del 9 novembre 2006 (PDF), su eur-lex.europa.eu. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2013)..
^2007/503/CE Decisione del Consiglio del 10 luglio 2007 a norma dell'articolo 122, paragrafo 2, del trattato CE per l'adozione da parte di Cipro alla moneta unica il 1º gennaio 2008. Cfr. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 186 del 18 luglio 2007 (PDF), su eur-lex.europa.eu..
^Regolamento (CE) n. 835/2007 del Consiglio, del 10 luglio 2007, che modifica il regolamento (CE) n. 974/98 per quanto concerne l'introduzione dell'euro a Cipro. Cfr. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 186 del 18 luglio 2007 (PDF), su eur-lex.europa.eu. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2013)..
^2007/504/CE Decisione del 10 luglio 2007 a norma dell'articolo 122, paragrafo 2, del Trattato per l'adozione da parte di Malta alla moneta unica il 1º gennaio 2008. Cfr. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 186 del 18 luglio 2007 (PDF), su eur-lex.europa.eu..
^Regolamento (CE) n. 836/2007 del Consiglio, del 10 luglio 2007, che modifica il regolamento (CE) n. 974/98 per quanto concerne l'introduzione dell'euro a Malta. Cfr. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 186 del 18 luglio 2007 (PDF), su eur-lex.europa.eu. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2013)..
^2008/608/CE Decisione del Consiglio dell'8 luglio 2008 a norma dell'articolo 122, paragrafo 2, del trattato CE per l'adozione da parte della Slovacchia alla moneta unica il 1º gennaio 2009. Cfr. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 195 del 24 luglio 2008 (PDF), su eur-lex.europa.eu..
^Regolamento (CE) n. 693/2008 del Consiglio, dell'8 luglio 2008, che modifica il regolamento (CE) n. 974/98 per quanto concerne l'introduzione dell'euro in Slovacchia. Cfr. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 195 del 24 luglio 2008 (PDF), su eur-lex.europa.eu..
^2010/416/UE Decisione del Consiglio, del 13 luglio 2010, a norma dell'articolo 140, paragrafo 2, del trattato, relativa all'adozione dell'euro da parte dell'Estonia il 1º gennaio 2011. Cfr. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 196 del 28 luglio 2010 (PDF), su eur-lex.europa.eu.
^Regolamento (UE) n. 670/2010 del Consiglio, del 13 luglio 2010, che modifica il regolamento (CE) n. 974/98 per quanto concerne l'introduzione dell'euro in Estonia. Cfr. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 196 del 28 luglio 2010 (PDF), su eur-lex.europa.eu..
^Anche il Regno Unito, membro dell'Unione europea dal 1º gennaio 1973 al 31 gennaio 2020, non ha mai adottato l'euro in deroga ai trattati europei.
^Nei paesi scandinavi la questione è abbastanza complessa e dibattuta. Infatti uno dei simboli della sovranità nazionale è proprio la moneta. Si può comprendere come possa essere complessa la discussione in paesi dal profilo nazionale molto forte come quelli scandinavi. Un altro punto non trascurabile del punto di vista scandinavo è l'effettiva necessità della cosa: alcuni reputano che sarebbe più importante lavorare per tentare di unificare i codici civili e penali, ma soprattutto il civile, piuttosto che intraprendere la via della moneta unica che viene vista come esclusivamente simbolica e quindi prematura. Naturalmente l'unificazione dei codici è cosa di ben diversa utilità ma anche complessità rispetto a una moneta unica e -sostengono i detrattori- di ben minore visibilità politica per gli ideatori.
^abAutori vari. Regimi monetari e di cambio tra l'area dell'euro e alcuni paesi terzi e territori. «Bollettino mensile della Banca centrale europea», aprile 2006, 89-99.
Bibliografia
Alicia Hinarejos, The Euro Area Crisis in Constitutional Perspective [1 ed.], 0198714955, 9780198714958, Oxford University Press, 2015.