Il Triangolo (in latinoTriangulum, abbreviato in Tri) è una delle 88 costellazioni moderne. Si tratta di una piccola costellazione dell'emisfero settentrionale, le cui tre stelle più luminose, di terza e quarta magnitudine, formano un triangolo elongato; nonostante la sua scarsa rilevanza, era una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo.
Caratteristiche
Il Triangolo si individua con facilità a nord dell'Ariete e poco più a sud dell'area in cui si incontrano le due costellazioni di Andromeda e Perseo; in particolare, lo si può rintracciare a metà via sulla linea che congiunge le stelle Hamal (α Arietis) e Alamach (γ Andromedae). Nonostante le ridotte dimensioni, la sua individuazione non presenta particolari difficoltà, grazie al fatto che le sue tre stelle principali sono piuttosto ravvicinate fra loro, risaltando più facilmente alla vista. La distanza dalla scia del piano galattico non consente la presenza di ricchi campi stellari di fondo, ma ciò favorisce l'osservazione delle galassie esterne.
Il periodo più propizio per la sua osservazione ricade nei mesi compresi fra ottobre e marzo, sebbene nell'emisfero boreale sia osservabile anche per più tempo, dalla fine dell'estate alla primavera inoltrata; dall'emisfero australe la sua osservazione presenta delle difficoltà maggiori, dovute anche all'aumento delle ore di luce nei mesi compresi fra ottobre e dicembre.
Fra le stelle doppie la più appariscente è la 6 Trianguli, formata da un astro di magnitudine 4,9 accompagnato da una stella di sesta grandezza; la loro separazione è piuttosto ridotta e occorre uno strumento potente per risolvere le due componenti.
L'unica stella variabile di facile osservazione è la R Trianguli, una variabile Mira che al massimo della luminosità è visibile anche ad occhio nudo; il suo periodo è di 266 giorni, durante i quali scende di luminosità fino ad essere al di fuori anche dalla portata di un piccolo telescopio.
L'oggetto celeste più celebre all'interno della costellazione del Triangolo è M33, nota appunto come Galassia del Triangolo; si tratta di una delle galassie più vicine alla Via Lattea, essendo membro del Gruppo Locale di galassie. Può essere osservata sotto un cielo buio anche con un binocolo senza difficoltà, e se la notte è particolarmente limpida e l'atmosfera più rarefatta (come in montagna), persino ad occhio nudo, tramite la visione distolta; tuttavia è sufficiente il minimo accenno di inquinamento luminoso perché non sia più osservabile neppure con un binocolo. Si tratta di una galassia spirale i cui bracci sono composti da vari addensamenti e regioni meno dense, con grandi regioni H II. La sua distanza è stimata sui 2,59 milioni di anni luce e viene a trovarsi molto più vicina alla Galassia di Andromeda (M31) piuttosto che alla Via Lattea.
Fra le altre galassie, le più brillanti sono NGC 672 e NGC 925, entrambe delle galassie spirali barrate visibili anche con piccoli strumenti amatoriali.
^abc Alan Hirshfeld, Roger W. Sinnott, Sky Catalogue 2000.0: Volume 2: Double Stars, Variable Stars and NonstellarObjects, Cambridge University Press, aprile 1985, ISBN0-521-27721-3.
^The NGC/IC Project Public Database, su Results for various objects. URL consultato il 20 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).