La nobile e antica famiglia Trivulzio è stata una delle grandi casate di Milano e della Lombardia, originaria dell'attuale Provincia di Pavia (in particolare dal comune di Trivolzio, dal quale hanno preso il cognome), detentrice di numerosi feudi (Melzo, Borgomanero, Retegno, Casteldidone, Vigevano, Mesocco, Codogno, Omate, ecc.), i cui primi membri sono registrati sin dal X secolo. La casata toccò il suo apogeo nella seconda metà del XV secolo, al tempo degli Sforza, che ne favorirono l'ascesa, salvo poi essere traditi dagli stessi Trivulzio, che passarono al servizio dei Re di Francia.
Per quanto alcuni autori indichino le origini della casata dei Trivulzio tra il X e l'XI secolo, vi sono prove documentarie certe della sua esistenza solo a partire dal XII secolo. Nel 1277 l'arcivescovo Ottone Visconti citò la famiglia tra le 200 del patriziato milanese i cui membri erano autorizzati ad essere creati canonici del duomo di Milano.
Ascesa
Nella politica milanese, ad ogni modo, la famiglia si inserì solo a partire dal XV secolo con diversi personaggi di rilievo sia in ambito militare che in ambito amministrativo. Fanno del quartiere di Porta Romana la loro residenza.
XV secolo
Giovanni Trivulzio (m. 1423) fu il primo ad entrare nel consiglio dei Decurioni di Milano. Suo figlio, Antonio, intraprese la carriera militare al servizio del duca Filippo Maria Visconti e prese parte come condottiero alla guerra contro la Repubblica di Venezia, venendo nominato commissario ducale a Crema dal 1441 al 1442, passando alla piazzaforte di Ancona sotto il governo di Francesco Sforza, non prima di essere passato dopo la morte del duca Visconti tra i promotori della Repubblica Ambrosiana. Nel 1450 viene incluso nel consiglio ducale per volontà di Francesco Sforza.
Grande stemma della famiglia Trivulzio, creato per Giangiacomo Teodoro quando venne investito del titolo di Principe della Val Mesolcina. È composto dagli stemmi e imprese appartenuti ai membri più illustri della famiglia.[3]
Signori di Formigara (1486)
Il ramo si origina da Ranieri (m. 1498), fratello minore del celebre condottiero Gian Giacomo Trivulzio.
Ranieri (m. 1498), I signore di Formigara, feudo acquistato nel 1486
Il ramo si origina da Teodoro (1454-1532), cugino di primo grado del celebre condottiero Gian Giacomo Trivulzio in quanto figlio di Pietro (m. 1473), fratello maggiore di Antonio (m. 1454), padre appunto di Gian Giacomo.
Conti di Melzo (1532) poi marchesi (1656), principi della Val Mesolcina (1622)
Il ramo si origina da Gianfermo (1501-1556), figlio di Giorgio (m. 1512), figlio a sua volta di Gianfermo (m. 1491), fratello minore di Gian Giacomo, I marchese di Vigevano.
Antonio Tolomeo (1692-1766), III marchese di Melzo, V principe della Val Mesolcina
Estinzione del ramo
Marchesi di Sesto Ulteriano (1656), principi di Musocco (1885)
Il ramo si origina da Alessandro Teodoro, figlio del patrizio milanese Giorgio Teodoro (1585-1648), figlio a sua volta di Paolo Alessandro (m. 1589), figlio naturale legittimato di Gian Giacomo Teodoro (m. 1577), figlio di Girolamo Teodoro (m. 1524), figlio di Gianfermo (m. 1491), fratello del celebre condottiero Gian Giacomo Trivulzio.
Alessandro (1773-1805), V marchese di Sesto Ulteriano
Gian Giacomo (1774-1831), VI marchese di Sesto Ulteriano, fratello del precedente
Giorgio Teodoro (1803-1856), VII marchese di Sesto Ulteriano
Gian Giacomo (1839-1902), VIII marchese di Sesto Ulteriano, dal 1885 ottiene anche il titolo di I principe di Musocco
Luigi Alberico (1868-1938), II principe di Musocco, IX marchese di Sesto Ulteriano
Gian Giacomo (1896-1978), III ed ultimo principe di Musocco, X ed ultimo marchese di Sesto Ulteriano
Note
^V. Spreti, Enciclopedia Storico-nobiliare italiana, Milano 1928-1930, rist. Bologna, 1969; Consulta araldica del Regno d'Italia, Libro d'Oro della nobiltà italiana-Serie aggiornata, annate varie