La fermata nacque tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta[1] ad opera della Strade Ferrate Sarde, gestore al tempo della linee a scartamento ridotto del nord Sardegna. Nel 1989 l'impianto passò alla gestione governativa delle Ferrovie della Sardegna (poi ARST Gestione FdS dal 2008), a cui nel 2010 subentrò l'ARST. In questo stesso periodo, in contemporanea coi lavori di sostituzione dell'armamento sulla linea, le infrastrutture della fermata furono sottoposte a lavori di riqualificazione, col rifacimento in particolare della banchina di accesso ai treni.
Strutture e impianti
La fermata di Punta Moro è dotata del solo binario di corsa, avente scartamento di 950 mm[2], servito da una banchina.
L'impianto è dotato di un piccolo fabbricato viaggiatori, dalla pianta rettangolare e con due locali, ed è impresenziato.
Movimento
La fermata è servita dai treni dell'ARST in esercizio lungo la Sassari-Alghero, che consentono il collegamento principalmente con le due città capolinea e con Olmedo[3].
Servizi
La fermata è dotata di una piccola sala d'attesa[2].
Sala d'attesa
Note
^cfr orario giugno 1958 in Ogliari e orario ottobre 1960 in 749 Sassari-Alghero, in Orario generale ufficiale per le Ferrovie italiane dello Stato, n. 6, Torino, Fratelli Pozzo-Salvati-Gros Monti & C., 28 maggio 1961, p. 556.
^ab Luigi Prato, Tra Olmedo e Alghero, su Lestradeferrate.it. URL consultato il 15 novembre 2015.
Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN88-85909-31-0.
Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.