Anche Alfred Hitchcock, che egli ammirava, nel 1943 gli chiese di scrivere la sceneggiatura del suo thriller, L'ombra del dubbio (Shadow of a Doubt), ripetutamente indicato dal regista come una delle sue pellicole meglio riuscite.
Il ponte di San Luis Rey (1927) racconta la storia di un gruppo di persone, che non possiedono nessun legame tra di loro e che si trovano sullo stesso ponte in Perù nel momento in cui crolla e li uccide. Filosoficamente, il libro analizza il problema del male, o la questione, del perché si verificano eventi sfortunati a persone che sembrano "innocenti" o "immeritevoli". Il romanzo vinse il Premio Pulitzer nel 1928 e nel 1998 fu selezionato dalla redazione del American Modern Library come uno del migliori 100 romanzi del XX secolo. Il libro fu citato dal Primo Ministro inglese Tony Blair durante il memoriale per le vittime dell'11 settembre.[1] Da quel momento la sua popolarità è enormemente cresciuta. Il libro è il progenitore del moderno disastro epico in letteratura e nel cinema, dove un singolo disastro intreccia le vittime le cui vite sono esplorate in seguito con l'uso di flashback. Wilder fu l'autore di Piccola città, una famosa commedia (e successivamente film) ambientata a Grover's Corners, nel New Hampshire. Fu ispirata dal romanzo C'era una volta gli americani della sua amica Gertrude Stein e molti elementi dello stile decostruttivo della Stein si possono trovare all'interno di questo lavoro. Wilder soffrì parecchi blocchi dello scrittore mentre provava a scrivere l'atto finale. Piccola città impiega un narratore esterno chiamato "Stage Manager" e la sceneggiatura minimalista aiuta a sottolineare l'esperienza umana. Wilder stesso impersonò lo Stage Manager a Broadway per due settimane e successivamente in una produzione estiva. Seguendo la vita quotidiana delle famiglie Gibbs e Webb, come degli altri abitanti di Grover's Corners, Wilder illustrò l'importanza dell'universalità del semplice e il significato delle vite di tutte le persone del mondo al fine di dimostrare il valore di apprezzare la vita. La commedia vinse il Premio Pulitzer per la letteratura nel 1938. Nel 1938 Max Reinhardt diresse una produzione di Broadway di The Merchant of Yonkers, che Wilder aveva adattato dalla commedia Einen Jux will er sich machen del commediografo austriaco Johann Nestroy. Fu un fallimento che chiuse dopo solo 39 spettacoli. La sua commedia La famiglia Antrobus aprì a New York il 18 novembre del 1942, con Fredric March e Tallulah Bankhead nei ruoli principali. Di nuovo, i temi sono familiari — la condizione umana; la storia come progressiva, ciclica o entropica; la letteratura, la filosofia e la religione come pietre miliari della civilizzazione. Tre atti drammatizzano i travagli della famiglia Antrobus, allegorizzando la storia alternativa dell'umanità. È stato sostenuto da Joseph Campbell e Robert Morton Robinson, autori di A Skeleton Key to Finnegans Wake, che molto di quest'opera era il risultato di prestiti non riconosciuti dall'ultimo lavoro di James Joyce.[2]
Nel 1955 Tyrone Guthrie incoraggiò Wilder a riscrivere The Merchant of Yonkers in The Matchmaker. Questa volta la commedia ha goduto di una lunga serie di 486 spettacoli a Broadway con Ruth Gordon nel ruolo principale e un Tony Award per Guthrie, il regista. Successivamente divenne la base per il musical di successo del 1964 Hello, Dolly!, con un libro di Michael Stewart e le musiche di Jerry Herman. Nel 1962 visse temporaneamente nella piccola città di Douglas, Arizona, dove cominciò a scrivere il suo romanzo più lungo The Eighth Day. Il libro vinse il National Book Award.[4]
Il suo ultimo romanzo, Theophilus North, fu pubblicato nel 1973 e adattato per il film Mr. North nel 1988. La Library of America ristampò i suoi primi cinque romanzi, sei primi racconti e quattro saggi sulla narrativa in un volume nel 2009.[5]
Vita privata
Wilder morì nel sonno all'età di 78 anni. Non si sposò mai. Ebbe un'ampia cerchia di amici e gli piaceva farli incontrare con altre persone di affermata notorietà, inclusi Ernest Hemingway, Montgomery Clift, Willa Cather, e Gertrude Stein. Sebbene egli non abbia mai parlato pubblicamente o nei suoi scritti della propria omosessualità il suo amico Samuel Steward è generalmente riconosciuto essere stato suo amante.[6]
Drammi brevi, prefazione di Nicola Manzari, Roma, Libraria Editrice Organizzazione, 1955, contiene: Lungo pranzo di Natale (The Long Christmas Dinner) - Vettura letto Hiawatha (Sleeping Car Hiawatha) - Felice viaggio (The Happy Journey to Trenton and Camdem)
Atti in tre minuti per tre personaggi, traduzione di Cristina Cellini Conti, Firenze, Sansoni, 1961
Tre commedie, traduzione di Carlo Fruttero e Franco Lucentini, introduzione di Claudio Gorlier, premessa di Péter Szondi, Milano, Mondadori, 1964, contiene: La piccola città (Our Town) - La famiglia Antrobus (The Skin of our Teeth) - La sensale di matrimoni (The Matchmaker), ISBN 88-04-38089-6
Commedie in un atto e drammi in tre minuti, traduzione di Carlo Fruttero e Franco Lucentini, Milano, Mondadori, 1965, contiene: The Long Christmas Dinner and other plays in one act - The Angel that Troubled the Waters and other plays
L'ottavo giorno, traduzione di Mariapaola Ricci Dettore, Milano, Garzanti, 1967; Roma, Castelvecchi, 2012, a cura di Riccardo Reim
La donna di Andro - La cabala, Milano, Garzanti, 1968
Theophilus North: le avventure di un giovane americano, traduzione di Bruno Oddera, Milano, Mondadori, 1974, ISBN 88-04-31954-2
Il lungo pranzo di Natale, a cura di Guido Davico Bonino, Genova, Il Melangolo, 1993, ISBN 88-7018-214-2
Il ponte di San Luis Rey: la misteriosa complicità di caso e destino, traduzione di Nicoletta Della Casa, Varese, Demetra, 1994, ISBN 88-7122-498-1
^(EN) National Book Awards Fiction Winners — 1968, su nbafictionblog.org, www.nbafictionblog.org. URL consultato il 18 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2012).