Nel 1820 venne realizzata Porta San Ferdinando,[4] all'estremo margine meridionale della cinta muraria, e nei decenni successivi si rafforzò l'asse dell'attuale Viale Francesco Crispi al posto del precedente percorso che, attraversando il cosiddetto Campo di Fossa, portava a Porta di Bagno.[1] Nei decenni successivi si assistette ad una progressiva lottizzazione di tutta l'area mediante l'edificazione di ville private, per lo più in stile liberty.[5]
L'effettiva realizzazione dei giardini pubblici avvenne nella seconda metà del XIX secolo e il suo ampliamento proseguì sino agli anni Trenta del secolo seguente, progressivamente impreziosito dalla realizzazione del Viale di Collemaggio e di numerosi palazzi pubblici sul perimetro della Villa, tra cui il monumentale Emiciclo che chiude la Villa sul lato orientale.[5] Nel 1926 inoltre venne realizzato il monumento ai Caduti di Nicola D'Antino che sorge al centro dei giardini. In questi anni l'area ebbe una forte vocazione sportiva e fieristica, ospitando anche l'importante Esposizione Regionale degli Abruzzi nel 1903.
Descrizione
La Villa è situata nella parte meridionale del centro storico dell'Aquila, tra Viale Luigi Rendina, Viale Francesco Crispi, Viale Collemaggio e Via Michele Iacobucci. L'area verde si estende ad ovest con Piazzale Pasquale Paoli (al cui interno vi è il Parco della Memoria), sull'altro lato di Viale Crispi, ed è connessa, ad est, con il Parco del Sole, adiacente alla basilica di Santa Maria di Collemaggio.
I giardini sono tagliati trasversalmente da un viale pedonale con al centro il monumento ai Caduti di Nicola D'Antino (1926) posto in asse con la piazza semicircolare dell'Emiciclo.[6]
Tra gli edifici che si affacciano sulla Villa comunale si citano:[6]