Il termine nana gialla tuttavia è ingannevole, poiché le stelle di classe spettrale G hanno una colorazione bianca per le stelle giovani o di esistenza intermedia e solo lievemente giallognola per quelle più vecchie.[1] Il Sole infatti presenta una colorazione bianca candida. Il picco di emissione della sua luce visibile per la legge di Wien, nello spazio, è a 500 nanometri nel Ciano-verde. L'equivoco nasce dal fatto che il colore può apparire giallognolo per esempio in contrasto con l'azzurro del cielo e il colore rossiccio che la nostra stella assume all'orizzonte è dovuto alla diffusione ottica operata dall'atmosfera terrestre.
Una nana gialla ha una vita media piuttosto lunga (circa 10 miliardi di anni), fino a quando l'idrogeno nel nucleo non è stato completamente fuso. Non appena si esaurisce, la stella si espande e si raffredda, trasformandosi in una gigante rossa, come Aldebaran (Alfa Tauri).[4] Questo stadio perdura per qualche migliaio di anni, dopodiché la stella morente espelle gli strati più esterni in una nebulosa planetaria, mentre il nucleo, densissimo, diventa una piccola e calda nana bianca.[3]
Esempi
Il Sole è il più conosciuto (e visibile) esempio di nana gialla. Ogni secondo nel suo nucleo vengono fusi in elio circa 600 milioni di tonnellate di idrogeno, mentre circa 4 milioni di tonnellate di materia vengono convertite in energia.[5][6]